I precedenti avevano messo tutti sull’attenti: sarà una partita molto difficile per Jasmine Paolini contro Liudmila Samsonova, e il campo purtroppo ha confermato le attese della vigilia. La russa, in grande forma e con un tennis davvero eccellente, vince piuttosto nettamente contro l’azzurra negli ottavi di finale del WTA 1000 di Indian Wells, come dimostra lo score di 6-0 6-4 in poco più di un’ora di gioco, un successo che apre le porte a Samsonova per una super partita contro Aryna Sabalenka. Liudmila è partita molto forte fin dall’avvio, mettendo in mostra un tennis solido, pratico, offensivo e vincente. Jasmine non è riuscita a trovare una contro mossa, in particolare nel primo set, dove ha giocato fin troppo passivamente senza una reazione non solo tecnica ma anche emotiva. Samsonova attraversa un momento favoloso: colpisce la palla con grande potenza e precisione e quando riesce a farlo da ferma comandando lo scambio diventa letale. Buona parte della sconfitta dell’azzurra è venuta proprio dal non riuscire a spostare a sufficienza la rivale, se non la fai correre e le lasci il comando del gioco, può fulminarti con bordate vincenti, e così purtroppo è stato. Paolini nel secondo set è andata subito sotto ma ha mostrato una grinta superiore, ha cercato di cambiare qualcosa e con il diritto è stata più incisiva (meglio anche alla battuta), così che il set è stato più equilibrato ma non c’è mai stata la sensazione che la partita potesse davvero girare a favore di Jasmine. La risposta della russa è stata importantissima in questa sua vittoria: Paolini infatti è riuscita a portare a casa solo il 42% di punti sulla prima di servizio, dato che indica chiaramente quanto sia stata sotto pressione.
Il primo set è un assolo mirabile della russa, in soli 20 minuti infligge un duro “cappotto” a Paolini, che scatta male nel match con un break immediato, colpa anche di un nastro non fortunato ma anche un doppio fallo. Samsonova tira dritta come un treno, diritti e rovesci pesanti e precisi, in particolare dal centro del campo dove ha stazionato e comandato il gioco. Jasmine non trova qualità in risposta, va sotto 2-0 velocemente e poi cede ancora il servizio, in balia della potenza della rivale. Col diritto l’azzurra non riesce a portare la russa fuori dal campo e concede altri due break per un durissimo 6-0.
La musica non cambia nemmeno all’avvio del secondo set: Paolini al servizio è sotto assedio, non riesce a trovare il guizzo e concede subito un altro break, il quarto consecutivo, sul 30-40. Tutto troppo facile per la russa, vince il settimo game di fila, quindi finalmente concede qualcosa e Paolini muove lo score, sfruttando tre errori della rivale. Jasmine prova a cambiare tattica: non dà più tanta forza alla palla, cercando una parabola più alta e profondità, in modo da cambiare i riferimenti alla rivale. I risultati sono modesti, ma Samsonova sbaglia qualcosa in più. Paolini cede un altro break, per il 4-1 “pesante”, poi arriva il primo e unico momento difficile per la russa, che su quelle palle con poco peso sbaglia qualcosa – normale dopo 50 minuti quasi perfetti – e concede un contro break, per il 4-2. Troppo poco per riaprire la partita: Paolini ora regge meglio, entra con i piedi in campo e finalmente comanda di più col diritto, ma non riesce ad incidere in risposta e Samsonova senza concedere altre chance chiude il set, e il match per 6-4 al primo match.
Una sconfitta dura, amara, che stoppa la corsa di Jasmine nel grande torneo californiano. Era una partita difficile sulla carta e difficile è stata, ma si sperava in una Paolini con un piglio diverso, soprattutto nel primo set dove è stata davvero travolta e non è riuscita a tirare fuori quella grinta e giocate che nel 2024 le avevano consentito di ribaltare situazioni molto difficili. Resta una prestazione eccellente di Samsonova, che vince con pieno merito e avanza nel torneo.