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La vittoria di Berrettini assicura il n.1 di Sinner fino al rientro a Roma

Tra amici ci si aiuta sempre. Jannik Sinner nel 2023 in quel di Malaga, con in mano la prima Davis Cup vinta in carriera, aveva promesso a un infortunato Matteo Berrettini  “l’anno prossimo la vinceremo insieme”. Detto fatto, i due hanno trascinato gli azzurri alla seconda vittoria della mitica “insalatiera” (e terza per la storia del nostro tennis) nel 2024, pure con un successo insieme in doppio. Stavolta sul “rosso” di Monte Carlo è Matteo a fare un favore a Jannik: battendo Zverev nel secondo turno del Masters 1000 del Principato, ha assicurato a Sinner il n.1 ATP fino al suo rientro a Roma. Jannik taglierà l’eccellente traguardo di almeno 50 settimane consecutive in vetta al ranking nonostante i pesantissimi tre mesi di stop per la nota vicenda Clostebol.

Davvero scadente il rendimento di Zverev dopo gli Australian Open: il tedesco ha preso parte a 6 tornei, con in palio teoricamente ben 4250 punti, più che sufficienti a sorpassare Sinner, fermo per lo stop. Ha raccolto invece solo 6 vittorie e 6 sconfitte, con un misero bottino di soli 270 punti! Il n.1 per lui è rimasto solo miraggio… anzi si può affermare senza ombra di dubbio che proprio la netta sconfitta patita da Sasha contro Jannik a Melbourne ha minato le certezze del tedesco, crollato a livello di prestazione, fiducia e tenuta mentale. Da allora Zverev è irriconoscibile. Il suo servizio va a corrente alternata, gioca molto conservativo e con troppa tensione, crollato indietro “a remare” e attendere le mosse degli avversari. Quando ne trova uno con classe e potenza come Matteo, la sconfitta diventa inevitabile.

Jannik Sinner tornerà in campo agli Internazionali d’Italia ad inizio maggio e lo farà ancora da n.1. Sembrava molto difficile quando è scattata la sospensione a metà febbraio, ma era difficile ipotizzare un rendimento così modesto sia di Zverev che di Alcaraz. “La pressione del dover sorpassare Sinner mi ha schiacciato”, ha affermato Carlos. In realtà, sembra piuttosto che la prepotenza e classe di Jannik abbia scavato un solco profondo tra lui e tutti gli avversari, e non solo per punti in classifica…

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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