Nei prossimi giorni ci saranno gli spareggi per aggiudicare gli 8 posti rimanenti per le Finali Nazionali Under 16 che si disputeranno dal 16 Giugno a Taranto. Le prime 8 già qualificate sono le vincenti degli 8 gironi interregionali. Le sorti del girone E, gestito dal Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia, sono nelle mani della giustizia sportiva.
Il problema è proprio questo e la Fip e i propri organi dovranno esprimersi in tempi brevi per non falsare il campionato e la sua fase finale.
La cronologia degli eventi:
1. Un giocatore di Brescia viene squalificato all’ultima giornata di andata.
2. Il giocatore viene schierato comunque, e Brescia vince la partita in cui non avrebbe dovuto giocare.
3. Il giudice sportivo, non accortosi della presenza in campo del giocatore squalificato, omologa erroneamente il risultato sul campo che vede Brescia imporsi sugli avversari.
4. Il giudice sportivo ravvedendosi dell’evidente errore, sancisce lo 0-20 a tavolino per Brescia.
5. Finisce la seconda fase con la classifica che vede, primo College Basketball Borgomanero (qualificato alle FN), secondo Brescia (agli spareggi) e terzo Don Bosco Trieste, (agli spareggi).
6. Brescia ricorre alla giustizia sportiva, nonostante il giocatore di fatto non abbia mai scontato la giornata di squalifica sanzionata, per l’intero campionato.
7. La corte d’appello accoglie la richiesta di Brescia, colpevolizzando lo stesso giudice di primo grado, reo di aver sbagliato due volte, secondo la sentenza infatti, non avrebbe avuto titolo per poter correggere il proprio errore!!!
8. La nuova classifica stilata in tribunale vede quindi Brescia al primo posto, Borgomanero al secondo posto e Bernareggio che da quarta passa terza, con Trieste fuori dai giochi.
9. College presenta un “contro-ricorso”, la corte d’Appello Friulana, rigetta l’istanza ma “vista la complessità della controversia” si prende tre giorni per depositare le motivazioni (peccato che gli spareggi siano in programma prima), se ne lava le mani e dispone la trasmissione degli atti alla Procura Federale per valutare la condotta di Brescia in relazione all’art 2 del Regolamento di Giustizia (ndr illecito e frode sportiva)
RESOCONTO: una squadra che non rispetta un provvedimento di squalifica comminata ad un proprio tesserato NON viene punita.
Non può essere un errore del giudice a condizionare un campionato giovanile; non è sicuramente un messaggio positivo, leale ed educativo per tutti i giovani, non solo quelli coinvolti nelle gare e nel girone.
Non può e non deve essere un elemento estraneo allo spirito del gioco e ai principi di lealtà sportiva a decretarne il successo o anche l’insuccesso.
La palla passa alla procura Federale, ma i tempi sono ristretti. Avrebbe senso ribaltare la sentenza a finali nazionali in corso o addirittura finite?
Fip, Procura e organi competenti sistemeranno quello che a tutti gli effetti sembra un pasticcio?
L’augurio è che eventi spiacevoli come questo non accadano mai ed a maggior ragione nei campionati giovanili dove sono coinvolti i sogni e le emozioni dei ragazzi ai quali oggi risulta difficile spiegare quanto successo.