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Fognini nella storia: è (quasi) nella Top 10 ATP

Fabio Fognini ce l’ha fatta: è entrato nella Top 10 del ranking ATP, un obiettivo da sempre inseguito dal ligure, stabilmente nei primi 20 giocatori del mondo negli ultimi 12 mesi. Nonostante il ko agli ottavi di finale del Roland Garros con Sascha Zverev, Fabio è virtualmente n°10 del mondo grazie al ko di Martin Del Potro con il russo Karen Khachanov. C’è solo una postilla: Stan Wawrinka, che martedì affronta Roger Federer, non deve vincere il torneo. Dopo aver sfiorato già nel 2014 questo prestigioso traguardo, il campione del Masters di Montecarlo era salito al suo best ranking (11) già dopo il 1000 di Madrid, quando era stato eliminato agli ottavi da Dominic Thiem. Quello di Fognini è un traguardo storico per il tennis italiano, che non mandava un giocatore tra i primi 10 da ben 41 anni, ovvero da Corrado Barazzutti, capitano di Davis e da sempre a fianco del 32enne di Arma di Taggia. In passato erano stati solo due i giocatori italiani a raggiungere tale traguardo da quando è stata istituito il ranking ATP nel 1973. Il migliore degli azzurri nell’era Open è Adriano Panatta, giunto al numero 4 nel 1976, l’anno della conquista degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros. Dietro di lui c’è Corrado Barazzutti, salito fino al numero 7 nel 1978, che precede appunto Fabio Fognini (10) e Paolo Bertolucci (12). 

Pietrangeli il migliore dell’era pre-Open

Questa graduatoria non tiene conto del tennis che ha preceduto l’era Open. Negli anni Cinquanta-Sessanta, quando ancora i computer non esistevano, la classifica mondiale veniva stilata dal giornalista Lance Tingay, che scriveva per il “Times”. Nicola Pietrangeli, vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d’Italia nel 1957 e 1961, è stato indicato come numero 3 del mondo (n° 1 sulla terra rossa) sia nel 1959 che nel 1960. 


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml


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