MODENA – Serata attesissima quella su Tef Channel con Gino Sirci ospite a Sottorete. Delusi tutti quelli che volevano però seguire la trasmissione da fuori Perugia. Il canale su Satellite (831 della piattaforma Sky) e anche in web streaming sul sito dell’emittente è oscurato per problemi di carattere tecnico.
Da un resoconto di quanto ribadito dal numero uno umbro nella trasmissione condotta da Marco Cruciani.
Le aspettative non sono andate deluse perché sono state forti le dichiarazioni fatte da Gino Sirci.
Sulle rinunce umbre: “Credo sia un atto di coraggio per Spoleto ed Orvieto ridimensionarsi, dimostrando che le decisioni quando è il momento bisogna prenderle. D’altra parte c’è stata la Perugia femminile che è passata nella massima categoria femminile e che mostra il lato positivo della pallavolo”.
Impianti: “Pensavamo che avremmo potuto disputare i play-off in un palasport ampliato, così non è stato ma abbiamo ricevuto assicurazioni dall’amministrazione comunale che entro la prossima stagione sarà portato a termine i lavori per portare la capacità a 5’000 spettatori”.
Scudetto amaro. “Mi chiedo ancora come sia stato possibile aver perso lo scudetto in quella maniera, nelle partite in casa abbiamo giocato sempre meglio, ma il 14 maggio forse abbiamo pensato di festeggiare troppo presso e Civitanova Marche ha cominciato a giocare una pallavolo totale. Io mi sono spostato di postazione perché sono scaramantico ma da centro campo ho visto i muri e le difese che hanno realizzato e che ci hanno destabilizzato. Questa è la pallavolo, vince sempre chi gioca meglio e i nostri avversari hanno dominato. La pallavolo non mente mai”.
Analisi tecnica: “La nostra è stata una stagione sbilanciata sulla battuta, mentre siamo stati vulnerabili a muro e, in aggiunta a questo, ci sono state delle concause che hanno visto gli atleti avere un rendimento al di sotto del loro standard”.
Rimpianto Mondiale. Sulla rinuncia: “Mi rammarico e non lo rifarei perché in quel momento avevamo uno stato di forma eccezionale, ben migliore di Trento che ha preso il nostro posto e poi ha vinto il titolo iridato. Col senno di poi ci andremmo di corsa e se ci sarà un’altra occasione parteciperemo perché ci siamo pentiti”.
Mercato e Scudetto: “Abbiamo preso Russo e Plotnytskyi che ci daranno più panchina, anche se l’avevamo anche nella scorsa stagione. Berger se n’è voluto andare perché da tre anni che era con noi e voleva giocare. Ancora oggi non ci crediamo e non ci capacitiamo di come abbiamo fatto a perdere questo scudetto. Credo che siano state delle precise questioni tecniche”.
Il dolore per l’”affaire Bernardi”… “Preferisco non affrontare questo argomento. Ho una sofferenza e sento del dolore che mi fa male. Mi hanno nascosto delle cose i miei stessi dirigenti che quando le ho sapute sono rimasto deluso e per come si sono svolte le cose. Secondo me l’onestà è la cosa più importante. Non la facciamo tanto lunga ma evidentemente c’era un disegno ben preciso. Ora indubbiamente la stagione appare in una luce molto diversa. Il nostro allenatore è Bernardi, ci sono delle evidenze che lui vuole andare via in un’altra squadra. Se così fosse non rimarremo certamente a piedi. Abbiamo Carmine Fontana sul quale riponiamo grande stima e fiducia”.
Su Vital Heynen non conferma ma non smentisce… “Ho almeno sette tra procuratori ed allenatori che ci hanno contattato. Noi teniamo i contatti con tutti perché se Bernardi ci dovesse lasciare come pare sia la sua volontà, certamente non vogliamo essere impreparati. Ad ogni modo è falso che abbiamo stretto con qualcuno”.
Pagella su Leon: “Da uno a dieci gli attribuisco un nove. È un giocatore molto serio e molto umile, non si lamenta mai e non fa pesare nulla. Certo che il primo anno in Italia è stato per lui di ambientamento, l’impatto con il campionato non è facile perché ha giocato molte più partite di quante ne aveva giocate sino ad oggi, ma devo anche dire che in Russia le trasferte sono molto più stancanti”.