“Inguardabile”. “Ma hanno mai visto come si riprende il tennis in tv?”. “Non si vede la palla e non si capisce come si svolge il gioco”. “Riprendono il campo da uno dei grattacieli di Riyadh?”. Queste sono solo alcune – e tra le più garbate… – critiche mosse da appassionati ed addetti ai lavori all’organizzazione della ricchissima esibizione “Six Kings Slam” per quanto riguarda l’inquadratura del campo di gioco per l’emissione televisiva. La scelta di posizionare le cineprese del campo così in alto e con una prospettiva che schiaccia completamente la prospettiva di gioco ha penalizzato, quasi mortificato, la visione per gli spettatori tv.
Ad amplificare la delusione generale del pubblico globale anche lo scarno spettacolo tecnico offerto dalle prime due partite disputate, con Sinner e Alcaraz che hanno dominato rispettivamente Medvedev e Rune, due partite senza storia e davvero poco attraenti. La prima giornata della tanto conclamata esibizione in Arabia Saudita non ha assolutamente rispettato le aspettative. Dure le parole del quotidiano AS di Madrid: in articolo si sottolinea come quest’evento non sia altro che l’ennesimo tentativo di “sportwashing”, ossia usare il fascino e richiamo dello sport da parte di una persona, organizzazione o stato per migliorare la propria reputazione, senza una vera passione sportiva alle spalle.
The Six Kings Promo >>>>>
The camera angle <<<<< pic.twitter.com/4vUz02XqOC
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) October 16, 2024
Difficilmente verrà posto rimedio all’inquadratura del campo, a meno di sorprese Last-minute. Resta da capire come si sia arrivati alla decisione di questa sistemazione delle macchine di ripresa, a meno di limiti tecnici dell’impianto che dovevano essere compresi precedentemente. La speranza è che le partite di oggi, in particolare Sinner vs. Djokovic (rivincita della finale di Shanghai di domenica scorsa) offra almeno un bel tennis.
Mario Cecchi