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Chung ci riprova, e fa sul serio! Due titoli Futures consecutivi (e una finale) in tre settimane

Mentre gli appassionati si preparano a gustare una finale di Miami molto interessante, dall’estremo oriente arrivano notizie assai positive da Hyeon Chung, talentoso e sfortunatissimo tennista coreano. Dopo una serie infinita di malanni e infortuni che l’hanno tenuto fermo per oltre due anni e mezzo, praticamente ritirato, l’ex semifinalista degli Australian Open ha ritrovato una buona condizione fisica e, come si dice in gergo, sta “spingendo” più forte che può per rientrare. Per la prima volta dal suo interminabile stop è riuscito a giocare per tre settimane di fila a livello Futures, e i risultati sono eccellenti: due titoli consecutivi, il primo al M15 di Nishi-Tokyo la scorsa settimana, senza cedere un set, quindi uno appena conquistato in Giappone, al M15 di Tsukuba, dove Chung ha fatto percorso netto sino alla finale, vinta oggi in tre set sul nipponico Kumasaka. Appena prima di questi due successi, era giunto in finale al M25 di Luan in Cina, fermato in tre set dal britannico Crawford.

Prima del set ceduto nella finale di Tsukuba, Chung aveva vinto 18 set consecutivi. Del resto a livello di puro tennis Hyeon era davvero un gran bel giocatore, con un tempo d’impatto sulla palla notevole, un rovescio preciso come una carabina e una copertura del campo eccellente. Ritrovata la salute prima e quindi una buona condizione fisica e un po’ di ritmo, ecco che sono arrivati buoni risultati, come dimostra la striscia di 14 vittorie nelle ultime 15 partite disputate.

L’ex n.19 ATP (2018) con questi risultati rimetterà piede tra i primi 500 di ranking mondiale, ma la notizia migliore per lui è riuscire a giocare con continuità. Se il fisico gli permetterà di reggere gli sforzi della competizione, potrebbe ritornare molto velocemente nel giro del tennis che conta e ne siamo estremamente felici. In una rarissima dichiarazione rilasciata l’anno scorsa ai media nazionali, Chung aveva affermato di aver lavorato con la necessaria attenzione per rafforzare la schiena malandata e poter progressivamente aumentare i carichi di lavoro, con l’obiettivo di riprovarci. A 28 anni è ancora estremamente giovane e chissà, potrebbe riuscire a riprendersi un po’ di quello che la sfortuna gli ha tolto.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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