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Polemiche in Svizzera: invisibile l’immagine di Federer nell’edizione 2024 del torneo di Basilea

In Svizzera, e in particolare a Basilea, dici tennis e pensi a Federer. Normale, visto che il campione locale è una leggenda assoluta, più importante sportivo rossocrociato nella storia e tennista più amato di sempre dal pubblico globale come dimostrano gli innumerevoli Award ATP vinti come “fans favorite” fino alla conclusione della sua carriera. Eppure in Svizzera quest’anno c’è qualcosa che stride, e la stampa nazionale lo sottolinea. Come scrive il seguito magazine Blick, tutti gli appassionati che questa settimana varcano le porte della Halle Saint-Jacques per assistere all’edizione 2024 degli Swiss Indoors parlano di Roger e ricordano le sue imprese, ma… lui è praticamente assente nell’impianto e nei dintorni dell’arena. Non c’è una foto, un manifesto, qualcosa che segnali la sua presenza o ricordo eccetto la lista dei campioni del passato nel torneo, dove Federer figura per ben 10 volte (record assoluto). Il magazine si chiede a cosa si deve quest’assenza: uno sgarbo da parte degli organizzatori? O c’è qualcos’altro sotto?

“La presenza di Roger fluttua sempre nella mente degli appassionati che arrivano al torneo. Soprattutto perché questo giardino è in pratica quello di casa sua” si legge su Blick. “Prima di diventare la star mondiale conosciuta da tutti, qui faceva il raccattapalle. Anche sua madre Lynette era attiva nell’ufficio accreditamenti. Una storia che nessun altro torneo del circuito può vantare”. Il “Maestro” vanta il record di successi (10), quello di vittorie in match singoli (75), più finali disputate (15) e di campione più anziano, con il successo nel 2019 a ben 38 anni. “Ovunque un percorso e un collegamento del genere rafforzerebbero l’associazione tra il nome del torneo e quello del campione. La sua statua si trovava di fronte alla Halle Saint-Jacques e ogni stagione partecipavamo a quello che si poteva quasi intitolare Roger Federer Indoors. Ma è risaputo che nessuno è profeta in patria. E ancor meno nel suo Cantone, verrebbe da dire. Perché a Basilea colpisce il constatare che l’immagine dell’ex numero 1 del mondo è semplicemente assente”.

Secondo il magazine svizzero, una spiegazione di quest’assenza potrebbe ricercarsi nei ripetuti dissidi di Roger con gli organizzatori del torneo. I primi contrasti risalgono al 2012, quando non si trovò un accordo tra il management del giocatore e quelli dell’evento per il “gettone” di presenza a quei tempi riservato ai migliori, era una consuetudine farlo più o meno ovunque per le star. Una polemica che rovinò i rapporti con il capo dello Swiss Indoors Roger Brennwald. Si ricorda che due anni dopo Federer giocò il torneo senza garanzie e versò pure il prize money alla sua fondazione, e così nelle edizioni successive. Questo tuttavia non resta l’unico screzio.

Infatti nel 2022, alla sua ultima stagione sul circuito, Federer decise di appendere la racchetta al chiodo non nel torneo di casa ma alla Laver Cup in quel di Londra a settembre, un mese prima degli Swiss Indoors. A Basilea ci rimasero male: speravano che fosse il loro torneo l’ultima tappa dello straordinario viaggio sportivo di Roger, tanto che cercarono in tutti i modi di averlo per una cerimonia, un tributo di fronte al suo pubblico. Federer declinò l’invito, specificando che il ritiro fosse “troppo fresco” e che non se la sentiva ancora di ripresentarsi in pubblico (in effetti dall’addio alla O2 Arena di lui si persero le tracce per vari mesi). Gli Swiss Indoors tornarono alla carica nel 2023, offrendogli una cerimonia pubblica d’addio, ma Federer declinò nuovamente la proposta. Si è poi giustificato più volte, chiarendo di non nutrire alcuna animosità nei confronti del torneo e indicando che prendeva le distanze solo per motivi emotivi, aspettando il momento giusto per tornare.

“Gli Swiss Indoors quest’anno hanno scelto di non proporre l’immagine di Roger Federer. È il segno di una relazione ormai terminata, oppure un atto di disperazione per pungerlo nel vivo e riaverlo indietro?” si chiede Blick al termine del servizio. Vista da lontano sembra una situazione paradossale. Nel corso dei match di quest’anno più di una volta dal pubblico si è levato un coro in ricordo di Federer, e molti appassionati sono arrivati sugli spalti con cartelli inneggianti al loro idolo.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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