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Sinner batte un ottimo Griekspoor, L’ITALIA TRIONFA PER LA TERZA VOLTA IN DAVIS CUP!!!

Classe immensa, ma stasera nella bolgia colorata di Malaga soprattutto testa e cuore, e forse così è ancor più bello. Grazie Jannik, Grazie Matteo, grazie a tutta la squadra azzurra!!! La Davis Cup è la competizione che più di ogni altra si vince con il cuore, con la testa, con la determinazione, proprio quella che ha spinto il nostro magnifico Sinner a vincere una dura partita contro un tostissimo e mai domo Tallon Griekspoor, battuto per 7-6(2) 6-2 nel secondo singolare della finale. Una vittoria meritata che porta il secondo punto all’Italia contro l’Olanda e regala al nostro tennis la seconda Coppa Davis di fila e terza nella nostra storia. Si chiude un’annata di tennis INCREDIBILE per il tennis italiano. Abbiamo il n.1 del mondo nel maschile con due Slam vinti e le ATP Finals; abbiamo la n.4 al mondo in Jasmine Paolini nel singolare femminile (con due finali Slam disputate, prima nella storia a Wimbledon per una nostra giocatrice) e siamo campioni di Billie Jean King Cup, oltre alle medaglie olimpiche. Il 2024 non si poteva chiudere meglio, con una cavalcata trionfale ed emozioni che non potremo mai dimenticare.

Ci sarà tempo per analizzare a freddo questa settimana di Davis Cup e l’annata irreale di Jannik Sinner, ma a caldissimo e con il cuore che batte fuori scala per l’emozione non possiamo che sottolineare per l’ennesima volta quanto il nostro n.1 sia un campione totale, uno che trova il modo per vincere anche quando al di là della rete c’è un avversario formidabile, capace di giocare il suo miglior tennis possibile, mentre le tue gambe non vanno come i giorni migliori. Il secondo singolare della finale di Coppa Davis infatti ha visto un Jannik tutt’altro che al massimo del suo rendimento con i colpi da fondo campo, in particolare nel primo set, parziale nel quale è stato il servizio a portarlo fino al tiebreak, più che ogni altra fase di gioco. Spesso in leggero ritardo sotto i colpi potenti e molto aggressivi dell’olandese, è stato proprio l’azzurro a concedere le uniche palle break, cancellate senza tremare. “Ai punti” per dirla in gergo pugilistico, c’era arrivato meglio Tallon al gioco decisivo. Ma quando entra in scena la parola “decisivo”, allora la musica cambia e la rock star diventa Jannik, bravo come nessun altro nel reggere la pressione e giocare un tennis pratico, lucido, consistente. La sua aura di campione aleggia davvero sul campo, è palpabile, e questo irretisce gli avversari, li porta a giocare sopra il loro massimo ritmo di controllo perché sono consapevoli che il nostro alza il muro e non regalerà niente. Alcuni non reggono e crollano sotto la tensione; altri, come Griekspoor, invece esagerano e sbagliano per eccesso di foga. Jannik invece ha giocato un tiebreak magistrale, solo scelte giuste, solo giocate precise e calcolate, con una precisione da chirurgo. La palla corta che ha spaccato il tiebreak, per la perfezione dell’esecuzione e come l’ha costruita, è da far vedere in ogni scuola tennis e maestri d’Italia. Perfetta.

Si ipotizzava che nel secondo set, subita la “mazzata”, l’olandese crollasse, memore anche delle totali sconfitte patite contro l’azzurro. Invece Tallon ha se possibile ancor più alzato l’asticella, arrivando a giocare con un furia quasi cieca, persino cattiva tanto è stato aggressivo. Ha esagerato di nuovo, ed è andato sotto, un break che pareva definitivo. Invece Sinner per la prima volta in tutta la settimana di Malaga ha giocato un game brutto, con un doppio fallo e scelte di gioco sbagliate. È umano, ma in questo 2024 è diventato talmente forte da averci quasi disabituato a commettere errori e giocate non corrette… Invece per una volta ha sbagliato tutto e subito il contro break. Bagarre? Sì, ma la forza di Sinner è uscita proprio in quel momento, e lì ha vinto l’incontro, quando le cose si erano messe mica bene… Jannik è salito in cattedra in risposta, andando ad agganciare alcune prime palle con tuffi in massimo allungo tutt’altro che disperati, e trovare pure traiettorie interessanti, profonde, che hanno spinto il rivale ad attacchi difficili, ed errori. Sostanza, visione, lucidità e forza, anche se nelle gambe dopo la tirata delle ATP Finals di dinamite non ce n’era più tanta. Quanto basta a mettere pressione al rivale e strappare il break che ha rotto definitivamente l’equilibrio. Sinner è volato via verso il successo, imprendibile.

Jannik stellare per la sua voglia di vincere, per come riesca a sorprendere ogni volta trovando le misure all’avversario e superarlo, affidandosi a giocate e colpi diversi a seconda delle necessità. In una giornata meno brillante con i piedi e nella reattività, e quindi più difficile per imporsi con i vincenti a massima velocità, Sinner si prende la vittoria servendo da campione, rispondendo in modo clamoroso nei passaggi chiave, alzando il muro in difesa e facendo sentire la sua presenza in campo. È un vero leader e n.1 anche per questo, non solo per quelle giocate talmente veloci e consistenti che lasciano di stucco. Oggi nella finale di Davis Cup ha regalato al pubblico “solo” alcuni dei suoi vincenti spaziali. Chissenefrega. Una finale è da vincere, e Sinner VINCE. Come Berrettini.

È bellissimo concludere questo commento con l’abbraccio fraterno tra Jannik e Matteo. I due tennisti più forti e vincenti del Rinascimento del tennis italiano, finalmente vittoriosi insieme. Grazie ragazzi! Siete fantastici!

Marco Mazzoni

La cronaca

Sinner parte col braccio “caldo”: due Ace, così per mettere le cose in chiaro su chi comanda… Bellissimo il pressing col diritto di Jannik, disegna il campo e chiude. 1-0. Il primo punto in risposta Sinner se lo prende con una smorzata di diritti perfetta dopo 3-4 mazzate profonde. Griekspoor regge e vince il suo primo game. Nel terzo game Jannik sbaglia un diritto d’attacco, 15-30, e poi 15-40 con un errore di rovescio in manovra di Sinner. Due palle break, improvvise visto l’ottimo avvio, ma poche prime nel game. Attacca con coraggio Tallon sulla seconda palla, ma ottimo il passante potente dell’italiano. Sulla seconda spreca l’olandese, dopo una bella risposta sbaglia l’attacco in back. Salva il game grazie al servizio, eccellente il “kick” sul punto decisivo. Griekspoor ha preso la partita petto, nessuna attesa e spinge tutto al massimo, del resto non ha niente da perdere ed è davvero rapido nell’avventarsi sulla palla. Grande livello, la sensazione è che non possa giocare molto meglio di così, è al “top”. Torna a comandare il servizio, ben 5 Ace per l’azzurro in tre turni. Quando Tallon riesce a spingere alla massima velocità, Jannik è un filo meno rapido a scattare come un fulmine lateralmente, ma compensa servendo come un treno e comandando dal centro del campo, trovando una profondità e ritmo notevolissimi, un forcing che dopo 4-5 colpi stronca la resistenza dell’olandese. Serve anche bene l’orange, rischia tanto come sul 40-0 dell’ottavo game, tanto che commette doppio fallo nel cercare tanta spinta. Sinner stazione molto lontano, manda un segnale all’avversario “iniziamo lo scambio”, ma non sempre funziona. 4 pari. Il nono game inizia col nono Ace dell’azzurro, poi altre due bordate eccellenti. Bene così, perché nell’unico scambio è Jannik a sbagliare per primo, e poi si consegna a Griekspoor con un attacco di diritto stranamente corto e poco rapido per i suoi standard d’eccellenza. Poco male, chiude a 30 il gioco Jan, 5-4 Italia. Martella con enorme intensità Tallon, un fulmine del tirare a tutta il primo colpo di scambio, spesso in contro piede rispetto all’angolo del servizio. Solo 4 punti persi alla battuta per lui, e 5 pari. Serve bene anche Jannik, con l’Ace n.11 si guadagna il 6-5. Game #11, pressione massima di Tallon che esagera col diritto in spinta. 0-15, perde uno scambio rocambolesco ma si issa al tiebreak col servizio. ACE di Jannik nel primo punto, erroraccio di Tallon nel secondo, un rovescio banale spedito in corridoio, peggior gratuito di tutto il match, 2-0. Sfonda col diritto l’azzurro nel quarto punto, frustata inside out micidiale, miglior accelerazione del match, 3 punti a 1, e poi 4-1 con il “solito” scambio in pressione vinto dal n.1. Poche prime dell’olandese, Jannik ne approfitta costruendo bene lo spazio per infilare all’improvviso una smorzata magnifica, taglio sotto alla palla col diritto magistrale, talmente ben eseguita che Griekspoor non ci prova nemmeno perché preso in contro tempo totale. Esecuzione top, con il momento ideale per tirarla. CAMPIONE. Con un gran servizio Sinner volta 6 punti a 2, 4 Set Point! ACE!!! Basta il primo, dodicesimo asso a chiudere un parziale tutt’altro che facile contro un avversario a mille all’ora. Ma nei momenti decisivi, nessuno regge e controlla la pressione meglio di Sinner. Nessuno.

Secondo set, Olanda to serve. Nonostante la cocente delusione del tiebreak, dove è andato molto sotto all’italiano, l’olandese gioca un buon game.La sua situazione si complica sull’1 pari. Jannik regala al pubblico un altra palla corta micidiale, quanto bene la testa della sua racchetta scivola sotto la palla… 0-30. Griekspoor chiede tutto alla battuta e trova due pallate ingestibili. Sul 30 pari però esagera col rovescio cross, non fortunato per la palla che s’impenna sul nastro, ma rischio esagerato. Lo paga con la palla break, la prima del match che concede, sul 30-40. Sinner letale! Risponde in modo acrobatico, guadagna il centro del campo e tira colpi profondi al centro, grande margine e pressione, ed è di nuovo il rovescio a tradire Tallon. BREAK Sinner, primo allungo del match, 2-1 Italia. Nel quarto game, quando meno te l’aspetti, arriva il calo del n.1 Jannik commette il primo doppio fallo del match, e nemmeno di poco… poi attacca con un diritto discreto ma non ottimale, e Tallon è bravissimo ad arrivare con corretto timing e sparare un passante cross eccellente. 15-30! Uff, errore grave di Jannik col diritto, mentre era al comando dello scambio, peggior errore dell’incontro. Gli costa il 15-40, due palle break. Sinner riprova lo stesso schema di prima, con lo stesso errore, attacco non così profondo e passante ottimo dell’olandese. Contro BREAK, brutto game di Jannik che paga a caro prezzo. 2 pari, tutto da rifare. Beh, tutti in piedi per la demi-volée spaziale di Tallon nel secondo punto, degno del miglior McEnroe. Applausi. Sinner resta impassibile, anzi, se possibile spinge con ancor più potenza e continuità, grande margine ma totale pressione. Forza il game ai vantaggi, la tensione in campo è massima. INCREDIBILE la risposta in tuffo di Jannik, guadagna il centro del campo e tira forte, costante, tutto troppo consistente tanto che Tallon è il primo a sbagliare. Palla Break!!! Non entra la prima di servizio… ma riesce a comandare ed è Sinner sbagliare un diritto in recupero. Sbaglia malamente Griekspoor un taglio di rovescio, ancora dopo una risposta molto profonda dell’azzurro. OOOOO DISASTRO OLANDA! Commette un doppio fallo dolorassimo sulla seconda palla break, così che l’Italia è di nuovo avanti 3-2. Jannik gioca finalmente a braccio sciolto, la bordata col diritto vincente che vale all’Italia il 4-2 è una pallata talmente pesante e precisa che nel palazzo dello sport di Malaga rimbomba il suono sordo dell’impatto… devastante Jannik, sciolto col braccio e libero di scatenare la sua prepotenza. Griekspoor cerca di andare alla velocità di Sinner, ma non ci riesce, con nel cuore e nella testa un macigno per il break subito. Sinner sullo 0-30 tira un’altra risposta di diritto micidiale, non può nulla Tallon. 0-40, tre chance per il doppio allungo, di fatto tre palle match… Si butta avanti l’orange, e gli va bene sulla prima, ma il serve and volley sul 15-40 è totalmente errato e c’è il terzo BREAK di fila, 5-2. Manca un solo passo alla vittoria, alla gloria eterna. E Jannik Non tradisce. Con un Ace vola 40-0, tre palle Match. Il nastro nega due ace di fila… quindi sbaglia un diritto. 40-15. Poi ne sbaglia un altro, un po’ disunito con le gambe. 40-30. Pesa questo match point, anche per Sinner. Non va nemmeno il terzo, altro errore di Sinner! Il rovescio non tradisce mai, pallata e quarta chance di chiudere. Servizio vincente!!! CAMPIONI!!!!


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