MILANO – Ettore Messina è stato presentato in conferenza stampa: l’ex assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs sarà non solo il nuovo coach dell’Olimpia Milano, ma anche “president of basketball operations”. Proprio quest’altro ruolo è stato fondamentale nella sua scelta di tornare in Italia: “Mi avrebbe fatto piacere allenare altre squadre NBA, ma non ci sono arrivato. Questo non è collegato al mio arrivo qui e se mi avessero proposto solo di allenare, non sarei stato interessato”
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Coach Messina e il passato con Popovich
“Quando ho deciso di andare a fare l’assistente di Popovich – prosegue Messina – era perché in quel momento avevo molta voglia di lavorare con determinate persone. San Antonio è l’organizzazione con i valori più alti dal punto di vista del fare le cose insieme. Dopo 5 anni da assistente mi sarebbe piaciuto tornare ad allenare e non nego che la possibilità di provare a fare le cose con persone con cui credo di poter lavorare bene, portando le cose avanti con quelli che per me sono i criteri giusti, è la cosa più importante”. Inoltre, il nuovo coach dell’Olimpia Milano spiega quali sono i segreti per raggiungere traguardi importanti: “Difendere come matti, passarsi le palla in attacco e prendersi le proprie responsabilità. Vincere lo scudetto e arrivare ai play-off di Eurolega sono risultati che dipendono dai comportamenti delle persone, da come ti alleni, da come ti prepari, come rispetti te stesso. L’Eurolega è molto competitiva e anche il campionato italiano è più competitivo: se non sei preparato e non ci metti impegno, puoi perdere contro chiunque”.
Il paragone con Antonio Conte
L’arrivo di coach Messina sulla panchina dell’Olimpia Milano è stato paragonato a quello di Antonio Conte all’Inter, ma l’ex assistente di Popovich commenta con una battuta: “Farei fatica, io sono milanista”. Poi spiega ciò che pretende dai suoi giocatori: “Voglio gente che se la passi in attacco e si sbucci le ginocchia in difesa. I più forti si devono prendere responsabilità, non libertà”.
Olimpia Milano, nessuna rivoluzione in vista
Coach Messina conclude la conferenza stampa parlando delle possibili rivoluzioni all’interno della società e dello spogliatoio: “Non credo siano prospettabili delle rivoluzioni, anche perché ci sono dei contratti. Bisogna poi fare le riflessioni in base al budget, vedendo cosa è disponibile. Quando avrò parlato con tutti i giocatori, comincerò a farmi un’idea di ciò che può essere utile e cosa no per la squadra. Di sicuro, più che fra italiani e stranieri, distinguo fra chi è capace e disponibile a giocare e chi non lo è perché la gente si identifica più con l’atteggiamento che col passaporto”.