Andy Murray è stato una delle chiavi del rinnovato entusiasmo di Novak Djokovic dopo i Giochi di Parigi 2024. L’ex campione scozzese, ora nel ruolo di coach insieme a Carlos Gómez-Herrera, ha parlato a YahooSports dopo il ritiro del serbo in semifinale agli Australian Open 2025.
“È sfortunato quando il corpo non risponde come vorremmo”, ha commentato Murray sul ritiro di Djokovic dopo il primo set perso contro Zverev. “È stato un peccato finire così, perché in questa fase del torneo senti di essere vicino a qualcosa di molto speciale”. Un ritiro che arriva dopo un torneo positivo, dove Djokovic aveva dominato contro Lehecka e Machac, gestito le sfide con Basavareddy e Faria, e superato un grande test contro Alcaraz.
Sul suo futuro nel team, Murray ha confermato le parole di Djokovic: “Ne parleremo”, riferendosi all’accordo di discutere il prosieguo della collaborazione dopo l’Australian Open. “Ho avuto l’opportunità di assistere a un tennis straordinario e, contro Alcaraz, è stato uno dei migliori match che abbia mai visto dal vivo. Una performance incredibile”.
Murray ha poi mostrato umiltà riguardo il suo contributo: “A volte mi imbarazza quando dopo una buona prestazione di Novak si dice che è merito del mio aiuto. Sono consapevole che il team che lavora con lui ha fatto un lavoro incredibile per molti anni per mantenerlo al massimo livello alla sua età”.
L’ex numero uno ha anche parlato della sua transizione da giocatore a coach: “È una curva di apprendimento molto ripida perché molte cose cambiano nel passaggio da giocatore ad allenatore. Non pensi solo a te stesso. Ho ancora molto da imparare”. Ha inoltre elogiato l’accoglienza ricevuta dal team: “Tutti mi hanno aiutato moltissimo, ho avuto un grande benvenuto ed è stato fantastico farne parte”.
Francesco Paolo Villarico