2° WEEKEND – 3° GIORNATA
SERBIA – ITALIA 1-3 (27-25, 15-25, 25-27, 23-25) – –
CONEGLIANO – L’Italia ha chiuso il secondo round della Volleyball Nations League con una bella vittoria, 3-1 ai danni della Serbia. Nella riedizione della finale mondiale 2018 e di fronte allo splendido pubblico della Zoppas Arena (tutto esaurito sugli spalti in un giovedì sera, quando i palazzetti di mezzo mondo presentano larghi vuoti per questo torneo), le ragazze di Davide Mazzanti hanno ottenuto un sofferto e prezioso successo, grazie al quale sono salite in classifica generale a quota 5 vittorie e 15 punti.
Nel primo set l’Italia ha faticato a ingranare, ma poi è riuscita a prendere il comando, venendo tuttavia rimontata nel finale. Meglio le azzurre nel secondo parziale, i cambi di Mazzanti e una grande Egonu hanno piegato le serbe. Equilibrato e incerto il terzo parziale, vinto dall’Italia che si è dimostrata più concreta nel momento decisivo. Nel questo set le squadre si sono riposte colpo su colpo e alla fine Egonu e compagne hanno avuto la meglio.
Domani, venerdì, l’Italia partirà alla volta di Hong Kong, sede della pool 9 del terzo round (4-6 giugno). Qui le ragazze di Mazzanti affronteranno nell’ordine Olanda, Giappone e la padrone di casa cinesi.
Rispetto alle quattordici azzurre presenti a Conegliano, Francesca Villani e Sarah Fahr prenderanno il posto di Caterina Bosetti e Raphaela Folie.
Foto di Daniela Tarantini –
SESTETTO – Come formazione iniziale Davide Mazzanti ha schierato Malinov in palleggio, Egonu opposto, schiacciatrici Lucia Bosetti e Miriam Sylla, centrali Chirichella e Alberti, libero De Gennaro. La Serbia, senza le sue stelle, ha risposto con Mirkovic-Bjelica; Lazovic-Busa, Aleksic-Popovic e Pusic libero.
LA PARTITA – Il match si è aperto con il servizio serbo che ha messo in difficoltà la ricezione azzurra, permettendo alle campionesse mondiali di andare al comando (7-10). Con il passare del gioco Paola Egonu è salita di livello e l’Italia ha pareggiato i conti sul (15-15). Il duo serbo Lazovic-Busa si è fatto sentire in attacco, ma le azzurre hanno risposto con il servizio: 2 aces di Lucia Bosetti hanno spinto avanti la formazione tricolore (24-22). Nel momento decisivo le ragazze di Mazzanti non sono riuscite a chiudere, mentre la Serbia ha reagito con forza e ha fatto suo il parziale (25-27).
Nella seconda frazione dopo un avvio favorevole alle ospiti (3-6), Mazzanti ha sostituito Orro per Malinov e l’Italia ha accorciato le distanze (9-10). L’equilibrio è stato rotto ancora dalle serbe, brave a sfruttare gli errori delle azzurre (15-11). Il Ct tricolore è così ricorso nuovamente alla sua panchina: dentro Pietrini per Sylla e Sorokaite in banda al posto di Bosetti. Con il nuovo assetto le vice campionesse mondiali hanno dato vita a una bella rimonta, guidata da Paola Egonu (15-15). L’opposto tricolore ha prima imperversato in attacco e poi ha piegato le avversarie con un impressionante turno in battuta (22-17). 11 punti (3 aces) i numeri di Egonu a fine set (25-17).
Nel terzo parziale la Serbia ha schierato Blagojevic e Savic al posto di Busa ed Aleksic mentre Mazzanti ha proseguito con la formazione che ha chiuso il secondo set. Nessuna delle due squadre è stata in grado di prendere il sopravvento (13-13). Italia e Serbia si sono avvicendate spesso al comando, Egonu in attacco ha continuato a far male, mentre le ospiti hanno sfruttato bene il servizio (22-22). Nel finale la formazione balcanica ha avuto la chance di chiudere il set (23-24), le ragazze di Mazzanti però non si sono arrese e al secondo tentativo hanno fissato il punteggio sul (27-25).
Nella quarta frazione (in cui la Serbia ha schierato Antanasijevic al posto di Mirkovic) gli ace di Chirichella hanno regalato il vantaggio all’Italia (11-8), che però in poche azioni ha si è fatta recuperare dalle avversarie (12-12). Nelle fasi successive le squadre hanno dato vita a un prolungato botta e risposta e la parità si è trascinata sino al (23-23). La contesa si è risolta in favore delle vice campionesse mondiali, uscite vincitrici (25-23) grazie ad un contrattacco di Egonu.