SASSARI – La Dinamo non si ferma più. Spinta dal pubblico amico del PalaSerradimigni la macchina perfetta costruita da Pozzecco non fallisce il match point e chiude la serie con Milano sul 3-0, staccando il pass per la finale scudetto. Serve ancora un overtime per piegare la resistenza dell’Olimpia, che cerca con tutte le sue forze di tenere aperto il discorso, ma deve arrendersi 108-96 di fronte alla fisicità e alla vena realizzativa del Banco di Sardegna. Oltre alle sontuose prestazioni di Smith, Thomas e Colley, autori rispettivamente di 29, 22 e 20 punti, le chiavi dell’affermazione dei sardi si rivelano la maggiore presenza a rimbalzo (43-30) e la migliore percentuale nel tiro da tre (57% contro 41%). Sassari inanella così il 22esimo successo consecutivo tra campionato ed Europe Cup, mentre Pianigiani incassa la prima eliminazione in una serie playoff e vede a rischio la conferma sulla panchina dell’Olimpia, per la quale si fanno già i nomi di Messina e Blatt.
Il primo quarto, per lunghi tratti, fa l’elastico tra i tentativi di fuga di Sassari e i rientri di Milano. La Dinamo mostra la solita esplosività offensiva, alla quale gli uomini di Pianigiani provano a rispondere con azioni ben costruite. Con il passare dei minuti, però, il ritmo elevato sfianca l’Olimpia che paga le troppe palle perse e accusa un ritardo di 8 lunghezze (29-21), propiziato dai 14 punti messi a segno da uno straripante Smith. L’Armani non molla la presa e nel secondo periodo rientra sul parquet con piglio deciso: trascinata da Nedovic, nella duplice veste di uomo assist e finalizzatore, torna sul -2 (35-33) e impatta sul 37 pari grazie a James. Milano mantiene alta l’intensità difensiva e conferma di avere trovato i giusti automatismi in attacco: la tripla di James spinge avanti i campioni d’Italia (42-44) a 4’05” dall’intervallo. L’Olimpia tiene e, dopo aver toccato anche il +5, va al riposo sopra di uno (51-52).
La prima metà della terza frazione scorre via sui binari dell’equilibrio tra sorpassi e contro-sorpassi, fino a quando Pianigiani non si vede costretto a richiamare in panchina Tarczewski, gravato di quattro falli. Il coach senese decide di puntare su un quintetto di piccoli, ma paga la fisicità di Sassari che – nonostante qualche errore di troppo dalla lunetta – allunga sino al 74-66 di fine periodo. In avvio di ultimo quarto il contropiede di Pierre regala al Banco di Sardegna il massimo vantaggio (76-66). L’AX Armani Exchange è brava a restare aggrappata al match, mentre la Dinamo fallisce più volte l’allungo decisivo. Ne approfitta Milano che, spinta da James, mette la freccia (88-89) a un minuto dalla sirena, prima che l’1/2 di Pierre ai liberi regali a Sassari la parità. Entrambe le squadre hanno la palla della vittoria: l’equilibrio, però, non si rompe e serve l’overtime.
Il supplementare inizia con un serrato botta e risposta, ma a metà frazione la gara scivola inesorabilmente dalla parte di Sassari. I liberi trasformati da Colley e il contropiede finalizzato da Pierre valgono il +6 (100-94) ai padroni di casa che mettono il punto esclamativo con la bomba di Smith. Gli ultimi secondi servono solo a definire le proporzioni del successo della Dinamo che vede in continua ascesa le sue quotazioni nella corsa scudetto e attende la vincente del confronto tra Cremona e Venezia per dare l’assalto al secondo tricolore della sua storia. “Mai vista una cosa del genere in tutta la carriera, da giocatore e allenatore. Certe cose possono succedere solo nei posti speciali e Sassari lo è”, sono le parole a caldo di coach Gianmarco Pozzecco, visibilmente emozionato per l’impresa dei suoi.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI- AX ARMANI EXCHANGE MILANO 108-96 DTS
(29-21, 51-52, 74-66, 89-89)
SASSARI: Spissu 2, Smith 29, McGee 2, Carter 4, Devecchi ne, Magro ne, Pierre 15, Gentile 7, Thomas 22, Polonara 7, Diop ne, Cooley 20. Allenatore: Pozzecco.
MILANO: James 18, Micov 10, Ferraris ne, Fontecchio ne, Tarczewski 7, Nedovic 16, Kuzminskas 18, Cinciarini, Nunnally 19, Burns, Brooks 8, Della Valle ne. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Filippini, Martolini, Weidmann.
NOTE – Tiri liberi Sassari 26/35, Milano 16/17. Usciti per cinque falli: Tarczewski, Nullally.
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