Fernando Gaviria ha vinto la 3^ tappa del 102° Giro d’Italia di ciclismo, 220 chilometri da Vinci (Firenze) a Orbetello (Grosseto). Il colombiano, secondo al traguardo, ha sfruttato il declassamento da parte della giuria di Elia Viviani, primo allo sprint ma penalizzato per aver tagliato la strada nel finale a Moschetti (cambio di traiettoria). Grande delusione per il campione d’Italia, che aveva preceduto in volata lo stesso Gaviria, Demare e Ackermann. Per Gaviria quinta vittoria al Giro, la settima nei grandi giri. Invariata la classifica generale, con Primoz Roglic che resta in Maglia Rosa. Martedì la 4^ tappa, 235 km da Orbetello a Frascati.
La cronaca
Tappa caratterizzata dalla fuga fin dal primo km di Sho Hatsuyama, corridore giapponese della Nippo Fantini, che si invola al comando in solitario dopo poche pedalate arrivando ad accumulare un vantaggio di quasi 8′. Campione nipponico su strada nel 2017, anno in cui ha vinto anche la classifica della montagna nel Tour of Japan, Hatsuyama ha sfruttato al meglio la sua posizione di classifica deficitaria (172° con un ritardo di 15’41” da Roglic) per attaccare e tentare l’impresa, nonostante un forte vento trasversale lo abbia accompagnato per tutta la durata della fuga. L’asiatico ha resistito finchè il gruppo, comandato dalla Bora di Ackermann e dalla Quick Step di Viviani, ha alzato notevolmente il ritmo (media di 36 km/h dopo tre ore di gara) lo ha ripreso con 75 km al traguardo e dopo 144 km di fuga solitaria. Il gruppo comincia a tirare in modo forsennato, spinto anche dal vento favorevole, apparecchiando così la tavola ai velocisti per lo sprint finale. Gli ultimi chilometri volano via, con i treni di Viviani, Ackermann ed Ewan che fanno a spallate per prendere davanti il Lungomare Marinai d’Italia, rettilineo finale di Orbetello. Ad imporsi è il campione d’Italia, che precede Gaviria, Demare e Ackermann, centrando il suo primo successo di questo Giro. Poco dopo aver visionato le immagini televisive, però, ecco la doccia gelata: penalizzazione da parte della giuria per cambio di traiettoria irregolare e declassamento che regala la vittoria a Gaviria, con Moschetti quarto, Nizzolo quinto e ben 6 azzurri nella Top 10.