L’Aston Martin continua a chiamare le sue automobili con nomi che iniziano con la lettera ‘V’: dopo la Vantage, la Vanquish, la Vulcan e la Valkyrie, la Casa britannica ha scelto il nuovo nome per il concept AM-RB 003: Valhalla.
MOTORE V6 IBRIDO
L’attesa si protrarrà ancora un paio di anni, nel 2021 è previsto l’avvio della produzione, una serie strettamente limitata, 500 esemplari, per il secondo progetto Aston Martin in collaborazione con Red Bull Advanced Technologies e il secondo a motore centrale.
Sarà un V6 twin-turbo ibrido, installato in posizione posteriore-centrale. Dalla Valhalla a un futuro impiego sulla Vanquish, nei piani Aston.
La filosofia di Valkyrie resta, solo un po’ meno estrema. Concetti aerodinamici simili, espressi dal concept in prima mondiale lo scorso marzo a Ginevra. Dovrà essere più versatile nel quotidiano, con l’obiettivo dichiarato di porla comunque nell’Olimpo delle hypercar, dove stanno LaFerrari, McLaren Senna e P1. Oltre 1 milione e 200 mila euro il prezzo atteso.
Sarà un progetto estremo anche per la riduzione delle masse, alle quali contribuiscono la carrozzeria in fibra di carbonio e la cellula abitacolo monoscocca.
PERCHÉ VALHALLA
Valhalla, come Valkyrie, è un richiamo alla mitologia vichinga, norrena, che lo celebra come il paradiso dei guerrieri. Storie buone per una narrazione che trasmetta caratteristiche tecniche estreme, come l’aerodinamica dalle superfici modellanti, lo spoiler in coda che modifica resistenza e carico aerodinamico senza variare incidenza fisica del profilo.
“La mitologia nordina contiene un linguaggio così potente e un ricco storytelling che è apparso giusto per AM-RB 003 seguireil tema della Valkyrie. Quanti saranno fortunati abbastanza da possederne una, sono certo riconosceranno e apprezzeranno i connotati di gloria e felicità legati al nome, perché ci sono pochi altri posti venerati più di un sedile di guida di una Aston Martin Valhalla”, ha commentato il presidente della casa inglese, Andy Palmer.
CARBONIO E STAMPA 3D
Tanto downforce verrà sviluppato attraverso il fondo e l’estrattore, mentre la versatilità superiore del progetto, una sorta di anello di congiuzione tra la Vanquish e la Valkyrie, si riflette anche nelle scelte operate all’interno, con un po’ di spazio in più destinato ai passeggeri.
Avranno anche la possibilità di trasportare pochi bagagli, diversamente dalla Valkyrie. Interni essenziali e con elementi realizzati in 3D, basti dire del tunnel più leggero del 50% rispetto a una realizzazione standard Aston Martin.
Il prototipo svelato a Ginevra era in uno stadio definitivo al 90%, prima dell’avvio della produzione nel 2021 scopriremo ancora nuovi dettagli e modifiche al progetto Valhalla