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Wimbledon resta un sogno per un’irriducibile Paolini. Krejcikova gioca un terzo set eccellente e vince i Championships

Bacia il cielo dopo un gran servizio vincente Barbora Krejcikova, lo spedisce altissimo oltre le nuvole verso la “sua” Jana Novotna, indimenticabile fuoriclasse e coach che purtroppo c’ha lasciato troppo presto. È l’ultimo quindici della finale 2024 di Wimbledon, vinta in tre set (6-2 2-6 6-4) dalla ceca, già campionessa Slam a Parigi nel 2021, contro la nostra bravissima, irriducibile Jasmine Paolini, che dopo quella a Roland Garros perde anche la finale sull’erba di Londra, mai guai ad accostare alla nostra giocatrice l’aggettivo di “perdente”. La toscana è sconfitta, ma ha disputato un torneo eccezionale e anche una buonissima finale, brava ritrovare il suo ritmo, potenza e aggressività dopo un primo set difficile, controllato dal servizio e dalla qualità tecnica di Krejcikova, figlia prediletta di una scuola inarrivabile per eleganza e completezza di gioco. Jasmine è stata tostissima nel rialzarsi dopo un brutto primo set, nel quale è stata nettamente sotto sul piano del gioco e della qualità, forse anche bloccata dall’emozione dell’evento. All’avvio del secondo parziale abbiamo rivisto il campo la “vera” Paolini, brava nell’alzare i ritmi, spingere forte col diritto e rubare campo alla rivale, un’impennata di qualità micidiale che ha stordito Barbora e le ha consentito di impattare il conto dei set.

Jasmine vola in campo, impone tutta la sua fisicità e potenza, quella grinta leonina che ha esaltato il pubblico londinese in tutto il torneo. Per questo la sensazione palpabile era che sullo slancio potesse scappare avanti e volare verso un successo clamoroso, il primo in assoluto per un tennista italiano in singolare sull’erba sacra di SW19. Purtroppo nel terzo set Barbora è stata bravissima a tornare in cattedra: ha alzato il livello in modo mostruoso alla battuta, tanto che fino all’ultimissimo game – quello per chiudere – è stata ingiocabile, con solo un punto perso nei suoi turni di servizio, e pronta a strappare nel “fatidico” settimo game il break che ha deciso l’incontro. Difficile poi chiuderla ‘sta partita, ha sentito tutta l’emozione e il peso del momento, e Jasmine si è fatta trovare pronta. La lucchese ha lottato su ogni palla e ha strappato due chance per riaprire la partita all’ultimo tuffo, ma la ceca lì è stata coraggiosa, ha giocato da campionessa quei punti “maledetti” e la battuta alla fine l’ha aiutata. Tirando le somme, possiamo dire che Krajcikova si è meritata il successo, ma Paolini c’è andata tanto, tanto vicino… Se avesse trovato il contro break e 5 pari, sarebbe stata forse la favorita.

Paolini sorride durante la premiazione, è giusto così. Senza alcuna vittoria su erba ai Championships, se due settimane fa le avessero detto che sarebbe arrivata sfiorare il piatto più bello del mondo avrebbe riso come solo lei sa fare, con quell’allegria contagiosa che ha fatto innamorare tutti nel torneo più storico al mondo – e il pubblico infatti l’ha sostenuta sino alla fine. Jasmine non è n.5 del mondo per caso, non ha giocato due finali Slam per un colpo di fortuna. Ha potenza nelle gambe, grinta, attitudine, visione di gioco e anche colpi aggressivi. Moralmente è brava a non abbattersi e pensare come i Campioni punto dopo punto, annullando gli errori e perseverando sulla sua tattica, quasi sempre corretta grazie al genio di Renzo Furlan in panchina. E pure oggi, dopo l’avvio difficilissimo per i meriti di Krejcikova, l’aveva tirata su e riportata in pieno equilibrio. Barbora era stata forte e precisa ad inizio partita: servizi ottimi, grande controllo di palla con variazioni e soprattutto profondità, in modo da non lasciare spazio alla potenza della nostra di entrare convinta nella palla. Era un po’ dietro Jas, troppo, a rincorrere e col braccio un po’ bloccato. La sosta ai box dopo il primo set perso nettamente c’ha restituito la Paolini che ci piace, quella fortissima colpitrice che avanza, impatta la palla a tutta e si prende di forza lo spazio sul campo. Ha risposto meglio ma soprattutto allontanato la ceca dalla posizione di comando. Ha imposto una fisicità superiore e un ritmo altissimo, che ha impedito all’avversaria di toccare la palla e imbastire quella ragnatela di qualità che tanto aveva fruttato nel primo set.

Si sperava davvero che lo slancio del secondo set portasse dividendi nel terzo, perché Barbora, sempre ineccepibile, era crollata in un dialogo poco fruttuoso con il suo team, incapace di trovare una via per tener ferma Paolini. Purtroppo per noi, ha trovato la chiave dorata all’avvio del terzo set: la battuta. Ha servito molto, molto bene Barbora, non tanto di potenza ma di precisione. Palle sempre diverse, con grande controllo, e via col primo colpo dopo il servizio a sballottare Paolini, che lì ha forse commesso un errore, l’unico del match: la fretta di sparare un gran colpo per recuperare campo. Difficile chiederle di più, ma forse se in risposta, quando è riuscita a rispondere, avesse provato a giocare un drive più tattico, magari carico di spin e alto, avrebbe potuto riguadagnare il campo perduto e quindi avanzare di nuovo, visto che di forza nei piedi ne ha come poche altre. Ha retto Jasmine, ma in risposta non ha potuto più nulla e qualche errore di rovescio di troppo – due importanti nel decisivo settimo game – li ha pagati con il break che ha deciso la partita.

Non è andata come speravamo. Si ipotizzava un Sinner a giocarsi il titolo, l’unico mai vinto in singolare da un tennista italiano, visto che Australian Open (Sinner), Roland Garros (Schiavone, Panatta e Pietrangeli) e US Open (Pennetta) li abbiamo vinti. Invece è stata la splendida Paolini ad arrivarci molto vicino. Sarà per un’altra volta. Intanto, GRAZIE Jas, ci ha fatto di nuovo sognare.

Marco Mazzoni

La cronaca

Jasmine alza la prima palla della finale di Wimbledon 2024. Un avvio un po’ teso, vola via di tre metri un diritto, poi un attacco sul 15-30 è mal gestito. Scivola sotto 15-40 Jas, due palle break per Barbora. Ottima l’accelerazione della ceca col diritto cross, impatto maestoso per pulizia e via, vincente che le vale il BREAK, 1-0 Krejcikova. Molto, troppo precisa con i suoi colpi la ceca, tutti i colpi… anche la battuta è negli angoli. In un amen Krejkicova, lavora la palla in maestria assoluta, e se Paolini non alza il ritmo per lei è durissima. Invece Jasmine si fa prendere dalla fretta, sparacchia via e si ritrova di nuovo in pericolo sotto 0-30 nel terzo gioco. Finalmente la ceca sbaglia un colpo, una risposta in rete, è “solo” il secondo punto vinto da Jasmine nel match. Inizia a prendere ritmo il diritto dell’italiana, braccio un po’ più sciolto, vince tre punti di fila ma il game va ai vantaggi. No, male col rovescio Paolini, ferma coi piedi e la palla scappa ben fuori. Altra chance in risposta per Barbora. Uff, che rischio! Palla corta perfetta di Jasmine, eseguita bene come idea e come mano. Annulla un’altra palla break Paolini, brava a reggere lo scambio con alta velocità. Muove lo score Paolini, è entrata in partita, 1-2. S’iniziano a vedere i colpi migliori dell’italiana, quegli affondi a buona velocità che diventano efficaci e scardinano il ritmo della rivale. Barbora deve lavorare ogni scambio, ma vince il quarto game, e in risposta continua a macinare angoli e variazioni, portandosi avanti 0-30. Paolini sprinta e rimonta 30 pari, ma un diritto è di poco lungo e concede un’altra palla break sul 30-40. Gioca profondo al centro la ceca, Jasmine cerca di uscire con un rovescio inside out ma non fa abbastanza spazio alla palla e la sua traiettoria non passa la rete. BREAK Krejcikova, avanti 4-1 e servizio. Serve un ritmo superiore all’italiana per tenere ferma la rivale, che sta comandando troppo da ogni posizione sul campo, e serve pure bene quindi è molto sicura nei suoi game. Manovra la palla con totale scioltezza Barbora, fantastico il rovescio lungo linea nel sesto game, con palla bassissima ma controllata alla perfezione, che la porta 40-0. Con un gran diritto vincente, la ceca si porta 5-1 in soli 28 minuti di dominio totale (poteva essere, onestamente, anche 6-0). Paolini trova un Ace e vince un altro game, 2-5, Krejcikova serve per il primo set. E serve bene… prima sicura, primo colpo dopo la battuta incisivo a spostare l’azzurra, che non trova la contromossa. 40-0 e tre set point. OK il primo: Barbora lavora bene lo scambio col diritto e forza l’errore di Jasmine. 6-2, 35 minuti di tennis di ottima qualità per la ceca, superiore in ogni fase di gioco. 89% di prime in campo per Barbora, con solo tre punti persi, mentre Paolini ha vinto solo la metà dei punti giocati con la prima palla.

Secondo set, Paolini alla battuta. Buon game, cerca maggiore velocità da fondo campo, unica via per non consentire all’avversaria di gestire il ritmo con la qualità. 1-0. È aggressiva anche in risposta la lucchese, ottima quella sullo 0-15, è sorpresa Barbora, 0-30, situazione inedita nell’incontro. Con intensità maggiore, Paolini non subisce e la rivale sbaglia. 15-40! Il BREAK arriva subito, brutto rovescio di Krejcikova, a mezza rete.Paolini avanti 2-0. L’inerzia è totalmente cambiata: la fisicità di Paolini ha preso il sopravvento, è lui con più vicini alla riga a menare le danze. E il diritto è bello carico e pesante. Da 40-15 commette due scelte errate Jas (male la palla corta, ci sarebbe arrivata Barbora), si va ai vantaggi. NOOOO, che errore l’azzurra… dopo un gran tocco stretto esagera nel voler chiudere con una sorta di volée alta che termina quasi in tribuna… palla break Krejcikova. Se la gioca male la ceca, sbaglia il back, uno dei suoi colpi migliori. Di forza Paolini si prende due punti, 3-0! Ha perso focus Barbora, a testa bassa sbaglia due scambi che la condannano al 15-40, ora è lei non riuscire a tener ferma la vivacità di Paolini. Annulla le due palle del doppio break con servizio e diritto aggressivo. Molto si gioca dalla posizione in scambio delle due: la prima che riesce a spingere con piedi sulla riga di fondo tende a comandare e chiudere il punto. Muove lo score nel set Krejcikova, 1-3. Ottimo game di battuta per Jas, 4-1, entra nella palla con forza e decisione, anche in risposta quando l’altra gioca un servizio gestibile. La ceca è consapevole di dover servire a tutta, ora nello scambio infatti è in difficoltà, e proprio con battute al massimo si porta 2-4 (subendo comunque una risposta di diritto di Paolini fulminante sul 40-15). Solida Paolini al servizio, il diritto è pesante e Krejcikova con suoi tagli non riesce a contenerlo. 5-2 Paolini. Barbora rischia una palla corta sul 15-30, la palla gli esce di pochissimo, quanto basta. Due Set Point Paolini! Basta il primo, out il diritto della ceca. SET PAOLINI, 6-2. Totalmente girato l’incontro, più vivace e potente la toscana, si è presa il controllo del gioco e ha spostato in difesa la rivale. Calata al servizio Barbora, e tanti errori (12), provocati dalla spinta della nostra, cresciuta in tutto. Si va al terzo.

Paolini inizia il set decisivo alla perfezione: diritto pesante, profondo, preciso! Krejcikova assiste impotente, 1-0. Si aggrappa alla battuta la ceca, un Ace e palle letteralmente sulle righe, non si scambia affatto e 1 pari. La sensazione è che sarà la risposta – e la tensione emotiva – a fare la differenza, nello scambio l’azzurra è più in controllo. Si dispera Barbora dopo una risposta malamente sbagliata, Jasmine è sicura in spinta, sbaglia pochissimo e si porta 2-1. Krejcikova si prende rischi col primo colpo dopo la battuta, indispensabile per tornare a far correre l’italiana. Gioca un ottimo turno di servizio Barbora, tornata sicura e in controllo. 2 pari. Di fatto qua ricomincia quasi un’altra partita, ora “si fa sul serio”. E Paolini gioca molto serio… Il diritto è ficcante, con i piedi arriva bene sulla palla e comanda. 3-2. Krejcikova è quasi perfetta, vince a 15 anche il suo terzo turno (primo punto perso al servizio nel set). 3 pari. Settimo, fatidico, game… Jasmine sbaglia due rovesci di fila, sotto i colpi molto profondi della rivale, 0-30. Con coraggio leonino si butta avanti, e tocca di volo una palla per nulla comoda, 15-30. Poi un servizio esterno di qualità. 30 pari. Con una risposta da doppista, perfetta, la ceca strappa la prima palla break del set. Paolini non trema, spinge tanto e l’annulla. La tensione è altissima, ma Barbora gioca letteralmente sulle righe, fa il pugno al suo angolo dopo aver strappato il punto che le vale la seconda palla break del game. E la prima palla non va (conferma del “falco”). NOOOOO, DOPPIO FALLO Paolini, spinto dalla posizione in risposta nel campo della ceca. Il primo doppio fallo del match costa un salatissimo BREAK all’Italiana. Krejcikova è avanti 4-3 e servizio. Troppa fretta di incidere Jasmine, scappa larghissimo un rovescio e il suo volto non cela lo scoramento, quasi lacrime. Barbora serve di brutto, Ace (quinto del match e quarto nel set) e 30-0. Poi un’altra prima top. In questo set al servizio della ceca NON si gioca, serve troppo precisa. Altra battuta al T, NON SI GIOCA, ha perso solo un punto al servizio nel set decisivo. 5-3 Krejcikova. Resta focalizzata Jas, attacca decisa nel nono game e si porta 40-0 e lo chiude con una risposta di rovescio della rivale sul 40-30. 4-5. Barbora serve per il titolo 2024 dei Championships. La ceca vince con la battuta il primo punto, poi imbastisce uno scambio con profondità e controllo, forzando l’errore col rovescio di Jasmine (troppi, nel set). 30-0. Arriva un doppio fallo improvviso, 30-15. Incerta col lancio di palla Barbora, o solo vuol respirare. Sbaglia un rovescio la ceca, 30 pari. Ha bisogno in modo totale della battuta… Altro rovescio di Krejcikova scappa lungo!!?! Prima Palla Break per Paolini nel set, all’ultimo tuffo. Lo annulla con classe Barbora: servizio, diritto d’attacco e volée scolastica. Bravissima la ceca con la seconda palla, super angolata e carica di spin, Paolini non riesce a contenere. Match Point Krejcikova! Se lo gioca male, dopo un’ottima prima palla spara un rovescio fuori dal corridoio. Attacca con poco Barbora, ottimo, OTTIMO il passante di rovescio di Paolini che al colpo successivo passa. Seconda Palla Break!! Uff, che classe… diritto in contro piede sulla riga, applausi a Krejcikova, grande rischio ben ripagato. ACE! Imprendibile, all’angolino. Secondo Match Point. Non va, muore a mezza rete il back della ceca, malissimo con i piedi, totalmente impietrita. NO, Jasmine NO! La risposta le resta sulle corde, era una seconda palla… Match Point #3. E stavolta il servizio non perdona. Game Set Match. Barbora Krejcikova vince, è la campionessa. Che partita, e che dispiacere, ma applausi alla ceca, nel set set è stata impeccabile al servizio fino all’ultimo game.

B. Krejcikova vs J. Paolini

Statistiche🇨🇿 Barbora Krejcikova🇮🇹 Jasmine Paolini
Ace63
Doppi falli41
Percentuale prime di servizio72% (55/76)73% (62/85)
Punti vinti con la prima73% (40/55)61% (38/62)
Punti vinti con la seconda57% (12/21)61% (14/23)
Punti vinti a rete69% (11/16)75% (12/16)
Palle break convertite43% (3/7)33% (2/6)
Punti vinti in risposta39% (33/85)32% (24/76)
Vincenti2819
Errori non forzati3723
Punti totali vinti8576
Distanza coperta2414.0 m2436.0 m
Distanza coperta per punto15.0 m15.1 m


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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