Continuano a riecheggiare le polemiche che coinvolgono Elena Rybakina e la sua relazione tossica con Stefano Vukov, l’ex allenatore da cui non riesce a staccarsi completamente. All’inizio dell’anno, la kazaka aveva ingaggiato Goran Ivanisevic in quello che sembrava essere l’inizio della fine della sua dipendenza emotiva e professionale da Vukov, ma tutto è rapidamente precipitato. Ora il tecnico croato spiega come ha vissuto questa situazione.
Il caso di Elena Rybakina preoccupa profondamente il mondo del tennis, e un senso di impotenza si è diffuso tra tutti i soggetti coinvolti in questo sport, vedendo come la kazaka non riesca a chiudere questo oscuro e inquietante capitolo con Stefano Vukov. Sebbene la WTA sia intervenuta d’ufficio per sanzionare l’allenatore per il suo abuso psicologico nei confronti della giocatrice, continuano ad emergere prove che i due mantengono una relazione che potrebbe andare oltre il professionale.
Una dipendenza emotiva assoluta che sta minando il rendimento e l’evoluzione tennistica di una Rybakina la cui traiettoria negli ultimi tempi è fortemente condizionata. Di questo ha parlato Goran Ivanisevic in una conversazione con l’emittente Arena Sport, riportata da Talking Tennis, in cui racconta senza filtri ciò che ha vissuto nelle settimane in cui ha allenato la kazaka e perché ha deciso di interrompere quel legame, cosa che poco dopo ha fatto anche il suo preparatore fisico.
“Prima di unirmi al suo team la consideravo già la migliore tennista del mondo. È impressionante quanto faccia sembrare tutto facile in campo, gioca in modo meraviglioso. Sfortunatamente, sono successe cose fuori dal campo che non potevo controllare”, ha spiegato Ivanisevic, che si è ritrovato ad allenare Rybakina in Australia mentre Stefano Vukov dormiva nella stessa stanza della giocatrice, nonostante fosse stato sanzionato dalla WTA per il suo comportamento con lei.
Molti si chiedevano come Goran Ivanisevic avesse vissuto questa situazione rocambolesca, e lui fa luce con una sincera riflessione su Elena Rybakina: “Non volevo far parte di tutto ciò. La verità è che non voglio parlare troppo nei dettagli di quanto accaduto, ma posso dire che è una storia molto triste e strana. Mi sono reso conto che la cosa migliore che potevo fare era andarmene. Auguro a Elena il meglio nella sua carriera e nella sua vita”, ha spiegato il tecnico, che attualmente rimane senza un ruolo chiaro nel circuito, anche se si prevede che presto riceverà offerte di primo piano grazie alle sue esperienze con Cilic e, soprattutto, con Novak Djokovic.
Francesco Paolo Villarico