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“Una differenza assurda”, Sabalenka fotografa una palla nuova accanto ad una con 25 minuti di gioco

“25 minuti contro nuova. Differenza assurda”. Questo il tagliente messaggio che accompagna il post social di Aryna Sabalenka nel quale la bielorussa ha fotografato una palla nuova accanto ad una da lei usata per 25 minuti di allenamento. La differenza è incredibile: la palla usata ha perso buona parte delle scritte del produttore e il feltro è quasi compromesso, spelacchiato e terribilmente usurato. Un messaggio che, seppure senza scriverlo, entra pienamente nel solco dei tanti giocatori e giocatrici che puntano il dito contro la qualità delle palle. Molto spesso il cambio delle palle in torneo avviene ben oltre i 25 minuti di gioco (anche se in allenamento la palla è colpita con maggior frequenza), quindi si capiscono assai bene le lamentele dei tennisti sulle condizioni delle palle, strumento indispensabile per il gioco.

Daniil Medvedev è uno dei tennisti che più frequentemente parla della questione, arrivando a dire che buona parte dello scadimento delle sue prestazioni nei tempi recenti sia dovuto proprio dalla difficoltà di adattamento del suo tennis alle palle, che soffrono un’usura importante troppo velocemente. Tutti i giocatori confermano che le palle, dopo lo stop del tour per il Covid, siano peggiorate come qualità generale. Perdono rapidamente il feltro, diventano pesanti e si controllano meno bene, tanto che solo colpendole con la massima potenza si riesce farle correre. Chi gioca un tennis più leggero soffre ancor più questo status quo.

L’ATP in una nota del suo Presidente Andrea Gaudenzi ha sottolineato di essere a conoscenza del problema e che si è già attivata con i produttori per migliorare la situazione. Oggettivamente la differenza mostrata da Sabalenka tra palla nuova e palla con 25 minuti di tennis è impressionante.

Mario Cecchi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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