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Fonseca: “Mi piace il tennis di Sinner, credo di assomigliare a Jannik come tipo di gioco”

Joao Fonseca ammira il tennis di Jannik Sinner e si rivede nel gioco aggressivo e di pressione del n.1 del mondo italiano, un modello a cui si ispira dopo aver condiviso il campo con lui lo scorso anno a Torino. Fonseca è uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale. Il 18enne di Rio dei Janeiro, attualmente n.154 nel ranking mondiale, è settimo nella Race to Jeddah e molto probabilmente sarà una delle stelle della prossima edizione delle NextGen ATP Finals. Lo scorso anno Joao ha vissuto una grande esperienza a Torino, scelto come sparring per i campioni in competizione nella kermesse ATP di fine anno. Proprio in quell’occasione ha conosciuto Sinner, si è allenato più volte con lui e ha avuto anche l’opportunità di parlarci, ottenendo da Jannik un consiglio per la propria carriera. Ne ha parlato in una breve intervista rilasciata al sito ufficiale ATP.

“Spero di giocare le prossime NextGen ATP Finals. Molti buoni giocatori hanno vinto il titolo e direi che quello che mi piace davvero guardare, e in cui mi riconosco di più, è Sinner” afferma Fonseca. “Mi piace molto il suo gioco aggressivo. Tecnicamente il modo in cui gioca, la sua pressione in campo, rappresenta proprio il tipo di tennis che prediligo e il mio modo di giocare, il mio modello. Mentalmente, è un po’ più calmo. È un ragazzo timido e mi piace il modo in cui compete. Non è troppo espressivo, quindi è simile a me”.

Così Fonseca ricorda i momenti passati con il n.1: “È stato alle ATP Finals dell’anno scorso. Ero uno degli sparring partner e ci siamo allenati assieme il primo e il secondo giorno. È un ragazzo davvero simpatico. Ho sempre pensato di voler andare all’università; avevo un impegno preso con l’Università della Virginia, ma Sinner mi ha chiesto, ‘Andrai all’università?’ A quel punto mi ha consigliato ‘Sei già troppo bravo, puoi passare al tennis professionistico’. È stata una cosa carina. Ho pensato che questo ragazzo mi stesse prendendo in giro e mi stesse facendo uno scherzo. Era la prima volta che mi allenavo con lui ed è stato davvero gentile, così come i suoi allenatori”.

Joao è molto grato alla sua famiglia per il supporto, non solo morale ma anche a fattivo nei suoi primi passi nel tennis Pro: “Mio ​​padre è la mia maggior ispirazione, è un idolo per me. Mi ha aiutato molto nel corso della mia giovane carriera. Sono davvero grato a lui e a mia madre. Mio padre è il mio agente, pensa a tutto. È davvero bello che i miei genitori lavorino anche con me, avere una famiglia così alle mie spalle. Fanno il tifo per me, sento il loro aiuto, mi hanno aiutato con i viaggi, gli sponsor” conclude Fonseca.

Mario Cecchi


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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