Novak Djokovic è pronto a tornare in campo dopo il ritiro in semifinale agli Australian Open 2025. Il campione serbo, che si è completamente ripreso dall’infortunio muscolare subito nel match contro Alcaraz, ha confermato la sua partecipazione al torneo di Doha in un’intervista rilasciata a Vijesti durante un soggiorno in Montenegro.
Il recupero e il rientro
“La lesione è completamente guarita e sono pronto per nuovi successi”, ha dichiarato Djokovic. “Lo staff medico mi ha dato il via libera per allenarmi. Il torneo di Doha inizia tra sette giorni e mantengo la mia tabella di marcia. Ultimamente ho avuto più infortuni che nei primi 15 anni di carriera: forse è dovuto all’età, ma il mio corpo mi ascolta ancora e mantengo quella fiamma interiore per raggiungere nuovi obiettivi.”
Gli Australian Open e le ambizioni
Sul suo ritiro a Melbourne, Djokovic mantiene un atteggiamento positivo: “Con il livello mostrato contro Alcaraz nei quarti, credo che avrei avuto ottime possibilità contro Zverev in semifinale e, se fossi stato in salute, anche contro Sinner. Il livello di tennis raggiunto in Australia è promettente per il resto della stagione.”
Gli obiettivi immediati sono chiari: “Spero che il titolo numero 100 possa arrivare a Doha, lo inseguo da ottobre. Quanto al 25° Slam, è una sfida molto più grande, ma credo di poterci riuscire. Se non credessi di poter competere a questo livello con i migliori al mondo, non continuerei a giocare.”
La nuova generazione
Parlando dei giovani talenti, Djokovic ha speso parole di elogio particolare per Alcaraz e Sinner, che stanno sviluppando una nuova rivalità: “Alcaraz ha sempre brillato non solo per il suo tennis e i suoi incredibili successi in giovane età, ma per essere un tennista corretto e gentile con tutti. Quando perde, lo fa con il sorriso, cosa impressionante per qualcuno così giovane. Si comporta come se fosse nel circuito da 10 anni.”
Il momento attuale
Il serbo ha anche riflettuto sul suo momento attuale: “Mi trovo in bilico tra il desiderio di godermi quanto raggiunto, affrontando partite e tornei in modo più rilassato, e la mentalità vincente a cui sono sempre stato abituato, dove solo il titolo rappresenta un successo. Mi ha sorpreso vedere come molti abbiano considerato la semifinale agli Australian Open un successo: forse suona strano, ma per me, con tutto quello che ho ottenuto in carriera, non è ciò che cercavo.”
La passione che continua
Sul perché continui a giocare, Djokovic ha concluso con una riflessione profonda: “Principalmente perché amo questo sport. Il tennis è ciò che più mi fa crescere come persona. Durante una partita attraversi un milione di emozioni: alcune bellissime, altre terribili. Passi attraverso dubbi, critiche, estasi, rabbia, piacere… Sento di poter ancora ispirare le giovani generazioni a prendere in mano una racchetta. Questo mi motiva, mi dà forza. Mi piacerebbe che tutti iniziassero a giocare a tennis, ma sarei soddisfatto se dessero una chance a qualsiasi sport, perché l’attività fisica è fondamentale per la salute fin da giovani.”
Marco Rossi