Finalmente splende il sole su Montreal, ma a brillare ancor più è Jannik Sinner, sicuro, veloce, talmente superiore al rivale da permettersi il lusso di un primo set giocato praticamente senza prima palla sperimentando lancio di palla e rotazioni differenti, con pessimi risultati… Poco male, Jannik è nettamente superiore ad Alejandro Tabilo per intensità, spinta e qualità in risposta, tanto da vincere comodamente per 6-4 6-3 in 80 minuti di gioco, senza concedere una palla break e dando una sensazione di controllo totale. Come se fosse sempre lui a decidere quando accelerare e rischiare o quando restare lì in lotta nello scambio; quando prendersi il punto e scappare in vantaggio. Una partita nella quale Sinner ha dominato ogni fase di gioco. Poche prime palle (nei primi 3 turni era sotto al 30!?!), ma ha chiuso il set con 11 punti vinti su 12 prime in campo. Tabilo è un bel colpitore col diritto, può pizzicare la riga senza fartela vedere, ma appena si è entrati in scambio e Sinner l’ha bloccato sul rovescio o l’ha costretto a rincorrere, non c’è stata gara. Troppo pesante la palla dell’azzurro e intenso nel palleggio per la resistenza del cileno, apparso spesso in ritardo sulle traiettorie del nostro, o incerto sulla scelta di gioco. 17 vincente e 23 errori per Sinner, ma i numeri in questa prestazione contano poco. L’importante è averla vinta facendo zero fatica visto che c’è il doppio impegno per recuperare la giornata di pioggia. Non prima dell’1 si torna on court, a sfidare Andrey Rublev per un posto in semifinale.
Al termine del match Sinner ha spostato in positivo la percentuale di prime palle (52%), ma proprio sul servizio è continuato il suo lavoro, già iniziato nel match d’esordio contro Coric. Jannik sta cercando di alternare la direzione del lancio palla, con una traiettoria più arretrata per caricare un “Kick” più vigoroso e quindi potersi aprire maggiormente il campo. La palla esterna, soprattutto la seconda con quell’effetto che fa saltare alla palla, lo controlla già piuttosto bene, ma è evidente il suo tentativo di costruirsi una prima simile ancor più veloce e aggressiva, una soluzione che sul cemento può essere letale visto che disarma il ribattitore. Inoltre ha cercato spesso anche un lancio più avanzato, per una pallata al centro ancor più aggressiva, con una meccanica esecutiva rapidissima. Fin troppo… visto i cattivi risultati, ma del resto l’unica via è provarci, rischiare, e puoi farlo in match come quello odierno, nel quale ha margine sul rivale e puoi anche rischiare di giocare con numeri negativi alla battuta. Tabilo è buon giocatore, ma la sua risposta sul veloce non è esattamente un colpo costante o incisivo, quindi la scelta di rischiare un set così è corretta.
Ogni volta che si è entrati nel ritmo, nello scambio a tutta, sia dritto per dritto che aprendo l’angolo, non c’è stata partita. Enorme la differenza di controllo di palla a quella grande velocità… Tabilo si è preso qualche gran punto accelerando a tutta col diritto, forte di quel movimento giocato quasi senza apertura che non leggi; ma appena c’è stato da spostarsi, rincorrere o soffrire, Sinner è stato troppo solido e concreto. Tanto che la sensazione netta sul 3 pari è stata “ora va a prendersi il break”. Così è stato: un paio di risposte ottime, a mettere pressione sul servizio di Alejandro, calato e quindi superato. Stesso film nel terzo game del secondo set. Sinner in controllo, ha gestito tutto, probabilmente non spendendo più del 50-60% della sua velocità massima. Non ce n’era bisogno, meglio preservare energie fisiche e mentali per stanotte.
Contro Rublev parte favorito, ma il russo è sempre un tennista da prendere con grande rispetto. Semmai, consigliamo a Jannik di terminare qua gli esperimenti al servizio: la risposta di Andrey è tutt’altra cosa, e potrebbe metterlo in difficoltà. La difesa del titolo di Sinner a Montreal continua.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il primo confronto diretto tra Sinner e Tabilo inizia col cileno al servizio. Cerca di far gioco Alejandro, spinge tra vincenti ed errori, a 30 chiude il game con un diritto pesante. Anche il primo turno di Jannik si chiude a 30, con un vento piuttosto fastidioso da gestire per i due atleti. Sinner inizia il terzo game con il primo big-point dell’incontro, un passante di rovescio cross in corsa spettacolare, non era malvagio l’attacco col diritto mancino di Tabilo. Proprio il diritto, giocato con anticipo e accelerazione formidabile, porta al cileno punti pesanti, è una frustata difficile da leggere e controbattere anche per il n.1. Come nel match di esordio vs. Coric, Jannik cerca un approccio alla palla diverso dal solito: palla spesso più arretrata a caccia di un “kick” estremo, o lancio più avanzato per la massima potenza. La prima palla non va affatto (3 su 11 nei primi due turni), ma la seconda è molto precisa e disarma la risposta di Tabilo. Ok provare nuove soluzioni, ma la prima palla dell’azzurro è inesistente… lo aiuta la consistenza nello scambio, con la quale disarma il rivale. Il settimo game è il primo ad arrivare ai vantaggi. Si prende rischi Alejandro, troppi, e la risposta di Jannik inizia ad ingranare. Con una splendida cross Sinner si apre il campo, corre avanti e chiude in sicurezza. Palla break! Se la gioca male, un po’ statico con i piedi nel cercare la palla col rovescio, forse anche colpa del vento. L’azzurro è bravo a inchiodare il rivale a destra, e palla dopo palla sbaraglia la sua resistenza. Tabilo combina un disastro, cerca la palla corta col diritto ma rimbalza alta e Jannik chiude con il bicchiere di Martini in mano… BREAK Sinner, 4-3 e servizio. Il servizio continua a non prendere ritmo, ma il diritto del pusterese è una fucilata precisa, in un paio di scambi Tabilo nemmeno ci prova. 5-3 Sinner. Jannik chiude a zero il decimo game, ritrovando un paio di prime palle e il diritto, oggi impressionante. 6-4, Solo 46% di prime palle in campo, ma solo un punto perso. 10 vincenti e altrettanti errori, con 15 errori per il latinoamericano. Jannik in totale controllo, ha allungo quando ha deciso che era il momento, il fatidico settimo game.
Secondo set, si parte sui game di battuta, con Jannik ancora in fase esperimento alla battuta, lancio molto diverso dal suo solito. Nel terzo game Tabilo inizia con un erroraccio, poi Sinner tira una risposta delle sue, ottima. 0-30. Il cileno non trova la prima palla, l’azzurro guadagna campo, si gira a sinistra e tira un inside out che bacia la riga. Perfetto. 0-40, tre palle break per l’italiano. Tabilo si consegna con un diritto giocato fuori equilibrio, pessimo. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Senza patemi Jannik consolida il vantaggio, dando la sensazione di totale controllo, 3-1. In risposta l’azzurro continua a spingere e Alejandro ha perso la sicurezza della fase iniziale dell’incontro. Salva una palla break il cileno (errore di diritto in scambio di Jannik) e resta a contatto sul 2-3. Si distrae un attimo l’azzurro nel sesto game, sbaglia malamente un diritto un po’ scarico con le gambe, 0-30. Ci prova il nativo di Toronto, lascia correre a tutta il diritto ma gli esce di poco. Poi un’ottima prima palla di Jannik, 30 pari. Bellissima la difesa di Sinner sull’ottimo schema offensivo di Tabilo, eccezionale il controllo del corpo su di un tocco di rovescio stretto che manda ko il rivale sul net. Si va ai vantaggi, Jannik tiene a distanza Tabilo con un diritto fulminante e poi un solido rovescio cross, carico di spin. 4-2. Il cileno ha enorme difficoltà a trovare la distanza corretta dalla palla sul rovescio, anche perché la pallata di Jannik è mediamente assai più pesante e profonda della media dei rivale. Senza alcun problema l’azzurro vola 5-3, a un passo dal successo. Il 27enne latino non molla, ma la sensazione dal campo è che quando Jannik gioca a tutta, non c’è gara, come la risposta incredibile sul 40-15, pallata impressionante. Ai vantaggi Sinner con un rovescio basso si prende il primo match point. Spinge Tabilo, Jannik prova un improbabile colpo frontale sotto le gambe, non va. Terribile l’errore di diritto di Alejandro, da metà campo finisce lungo e torna dietro a testa bassa. Secondo Match Point Sinner. Finisce qua: cerca un S&V impossibile, la risposta di Jannik è una sentenza. 6-3, tutto comodo e ben gestito. Non ha speso molto, è l’aspetto più importante visto che non prima dell’1 di notte si torna in campo, e contro Rublev ci vorrà più intensità e fatica.
[1] Jannik Sinner vs [15] Alejandro Tabilo