Alexander Zverev ha rilasciato dichiarazioni significative nella conferenza stampa dopo il suo debutto vittorioso al Miami Open 2025. Sebbene il focus avrebbe potuto essere sulla sua prestazione o sulla sua ricerca della posizione di numero 1 al mondo, le recenti tensioni tra ATP e PTPA (Professional Tennis Players Association) hanno dominato la discussione.
Il tedesco, membro attivo del consiglio dei giocatori ATP, ha espresso la sua opinione sulla controversia che sta scuotendo il mondo del tennis. “È ancora troppo presto per dire quale sia il mio desiderio riguardo a tutto questo”, ha dichiarato Zverev. “Credo che ci siano alcuni punti validi da trattare, ma penso che i giocatori e i circuiti dovrebbero unirsi e non combattersi tra loro.”
Zverev ha espresso fiducia nell’ATP, sottolineando che “l’ATP ha le sue risorse” e che tutto il percorso fatto finora “non può scomparire”. Ha mostrato particolare preoccupazione per il circuito WTA, che ha descritto come “un po’ più fragile”, suggerendo che potrebbe non avere le stesse risorse dell’ATP per affrontare questa situazione.
Interrogato sui punti specifici di disaccordo, Zverev ha evitato di entrare nei dettagli, ma ha affermato che “ci sono alcune cose che i circuiti possono fare meglio”. Ha ricordato che proprio per questo motivo fa parte del consiglio dei giocatori: “Per tentare di cambiare le cose”.
Il tedesco ha anche offerto una riflessione sull’evoluzione dell’ATP nel tempo: “L’ATP è nata come un’associazione di giocatori con l’intenzione di proteggere i giocatori al massimo, ma ora il tennis è un business”. Ha identificato diversi problemi, tra cui la programmazione, i tornei prolungati e la partecipazione alle esibizioni. Ha suggerito che forse bisognerebbe “puntare di più agli Slam” e ha espresso preoccupazione per il fatto che l’ATP sembri diventata “una specie di azienda dove i tornei sono più importanti dei giocatori”.
Per quanto riguarda il suo recente calo di rendimento dopo gli Australian Open, Zverev ha ammesso di aver commesso errori: “È stato molto difficile mentalmente uscire da lì perché davvero pensavo di poter vincere il torneo”. Ha spiegato di non essersi concesso abbastanza tempo per elaborare la sconfitta: “Sono arrivato a casa e il giorno dopo stavo già allenandomi, non mi sono dato il tempo sufficiente per processare quanto accaduto”.
Guardando al futuro, Zverev spera in un nuovo inizio a Miami, dopo aver avuto tempo per lavorare sul suo gioco e sulla sua mente: “Spero di ricominciare da zero qui”.
Marco Rossi