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Nibali: “Per la vittoria finale c'è anche Carapaz”

Dario Cataldo conquista la 15^ tappa da Ivrea a Como, al termine di una memorabile fuga insieme a Cattaneo, regolato allo sprint: “Non ci credo per tanti motivi. È una tappa che sognavo a inizio Giro, ma ho passato giornate molto difficili. Ho avuto tanti problemi stanotte e ho fatto fatica a dormire. Poi le gambe hanno risposto bene e ho centrato la fuga. È un premio per tutto il lavoro fatto, per tutti i sacrifici. Un corridore sogna per tutta la vita una giornata così. Non mi sarei mai aspettato di viverla qui a Como sul traguardo del Lombardia”. Altro protagonista di giornata è stato Mattia Cattaneo, sconfitto soltanto in volata da Cataldo: “Sono mancate le gambe nel finale. Siamo partiti dopo pochi chilometri, arrivare così vicino alla vittoria e non riuscirci dispiace. Sono però contento di come sono andate le cose e di essere entrato in fuga”. Vincenzo Nibali, protagonista in salita e discesca, ha guadagnato 40 secondi su Roglic: “È stata una giornata molto dura. Quando ho attaccato mi ero reso conto che in quel momento il ritmo era alto ed eravamo rimasti in pochi. Caruso va veramente fortissimo, oggi gli ho dovuto chiedere di rallentare per poter fare l’azione. Per la vittoria del Giro c’è anche Carapaz. È stato uno sbaglio sia mio sia di Roglic lasciargli così tanto spazio. Lui faceva il classico giochetto da allievi, appena mi sono spostato ha frenato e fatto il buco. Gli altri ovviamente sono partiti, e lui mi ha detto ‘Vai te’. Io avevo appena finito di stare davanti, devo tirare solo io? Lui ha la cronometro dalla sua, ma se corre solo su di me rimettiamo in gioco tanti altri corridori. Io e Roglic abbiamo lo stesso obiettivo. Ho parlato con Contador e gli ho detto che per me è una fonte di ispirazione. Lui non voleva un piazzamento, solo vincere. Questo è l’atteggiamento del campione. L’assenza del Gavia può cambiare la corsa, ma io non sottovaluto nessuno. Ho visto che Yates si sta riprendendo, oggi era davanti. Magari proverà a forzare i tempi. Ha 5 minuti ed è lontano, ma ha dimostrato che la condizione sta arrivando. Ho grande rispetto per Roglic e per Carapaz”. Richard Carapaz ha conservato la maglia rosa conquistata il giorno precedente: “Mi sentivo molto bene, ho tirato con Nibali nel finale e siamo andati bene. Ho visto i complimenti del presidente dell’Ecuador, sono contento di essere un idolo nazionale. Ho provato a seguire Nibali in discesa, ma lui conosce perfettamente queste strade. Sono contento di aver guadagnato su Roglic, sentivo di avere ottime gambe e ho provato ad approfittarne. Nibali sarà un rivale estremamente pericoloso, ci troveremo fianco a fianco molto spesso. Io però sono fiducioso, so di potermela giocare bene in salita”.


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