Incrociarlo con la pelle del giaguaro addosso, figura che evoca spesso quando comincia la sua estate sulla sabbia, ti fa rendere conto di quanto questa veste sia davvero autentica. Anche nell’ultimo weekend nella cornice delle Capannine di Catania, osservarlo battere Zaytsev-Lupo e Andreatta-Alfieri con un’altra vecchia volpe di questo sport, ossia Matteo Ingrosso, è una grande soddisfazione non solo per chi come lui vive tutto questo, ma anche per chi da anni crede in Riccardo Copelli sia nel beach volley che nel volley indoor.
“Il bilancio delle Capannine non può essere che positivo. Io e Matteo siamo arrivati con poco allenamento assieme fatto in zona a Parma da me, ma con la consapevolezza che volessimo giocarcela con il solito entusiasmo. Questo quarto posto è l’inizio di una stagione che giocheremo assieme”.
A parte Montesilvano.
“Sì, per Montesilvano ci eravamo fatti una promessa con Paolino Porro per poter disputare una tappa assieme in estate e sono felice di giocare con lui questa tappa”.
Quindi Ingrosso-Copelli la ufficializziamo fino alla fine dell’estate.
“È stato bello giocare assieme nel weekend di Catania. Poi abbiamo avuto modo di confrontarci molto e abbiamo capito di voler continuare per le prossime tappe per provare a fare meglio del quarto posto ottenuto”.
Un weekend nel quale avete eliminato dal torneo Zaytsev-Lupo.
“Che bella partita. Anche con Andreatta-Alfieri è stata poi una bellissima gara. Voglio spezzare una lancia a favore di Ivan e Daniele, dicendo che mi è piaciuto molto l’umiltà con la quale si sono presentati al circuito in risposta al clamore che aveva suscitato la loro presenza e l’annuncio che avrebbero fatto parte di un progetto come il rientro di Zaytsev nel mondo del beach volley. Non dimentichiamo che Ivan ha vinto uno scudetto in questo sport. Mi piace molto la loro visione di medio-lungo periodo e il loro atteggiamento. L’ambiente beneficia certamente di personaggi e campioni come loro e il livello automaticamente accresce e diventa più stimolante”.
Il beach sembra essere il suo mondo Copelli. Continuo a riconoscerglielo.
“È il mio mondo, è l’ambiente che ogni fine stagione mi rende libero e che non considero una professione, ma una grande valvola di sfogo dopo l’anno indoor. Per tanti atleti è puro relax, per me è un’occasione per stare con gli amici e giocare. Non vivo il risultato come un’ossessione, certo ci vado per vincere, ma il successo non è tutto”.
Diverse settimane fa Manuel Alfieri ha dichiarato ai nostri microfoni che forse lascerà il volley per dedicarsi interamente al beach. Cosa pensa quando legge certe dichiarazioni?
“Ammiro molto Manuel e il progetto che ha nella testa. Ogni tanto, sono onesto, anche a me il pensiero ha attraversato la testa. Se ci fosse qualcosa di federale in futuro, potrei farci un pensiero. Per ora mettere da parte la pallavolo è una rinuncia che non riesco a compiere”.
Riparte da Ravenna.
“Riparto da un entusiasmo respirato con Marco Bonitta e dalla stima che ho sentito nei miei confronti. Arrivo in una società fatta da ragazzi giovani ma molto forti e ambiziosi. Ho sentito l’esigenza di cambiare, di tornare nella mia regione e avvicinarmi a casa e buttarmi in un progetto su cui metto tanta fiducia”.
Due finalissime di A2 in due anni. Si riparte da questa soddisfazione o dalla delusione di non aver vinto il campionato nonostante sia arrivato sempre vicinissimo al traguardo?
“Ci tenevo molto e ho sfiorato il traguardo sia con Bergamo che con Siena. Certamente l’obiettivo della Superlega resta e prima o poi ci riuscirò. A Ravenna credo molto nel gruppo e lavorerò con Riccardo Goi per fare sì che la squadra possa compattarsi e fare bene da subito”.
Lasciamoci con il suo motto.
“Dico sempre che con Matteo vogliamo essere giaguari e graffianti sulla sabbia! Ma cercherò di essere graffiante e giaguaro anche in indoor a Ravenna (ride n.d.r.)”.
Intervista di Roberto Zucca