Come gioca bene l’Italia di Velasco! Contro la Turchia, nello scontro al vertice del girone, le azzurre sono una tempesta perfetta che si abbatte senza pietà sulle ragazze allenate da Santarelli. Una vittoria schiacciante nei primi due set, figlia della grande maturità e consapevolezza raggiunte da questo gruppo, che nel terzo parziale ha saputo anche reagire, rimontare, gestire e strappare per fuggire ancora via nel finale. Insomma, applausi a scena aperta.
Nel primo set la Turchia fatica tantissimo a mettere palla a terra (appena 4% di efficienza in attacco), all’Italia invece riesce tutto in difesa e in attacco. Nel secondo Vargas prova a dare la scossa alle sue, ma finisce con un altro parziale pesantissimo in favore delle azzurre. Nel terzo Santarelli, tra i tanti cambi effettuati nel disperato tentativo di riaprire il match, pesca dal cilindro il coniglio Özbay. Con lei al palleggio al posto di Sahin la Turchia sembra girare meglio, ma nel finale l’Italia piazza un’altra zampata che le permette di scrivere i titoli di coda dopo soli tre set.
Egonu (top scorer con 20 punti) stravince il duello con Vargas (tenuta a 13), Sylla ne firma 9 nei primi due set e chiude alla fine a 11 (10 attacchi stellari e un monster block), Danesi sfiora la doppia cifra con 8 punti, la metà dei quali segnati a muro. Bene anche Bosetti (6), Orro ne piazza addirittura 5 con 2 muri e 1 ace.
Come sempre ‘precisa’ la gestione di Velasco, che rimette in panca Antropova dopo una prestazione monstre da 33 punti, e non fa vedere mai il campo a Giovannini nonostante il suo ingresso contro l’Olanda avesse cambiato il match.
Dopo la prima gara contro le dominicane con più ombre che luci, lo avevamo detto, questa Italia crescerà partita dopo partita come fatto in VNL. E così sta accadendo. Calma e nervi saldi, non abbiamo fatto ancora nulla, eppure sotto il profilo del gioco abbiamo già fatto molto.
Ora testa ai quarti, sfida sempre delicata, confine sottile tra la disfatta totale e il sogno medaglia, una linea di demarcazione mai valicata dalla nazionale femminile di pallavolo ai Giochi Olimpici. Una linea che questa squadra vuole saltare a piè pari, e ha tutte le carte in regola per farlo.
SESTETTI – Velasco parte con Egonu titolare opposta a Orro in regia, Bosetti in banda a fare reparto con Sylla, Danesi e Fahr centrali, De Gennaro libero. A referto per le azzurre c’è anche Ilaria Spirito, che in questa gara sostituisce Loveth Omoruyi, fermata da un problema gastrointestinale. Santarelli risponde con le diagonali principali Sahin-Vargas e Aydin-Baladin, coppia centrale formata da Erdem e Güneş, Örge libero.
1° SET – È un inizio di match da incubo per le turche, travolte dalla valanga azzurra e sotto di dieci quando il punteggio recita 15-5 per l’Italia. Sylla e Bosetti in difesa tengono di tutto, anche le bordate di Vargas, Egonu mura e segna e per la Turchia è notte fonda (20-10). Santarelli esaurisce presto i timeout a sua disposizione, ma come Grbic ieri in Italia-Polonia maschile, al momento non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa. Mani-out di una sorridente Egonu (8 i suoi punti nel set, il doppio di quelli segnati da Vargas) e si gira campo con un pesantissimo 25-14.
2° SET – Il secondo set inizia punto a punto con Baladin sugli scudi per la Turchia, ma l’Italia c’è eccome. Sylla continua il suo torneo in crescendo e oggi ricorda in tutto e per tutto una certa Tai Aguero. E non solo per l’acconciatura. E che dire poi di Danesi: da Vargas a Güneş, il nostro capitano a muro prende la targa a tutte. Paola, poi, tira solo fulmini in diagonale e saette ‘ammazza libero’ in parallela. Chiedere a Örge (11-9).
Sotto di tre (15-12) Santarelli ricomincia ad alzare la voce durante i timeout lamentandosi soprattutto delle coperture non corrette in difesa sui nostri attacchi. Seppur subendo di più la Turchia in questo set, ma era anche prevedibile, l’Italia resta comunque a lungo avanti di un break e poi nel finale trova l’allungo decisivo: Sylla, ancora lei, firma il +4 (19-15); Orro mura Aydin (20-15) e poco più avanti segna anche l’ace del +6 (22-16). Non ce n’è, è un’Italia superiore in tutto (sin qui 6 muri a 1, 3 ace a 1, 7 errori a 9): 25-16 e voliamo sul due a zero.
3° SET – Altri cambi per Santarelli che getta nella mischia Özbay in palleggio e Cebecioğlu al posto di una confusa Aydin, e questa volta si tratta di mosse più che azzeccate. Il gioco della Turchia si alza di livello, l’Italia non riesce a reagire prontamente e ora è costretta a recuperare un break di svantaggio (9-11 su errore di Bosetti). Sotto 12-15 arriva il primo timeout chiamato da Velasco: “Non potevamo pensare che andasse tutto liscio come nel primo set. Dobbiamo fare qualcosina di più in copertura” dice il ct azzurro.
Entrano Lubian, che piazza subito un ace, Antropova e Cambi e rimettiamo il fiato sul collo delle turche (15-16) per poi riprenderle ancora (ancora!) con un attacco da applausi di Sylla e mettere anche il naso avanti con Antropova (17-16). Danesi mura anche Karakurt e andiamo avanti di un break. Si chiude il doppio cambio azzurro e torna a martellare anche Egonu. Siamo in controllo (21-19, 22-20, 23-21, portiamola a casa! Altro muro di Orro su Baladin, Egonu batte a tutto braccio e trova un ace lungo linea che ci consegna una grandissima vittoria (25-21).
ITALIA-TURCHIA 3-0
(25-14, 25-16, 25-21)
ITALIA: Egonu 20, Sylla 11, Danesi 8, Fahr 4, Giovannini, Orro 5, De Gennaro (L), Antropova 3, Bosetti 6, Spirito, Lubian 1, Cambi. All. Velasco
TURCHIA: Vargas 13, Karakurt 1, Baladin 6, Erdem 3, Kalac, Sahin 1, Örge (L), Güneş 4, Diken, Cebecioglu 4, Özbay, Aydin 1. All. Santarelli.
Arbitri: Myoi Sumie (JPN),Alrousi Alhammadi Hamid Mohamed Ahmed (UAE)
Di Giuliano Bindoni