Foto Ufficio Stampa Powervolley Milano
Di Redazione
Nemanja Petric è il primo acquisto della Revivre Milano. Lo schiacciatore serbo, che lo scorso anno ha vinto la Challenge Cup con il suo Belgorod è pronto a tornare in Italia. Il posto 4 della Nazionale serba, intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, racconta la sua scelta di tornare nel Belpaese.
Cosa l’ha convinta di questa offerta? “Torno a giocare in Italia dopo 2 stagione all’estero (in turchia all’Halkbank Ankara e in Russia al Belgorod, n.d.r.) torno con l’entusiasmo di poter giocare in una squadra di alto livello. Ho scelto Milano perché è una realtà che mi piace, cha ha portato avanti un percorso di crescita costante, una società che ha una identità ben chiara. E infine il presidente Fusaro, una persona che mi ha trasmesso energia positiva, entusiasmo”.
Un progetto che però, al momento della trattativa e della fumata bianca prevedeva un tecnico diverso. “È vero, quando Milano mi ha cercato e io ho accettato il tecnico per la prossima stagione era Andrea Giani. Ma non importa perché penso che a Milano ci sia un progetto ben chiaro che va al di là del tecnico”.
Si parla di un ballottaggio tra Bernardi e Piazza. Ha preferenze? “Il primo lo conosco di fama, mi sembra un allenatore ambizioso che è riuscito a vincere a Perugia. Con il secondo ho lavorato a Modena e mi ero trovato bene. Di certo entrambi sono allenatori di alto profilo, questo testimonia la validità del progetto milanese”.
Prima di tuffarsi nuovamente nel campionato italiano dove ha giocato con Perugia e Modena, vivrà l’estate con la Nazionale. Si rinnova la sfida all’Italia. L’anno scorso alle Final Six del Mondiale, quest’anno vale il pass olimpico nel girone di Bari (9-11 agosto). “È l’appuntamento più importante dell’estate. È vero, poi ci sarà l’Europeo ma il girone pre-olimpico di Bari è fondamentale. Anche perché la seconda possibilità a gennaio 2020 in Giappone sarà ancora più difficile”.
Milano sarà anche una scelta di vita? “Inizierò la mia avventura con tutta la famiglia. Non potrei fare altrimenti perché per me sono tutto. Mia moglie Diana e mio figlio Uros. Il 5 maggio ha compiuto 3 anni e quindi a Milano inizierà ad andare all’asilo”.
Potrebbe giocare al Palalido prima dei suoi compagni. Infatti la Serbia è nel girone di Vnl che si giocherà a Milano. “Magari. Quando ho firmato il contratto sono stato a visitare il Palalido. È molto bello”.