Il mondo della racchetta, non solo in Argentina, si è stretto attorno a Juan Martin Del Potro, “gigante” gentile e sfortunato, costretto a passare intere annate ai box per riprendersi da ogni tipo di infortunio e anche terminare la propria carriera in modo assai prematuro per colpa di un ginocchio gravemente lesionato. Il primo dicembre a Buenos Aires ha giocato l’ultima partita con l’amico Novak Djokovic, che è andato dalla Serbia fino in Argentina per accompagnare la simbolica ultima uscita dal campo del rivale, con il quale negli anni ha combattuto grandi battaglie agonistiche ma anche stretto una sincera amicizia.
Arriva via social un bel tributo anche di Marin Cilic, che su X saluta DelPo con parole toccanti. “Caro Juan Martín, tanti addii quest’anno e, sebbene siano agrodolci per noi appassionati di tennis, sono anche una celebrazione di tutto ciò che hai raggiunto. Sono molto felice che tu abbia avuto l’addio che meriti, a casa, con accanto Novak, che ha dimostrato la sua grandezza onorando e celebrando questo momento con te, è una testimonianza dell’ammirazione e del rispetto che hai guadagnato sia dai tuoi colleghi che dai tuoi fan. Congratulazioni per tutti i tuoi incredibili risultati, per aver realizzato i tuoi sogni. e per aver ispirato così tante persone con la tua carriera Anche se non possiamo fare a meno di chiederci cosa sarebbe potuto succedere se la fortuna (e la salute) fossero state più gentili con te, la tua eredità si pone come uno dei grandi. Ti auguro il meglio per il tuo futuro, te lo meriti davvero”.
Dear Juan Martin,
So many farewells this year, and while they are bittersweet for us tennis enthusiasts, they are also a celebration of all that you guys have achieved.
I’m truly happy that you had the farewell you deserve, at home, alongside @DjokerNole, who showed…
1/3— Marin Cilic (@cilic_marin) December 4, 2024
I due sono davvero coetanei, nati a soli 5 giorni di distanza nel 1988, e hanno condiviso moltissimi passi insieme nel mondo del tennis, costruendo negli anni un bel rapporto di stima e condivisione.
Mario Cecchi