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Da rivale a coach: Murray racconta il suo metodo con Djokovic

Andy Murray ha rivelato i dettagli del suo approccio come coach di Novak Djokovic, in un’interessante intervista al podcast Sporting Misadventures. L’ex numero uno del mondo, che continuerà a collaborare con il serbo fino a Wimbledon, ha spiegato la sua filosofia di allenamento basata sulla valorizzazione dei punti di forza piuttosto che sulla correzione degli errori.

“Non si tratta di dire ‘questo è quello che hai fatto male’, ma ‘questo è quello che fai bene’”, ha spiegato Murray. “Mi concentro sul sottolineare gli aspetti positivi quando gioca bene. Gli dico ‘questo è quello che si prova a giocare contro di te, questo è quello che disturba del tuo tennis quando sei dall’altra parte della rete’.”

L’esperienza diretta di Murray come ex rivale di Djokovic si sta rivelando preziosa: “I possibili difetti che posso avere come allenatore, dovuti alla mia inesperienza, possono essere compensati dal fatto che ho giocato contro di lui nei più grandi palcoscenici del circuito per dieci, dodici anni. Questo mi dà una prospettiva unica sul suo gioco.”

Il britannico ha anche rivelato che avrebbe voluto allenare Roger Federer: “Sarebbe stato divertente allenare Roger, perché tutto quello che faceva sembrava naturale. Non mi piace dirlo, perché c’è un enorme lavoro dietro, ma aveva tutti i colpi. Gli avresti chiesto qualsiasi cosa e lui sarebbe stato in grado di farla.”
La collaborazione tra Murray e Djokovic, iniziata quest’anno, ha già dato i suoi frutti agli Australian Open, dove il serbo si è detto molto soddisfatto dei progressi nel suo gioco grazie alla presenza dello scozzese nel suo angolo.

Marco Rossi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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