La futura assegnazione di un Masters 1000 all’Arabia Saudita, che potrebbe vedere la luce nel 2028 a Riyadh, è al centro delle discussioni tra agenti e direttori di tornei questa settimana a Madrid.
Negli ultimi giorni, gli scambi sono intensi alla Caja Magica. Sui campi, i 192 giocatori e giocatrici dei tabelloni di singolare si stanno dando battaglia già da martedì. Dietro le quinte, si moltiplicano le riunioni tra le diverse componenti del tennis, anche se l’ambizione “One Vision”, che mira a riunire tutti i circuiti (WTA, ATP, Slam, ITF) con obiettivi comuni, resta molto difficile da mettere in pratica.
Numerosi agenti e direttori di tornei sono confluiti nella capitale spagnola. All’ordine del giorno, discussioni sugli investimenti, le partnership, i futuri calendari e le azioni comuni tra WTA e ATP. Il Board dell’ATP deve inoltre riunirsi oggi pomeriggio.
Tra i temi ricorrenti del momento spicca la futura assegnazione di un Masters 1000 all’Arabia Saudita. Dieci giorni fa, a Riyadh, l’italiano Massimo Calvelli, CEO dell’ATP che lascerà le sue funzioni il prossimo giugno, aveva dichiarato al media “The National” che i colloqui erano sulla buona strada affinché questo nuovo torneo vedesse la luce durante la stagione 2028.
Nei corridoi della Caja Magica di Madrid si dice che potrebbe essere il mese di febbraio a segnare la nascita di questo evento (prima o dopo i tornei di Doha e Dubai, questo resta in sospeso), che, in un primo momento, sarebbe esclusivamente maschile e si svolgerebbe solo su una settimana, e non dodici giorni, come la maggior parte degli altri tornei di questa categoria.
Il tabellone accoglierebbe così solo 56 giocatori, come quelli di Monte-Carlo e Parigi Bercy, con le otto prime teste di serie esentate dal primo turno. Nelle riorganizzazioni che si stanno valutando, il futuro dei tornei della categoria “250” sembra sempre più minacciato. Una quindicina di essi potrebbe essere destinata a scomparire nei prossimi anni.
Queste discussioni si inseriscono nel più ampio contesto della trasformazione del tennis professionistico, con l’Arabia Saudita che continua la sua espansione nel mondo dello sport e in particolare nel tennis, dopo aver già conquistato spazi importanti nel golf e nel calcio.
Le decisioni che verranno prese a Madrid potrebbero segnare un punto di svolta significativo per il futuro del calendario tennistico mondiale, con inevitabili ripercussioni sull’equilibrio tra tornei storici e nuove competizioni sostenute da ingenti risorse finanziarie.
Francesco Paolo Villarico