Aleksandar Kovacevic ha superato al secondo turno Mattia Bellucci in un match caratterizzato dai servizi, chiudendo con il punteggio di 7-5, 7-6 (5) e conquistando l’accesso ai quarti di finale del torneo ATP di Montpellier.
Il primo set è stato un autentico duello di servizi, con entrambi i giocatori che hanno mostrato grande solidità nei propri turni di battuta. La svolta è arrivata nel dodicesimo game però quando, sul 6-5, Kovacevic è riuscito a strappare l’unico break della frazione approfittando di un errore di dritto di Bellucci in uscita dal servizio. L’azzurro, che ha messo a segno otto ace nel corso dell’incontro, ha mostrato grande qualità al servizio ma non è riuscito a essere altrettanto incisivo in risposta.
Il secondo set ha seguito lo stesso copione, con i servizi a dominare gli scambi. Sul 5-4 Kovacevic, Bellucci si è trovato a servire per rimanere nel match e ha risposto con grande personalità, tenendo il servizio e portando la frazione poi al tie-break. Qui l’americano ha alzato il livello del proprio gioco, costruendosi un vantaggio significativo fino ad arrivare a tre match point sul 6-3.
Il finale è stato particolarmente emozionante, con l’italiano che ha annullato le prime due palle match mostrando grande carattere: la prima con una prima di servizio vincente all’esterno, la seconda concludendo brillantemente a rete dopo una sapiente palla corta. Al terzo match point, tuttavia, Kovacevic è riuscito a chiudere la pratica.
Durante tutto l’incontro, durato un’ora e 44 minuti, si sono visti scambi di alta qualità, con entrambi i giocatori capaci di produrre colpi spettacolari. Kovacevic ha impressionato particolarmente con il suo rovescio, producendo alcuni vincenti a incrociare di pregevole fattura, mentre Bellucci ha mostrato ottima varietà nel suo gioco, alternando efficacemente servizi potenti a delicate palle corte.
Per l’americano si prospetta ora una sfida interessante nei quarti di finale contro Alexander Bublik, che ha raggiunto i quarti superando agevolmente Dominik Koepfer per 6-4, 6-2.
Marco Rossi