Mentre i casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek dominano le discussioni nel tennis, un altro caso emerge con minor clamore: quello di Max Purcell. L’australiano 26enne, numero 105 in singolare e 12 in doppio, ha richiesto una sospensione volontaria dopo aver utilizzato sostanze proibite attraverso un’infusione. La trasparenza mostrata da Purcell contrasta nettamente con gli altri casi recenti emersi questa stagione.
La Testimonianza di Thompson
Jordan Thompson, numero 26 del mondo e abituale compagno di doppio di Purcell, ha commentato la situazione all’ATP di Brisbane: “Dopo aver vinto gli US Open, ci siamo detti: ‘Ora andiamo a vincere il nostro Slam in casa’. Non succederà.”
“Ha preso troppa soluzione salina in una flebo a Bali, credo. Non si sentiva bene. Per questo è andato lì, è andato in ospedale,” ha spiegato Thompson con un tono semi-scherzoso. “I tennisti stanno risultando positivi a sostanze che migliorano le prestazioni, lui si è esposto per aver preso troppa soluzione salina, e lo hanno sospeso. Traete voi le conclusioni. Chiunque lo veda dice che è ingiusto. Non so, non so cosa succederà con lui. Ho certamente delle forti opinioni al riguardo.”
Sogni Infranti
“Ero devastato, devastato per lui,” ha continuato Thompson. “Volevamo vincere l’Australian Open. I nostri ultimi due Slam sono stati una finale con match point, volevamo andare al prossimo Slam e vincerlo. Il nostro obiettivo era automaticamente, oltre a Torino, arrivare all’Australian Open e vincerlo. Saremmo stati teste di serie. Ma a quanto pare l’antidoping ha altri piani.”
Il Futuro Incerto
Riguardo al futuro di Purcell, Thompson rimane cauto ma speranzoso: “Non sono davvero sicuro. Spero che sia solo un richiamo. Come ho detto prima, i tennisti stanno risultando positivi per le minime cose. Non vedo perché dovrebbe ricevere una sanzione, ma non dipende da me. Credo che potrebbe ricevere la decisione dopo le vacanze, quindi siamo in attesa.”
Francesco Paolo Villarico