Una serata di festa, risate e condivisione ha visto protagonisti Jannik Sinner e Matteo Berrettini ai SuperTennis Awards, con un’intervista doppia condotta da Piero Chiambretti che ha rivelato il lato più umano dei due campioni italiani.
In occasione dei SuperTennis Awards di Milano, Jannik Sinner ha confermato che non parteciperà al Festival di Sanremo, declinando per il secondo anno consecutivo l’invito al palco dell’Ariston. “Non penso di andarci. Ho cose migliori da fare,” ha dichiarato il numero uno del tennis mondiale durante l’intervista con Chiambretti.
La decisione di Sinner di non partecipare a Sanremo riflette la sua dedizione totale al tennis e la volontà di mantenere il focus sugli obiettivi sportivi, confermando ancora una volta la sua maturità e professionalità.
Percorsi Diversi, Stessa Passione
I due tennisti hanno raccontato i loro inizi nel tennis, arrivato dopo altre esperienze sportive. Berrettini ha rivelato di dover ringraziare “Jacopo tutti i giorni per avermi convinto a scegliere il tennis e non le arti marziali”, mentre Sinner ha ricordato i suoi successi nello sci, inclusa la vittoria del Trofeo Topolino come Alberto Tomba.
Federer come Modello
Entrambi hanno citato Roger Federer come fonte d’ispirazione. “È un campione, elegantissimo, fa sembrare tutto facile e fuori dal campo ha fatto sempre belle cose,” ha detto Sinner, con Berrettini che ha anche ricordato il suo primo incontro con lo svizzero a Wimbledon: “Ho fatto cinque game in tre set.”
La Paura e il Successo
Sul tema della paura di perdere, i due hanno mostrato approcci diversi. “Prima della partita ho dei dubbi, ma non paura,” ha confessato Sinner. Berrettini invece ha ammesso: “Al contrario di Jannik mi capita di perdere, ma ho sempre avuto la sensazione che senza la paura io non riesca a performare bene.”
Il 2024 dei Record
L’anno ha portato Sinner al numero 1 del mondo, un traguardo che lui stesso definisce “diverso dal vincere uno Slam. Quando sono diventato numero 1, McEnroe e Federer mi hanno fatto i complimenti, è stata una bellissima emozione.” Insieme hanno contribuito alla seconda Coppa Davis consecutiva dell’Italia, un successo che ha visto Berrettini protagonista anche fuori dal campo.
Lo Sguardo al Futuro
La serata si è chiusa con riflessioni sul futuro. Sinner ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio giocoso: “Ogni partita che faccio cerco di divertirmi. Più andiamo avanti più abbiamo dubbi e ci dimentichiamo che il tennis è solo un gioco.” Berrettini, con la sua solita ironia, ha concluso: “Non so dove mi vedrò fra trent’anni – magari sarò qui a presentare.”
In una serata di celebrazione ai SuperTennis Awards di Milano, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha tracciato il bilancio di un 2024 storico per il tennis italiano, delineando al contempo gli ambiziosi obiettivi futuri.
Un Anno di Trionfi
“Vale la pena lavorare, allenarsi, sudare, combattere e qualche volta perdere anche solo per vivere una piccola parte delle gioie che ci avete dato,” ha dichiarato Binaghi, riferendosi ai successi ottenuti nel 2024, tra cui le ATP Finals, la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup.
Il Tennis Sfida il Calcio
Secondo i dati del Boston Consulting Group, il tennis si sta avvicinando al calcio in termini di seguito popolare. “Loro hanno circa sei appassionati o praticanti per ogni cinque dei nostri. Non siamo molto lontani, e abbiamo grandi campioni che loro non hanno,” ha sottolineato Binaghi.
Gli Obiettivi per il Futuro
Il presidente ha identificato due priorità chiave:
– Portare tennis e padel in tutte le scuole elementari e medie d’Italia
– Garantire la visione del tennis in chiaro per tutti gli italiani
L’Importanza della Visibilità
“Quando le partite sono trasmesse in chiaro, il pubblico quintuplica,” ha evidenziato Binaghi, sottolineando come i campioni italiani non siano “figli di miliardari” e l’importanza di mantenere il tennis accessibile a tutti.
I Premiati della Serata
La serata ha visto numerosi riconoscimenti, tra cui:
– Jannik Sinner come miglior giocatore
– Jasmine Paolini come miglior giocatrice
– Matteo Berrettini con il Premio Fenice
– Luca Nardi come miglior giovane
– Flavio Cobolli come Most Improved Player
Un momento toccante è stato il ricordo di Lea Pericoli, definita “la vera prima tifosa” del tennis italiano, scomparsa nell’ultimo anno.
Francesco Paolo Villarico