Eccezionalmente dopo tre anni di attesa sta per tornare lo spettacolo delle Olimpiadi, e in particolare quello del torneo femminile di pallavolo. Quale momento migliore, allora, per analizzare i roster delle 12 squadre pronte a darsi battaglia sul taraflex della South Paris Arena e indicarne il punto di forza (up), le possibili criticità (down), la giocatrice simbolo (la stella) e quella da tenere d’occhio (one to watch)?
Il nostro viaggio comincia con le formazioni della Pool A: Francia, Stati Uniti, Cina e Serbia.
FRANCIA
Parte in sordina l’avventura olimpica di una Francia che, però, davanti al proprio pubblico sarà animata dal senso del dovere e dalla voglia di rendere onore alla competizione. Vorrei ma non posso, verrebbe da dire, per una squadra che è cresciuta tanto in vista di questo appuntamento ma forse non abbastanza per evitare l’ingrato ruolo di capro espiatorio del suo girone. Dunque, l’impressione è che per giocarsela con le migliori nazionali al mondo manchi ancora qualcosa (come, tra l’altro, abbiamo visto ai Campionati Europei 2023 e alla VNL 2024). Le due giocatrici che proveranno a trascinare la selezione di Emile Rousseaux all’impresa di evitare la “ghigliottina” della prima fase del torneo sono Helena Cazaute, schiacciatrice all-around con grande esplosività in attacco e ottimi fondamentali in seconda linea, e Lucille Gicquel, opposta con uno stile di gioco che combina forza e eleganza. Un’altra certezza è rappresentata dall’esperta centrale Christina Bauer, mentre ci sarà curiosità per il libero Juliette Gelin (anche se probabilmente partirà titolare Amandine Giardino) e il posto 4 Amelie Rotar, giovani molto interessanti che tra pochi mesi vedremo all’opera nel campionato italiano.
ROSTER
Palleggiatrici: Nina Stojiljkovic, Emilie Respaut
Opposte: Iman Ndiaye, Lucille Gicquel
Schiacciatrici: Helena Cazaute, Amelie Rotar, Halimatou Bah
Centrali: Leandra Olinga-Andela, Christina Bauer, Amandha Sylves
Liberi: Amandine Giardino, Juliette Gelin
Tredicesima: Maeva Schalk
Allenatore: Emile Rousseaux
UP: giocare in casa davanti al proprio pubblico sarà una grande spinta.
DOWN: l’inesperienza a questi livelli e soprattutto il “momentum” (sarà fin troppo facile perdersi d’animo con tre squadre sostanzialmente più forti come USA, Cina e Serbia).
LA STELLA: Helena Cazaute
ONE TO WATCH: Amelie Rotar
STATI UNITI
Avete presente quelle grafiche social in cui viene mostrata la profondità ruolo per ruolo del roster di una squadra alla vigilia di un grande torneo internazionale? Ecco, da questo punto di vista Karch Kiraly e gli Stati Uniti sono soliti esagerare, potendo attingere da un bacino potenzialmente sterminato e avendo a disposizione un materiale tecnico e umano davvero impressionante. Il gruppo che dovrà difendere il titolo conquistato a Tokyo non fa eccezione, se solo si pensa che la leader designata sarà ancora una volta “The Governor” Jordan Larson, ma poi troviamo anche un nucleo di top player – che abbiamo imparato a conoscere durante la loro militanza in Serie A1 – pronte dare un contributo prezioso: Kelsey Robinson Cook, Jordyn Poulter, Lauren Carlini, Annie Drews, Jordan Thompson, Haleigh Washington e Chiaka Ogbogu. Questo in attesa di capire se possa essere scoccata l’ora di Kathryn Plummer, Avery Skinner e Dana Rettke, ovvero le tre principali novità rispetto al Team USA che ha preso parte alle ultime edizioni di Olimpiadi e Mondiali. La razionalizzazione del talento sarà dunque la sfida più grande che attende coach Kiraly, forse anche più delle partite del girone contro Francia, Cina e Serbia e quelle della fase a eliminazione diretta.
ROSTER
Palleggiatrici: Jordyn Poulter, Lauren Carlini
Opposte: Annie Drews, Jordan Thompson
Schiacciatrici: Avery Skinner, Jordan Larson, Kathryn Plummer, Kelsey Robinson Cook
Centrali: Haleigh Washington, Dana Rettke, Chiaka Ogbogu
Libero: Justine Wong-Orantes
Tredicesima: Micha Hancock
Allenatore: Karch Kiraly
UP: un ampio arsenale a disposizione per cercare di andare molto, molto lontano nel torneo.
DOWN: da verificare la tenuta fisica di Poulter (al primo grande torneo dopo il grave infortunio al ginocchio).
LA STELLA: Jordan Larson
ONE TO WATCH: Kathryn Plummer
CINA
Una missione rilancio, dopo le battute a vuoto del recente passato, è il compito non semplice a cui è stato chiamato Cai Bin per la sua Cina. Approdato sulla panchina della nazionale femminile due anni fa per sostituire la leggendaria Lang Ping in seguito alla disfatta delle Olimpiadi 2020, l’ex allenatore dello Jiangsu sta cercando di riportare in alto una squadra che è alla ricerca di una nuova identità. Dopo il bronzo mondiale del 2018, che ha chiuso un ciclo fantastico culminato con l’oro olimpico ai Giochi di Rio, tanti bocconi amari per le cinesi: il deludente Campionato Asiatico 2019 terminato al quarto posto, poi la clamorosa eliminazione nella fase a gironi a Tokyo, il modesto sesto posto ai Mondiali dell’anno successivo e infine lo scialbo quarto posto nell’ultimo Preolimpico, che ha reso necessaria la qualificazione a Parigi 2024 tramite il ranking FIVB (come miglior rappresentante dell’Asia). Problemi di carattere e personalità quelli che tengono più in apprensione Cai Bin. Ma chissà che il ritorno di Zhu Ting (lontana dalla nazionale per tre anni) non possa ridare benzina a un gruppo che ha tutto per fare bene. Se poi il martello Li Yingying riuscisse a mostrare nuove sfumature del suo enorme talento, e l’opposta Gong Xiangyu e la centrale Yuan Xinyue dovessero confermarsi opzioni di assoluto spessore tecnico, allora questa Cina potrebbe davvero tornare a sognare in grande.
ROSTER
Palleggiatrici: Ding Xia, Diao Linyu
Opposte: Gong Xiangyu, Zheng Yixin
Schiacciatrici: Zhu Ting, Zhang Changning, Li Yingying, Wu Mengjie
Centrali: Yuan Xinyue, Gao Yi, Wang Yuanyuan
Libero: Wang Mengjie
Tredicesima: Zhuang Yushan
Allenatore: Cai Bin
UP: ha un roster con la giusta dose di esperienza, ci sono giocatrici molto incisive in attacco, altre che possono fare legna in difesa o a muro, c’è una buona alzatrice, e poi… è tornata Zhu!
DOWN: a questa nazionale ultimamente sembra mancare qualcosa in termini di personalità e forza mentale per essere considerata una reale contender.
LA STELLA: Zhu Ting
ONE TO WATCH: Li Yingying
SERBIA
Da quando “The Last Dance” è uscito su Netflix, ad aprile 2020, ogni occasione è buona per riutilizzare quel titolo. Nel caso della Serbia, però, la campagna di Parigi 2024 si presta perfettamente a quel tipo di narrazione: basterebbe fare il nome della 39enne Maja Ognjenovic (ne farà 40 il 6 agosto), della 38enne Silvija Popovic e della 36enne Bojana Drca, ma in realtà anche Jovana Stevanovic (32) e Bianka Busa (30) sono quasi alla fine del loro percorso. Certo, nel frattempo sono arrivati dei talenti che promettono bene, a cominciare da Hena Kurtagic e Aleksandra Uzelac, ma il CT Giovanni Guidetti non può che ripartire dalle sue veterane. Senza poi dimenticare la centrale Maja Aleksic, reduce dalla sua miglior stagione a livello di club in carriera, la schiacciatrice Sara Lozo, chiamata a ripetere l’exploit dell’estate 2022, e ovviamente l’opposta Tijana Boskovic, campionessa eccezionale in grado come nessun’altra di piegare le contingenze alla propria volontà. L’obiettivo? Essere lì fino alla fine, per l’ennesima volta. Magari questa è quella buona, per salire sul gradino più alto del podio anche nella rassegna a cinque cerchi (nel 2016 era arrivata una medaglia d’argento, mentre nel 2021 un bronzo).
ROSTER
Palleggiatrici: Maja Ognjenovic, Bojana Drca
Opposta: Tijana Boskovic
Schiacciatrici: Bianka Busa, Sara Lozo, Aleksandra Uzelac, Katarina Lazovic, Bojana Milenkovic
Centrali: Maja Aleksic, Jovana Stevanovic, Hena Kurtagic
Libero: Silvija Popovic
Tredicesima: Mina Popovic
Allenatore: Giovanni Guidetti
UP: Guidetti, Ognjenovic, Drca, Stevanovic e Boskovic… tutta gente abituata a gestire la pressione, a tirare fuori il meglio del proprio repertorio nei momenti che contano.
DOWN: tante primavere sulle spalle non equivalgono solamente a esperienza accumulata, ma anche a freschezza fisica inferiore.
LA STELLA: Tijana Boskovic
ONE TO WATCH: Aleksandra Uzelac
A cura di Alessandro Garotta