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Italia a squadre lontana dai Giochi. Malagò:“Che delusione il calcio”

L’ultima medaglia d’oro è lontana nel tempo, Setterosa di pallanuoto ad Atene 2004. Non sempre, ultimamente, gli sport di squadra hanno brillato a livello olimpico. Se guardiamo ai Giochi degli anni duemila, da Sydney 2000 a Rio 2016, le nostre squadre hanno conquistato solo dieci medaglie. E adesso, a 385 giorni da Tokyo 2020, la situazione è assai preoccupante: l’Italia non ha piazzato nemmeno una nazionale nei 18 tornei (record) del programma olimpico di Tokyo 2020. In soli 8 giorni abbiamo perso calcio femminile (peraltro mai qualificato ai Giochi), calcio maschile e basket femminile. Per il calcio maschile è stata una autentica batosta (anche se l’ex ct Di Biagio, bontà sua, non parla di fallimento): l’Olimpica non sarà presente ai Giochi per la terza volta consecutiva (Londra 2012, Rio 2916 e appunto Tokyo 2020). Malagò, oggi, dopo la Giunta-lampo, è intervenuto sull’argomento.

“Per il calcio femminile ci deve essere un gironcino a quattro con Francia, Germania, Norvegia (eliminata dall’Inghilterra, ndr) e Italia, le squadre europee eliminate ai quarti dei Mondiali, per giocarsi un pass per le Olimpiadi, altrimenti sarebbe un’evidente non rispetto delle regole, perché la Gran Bretagna con più squadre ha avuto più chance di qualificarsi. Gravina mi ha detto che ne parlerà con Infantino il 16 luglio a Firenze”. Il n.1 del Coni poi non ha nascosto la delusione per la mancata qualificazione dell’Under 21 azzurra: “E’ stata una delusione pazzesca, avevamo tutto per qualificarci. Una sconfitta di tutti, inutile essere ipocriti”.

C’è da dire che le responsabilità di Gravina, su questo, sono relative, essendo arrivato solo nell’autunno scorso. E’ una questione che si trascina di troppo tempo, e richiede una analisi approfondita sulla crescita del nostro calcio. Adesso, per avere almeno 4 squadre come a Rio (e magari tre medaglie…), c’è da sperare negli altri sport rimasti in corsa: se rugby a 7 e hockey su prato femminile dovranno fare un miracolo, ecco che pallanuoto e volley non hanno (quasi) mai tradito. Il basket femminile 3×3 ha vinto i Mondiali 2018 ma ora sembra un ma ora sembra un po’ in ribasso, solo ottavo nel ranking. Il basket maschile ha grandissimi talenti ma è atteso da un compito non facilissimo. Speriamo che i big della Nba ci portino fra le due prime europee ai Mondiali di Cina. Softball e baseball tornano alla ribalta olimpica dopo il 2008 ma i posti a disposizione non sono molti, solo sei. Insomma, un momento poco felice per l’Italia a squadre.

Poi, ci sono le nuove discipline che debutteranno fra un anno in Giappone: skate, climbing (arrampicata) e surf. Il Cio “ringiovanisce”, basta pensare che da Parigi 2024 ci sarà anche la breakdance (occhio ai giudici…). Nel surf, la punta di diamante è Fioravanti, ora infortunato. Due soli posti per Nazione, durissima. Nello skate e nell’arrampica possiamo fare bene. Gli azzurri certi della partecipazione ai Giochi per ora sono 29 per ora (9 uomini, 15 donne) in cinque discipline differenti. Lo sport made in Italy, almeno a livello individuale, tiene botta con le sue eccellenze (tiro, nuoto, canottaggio, scherma, eccetera). Ora si vedrà lo sviluppo futuro con la nuova società voluta dal governo, Sport e Salute: quale sarà il criterio di distribuzione delle risorse che sarà scelto a settembre da Rocco Sabelli? Verranno privilegiati i risultati “olimpici” o la diffusione sul territorio e la valenza sociale? Chiaro, che la Figc si auguri la seconda ipotesi, altrimenti potrebbero arrivare altri tagli. Nel cda che deciderà il Coni avrà un posto, affidato a Carlo Mornati. Intanto, Rocco Sabelli, ad-presidente, appena insediato si è messo a lavorare con grandissimo impegno, insieme con i suoi fedelissimi Sammartino e Meloni: incontri istituzionali (fra cui la Raggi) e con dirigenti sportivi (oggi Carlo Magri e Paolo Barelli). Da risolvere la questione del territorio, l’attività va sbloccata. Da risolvere il contratto di servizio col Coni. Ma Sabelli ce la sta mettendo tutta.

Collegio garanzie per le ammissioni ai campionati, presidente SquitieriSi è tenuta questa mattina al Foro Italico la 1090ª riunione della Giunta Nazionale del CONI per l’approvazione della composizione della sezione speciale del Collegio di Garanzia sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche.nLa Giunta – su indicazione della Commissione di Garanzia degli organi di giustizia, di controllo e di tutela dell’etica sportiva- ha nominato Raffaele Squitieri come Presidente di tale Sezione e, in qualità di componenti Giacomo Aiello, Franco Anelli, Ferruccio Auletta, Antonio Conte, Barbara Marchetti, Franco Massi, Giancarlo Carmelo Pezzuto, Margherita Maria Ramajoli e Stefano Varone.
 
Europei 2020, per l’Italia forse tre partite di qualificazione a RomaVisita stamane al Coni del vicepresidente Uefa, Michele Uva, per fare il punto sugli Europei 2020, di cui lo stadio Olimpico di Roma ospiterà tra le altre la gara inaugurale che, in caso di qualificazione, sarà giocata proprio dall’Italia. “E se l’Azerbaigian non si dovesse qualificare – ha affermato Uva- l’Italia giocherebbe tutte e tre le partite del girone di qualificazione a Roma. Sarebbe un bel vantaggio per la nazionale di Mancini”. Intanto il governo ha sbloccato 5 milioni per i lavori di riqualificazione dell’Olimpico, oltre a 10 milioni per il Comune di Roma funzionali alle attività di sicurezze, viabilità e fan zone, con la nomina di un commissario. “L’organizzazione dell’Europeo – ha concluso Uva – sta andando molto bene, grazie allo straordinario impegno di governo, Sport e Salute e Federcalcio, sulla scia anche degli ottimi Europei Under 21 di cui l’Uefa è molto soddisfatta”. 


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