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Fils da Jeddah: “Le Nextgen 2024 sono già la nuova stagione. Sorridere è una delle cose più importanti”

Dopo aver sfiorato il titolo l’anno scorso, Arthur Fils ci riprova, ma con tutt’altro spirito, maggior esperienza e soprattutto con un bel sorriso, elemento che in capo e nella sua vita non deve mancare mai. Il talento francese, attualmente n. 2o ATP dopo un 2024 di ottima crescita che l’ha visto vincere ai tornei 500 di Amburgo e Tokyo, è uno dei favoriti delle NextGen ATP Finals 2024, pronte a scattare in Arabia Saudita. Dopo la prima esperienza dell’anno scorso, dove fu sconfitto in finale dal serbo Medjedovic, il 20enne di Bondoufle è deciso a riprovarci con ancor più determinazione in un torneo che di fatto considera già come l’avvio della nuova stagione, visto che inizia a pochi giorni dal 2025. Fils ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ATP, che riportiamo.

“Quest’anno il torneo è a fine stagione. In realtà è quasi la nuova stagione” commenta Fils. “Abbiamo già iniziato ad allenarci molto duramente nella pre-season e tutto il resto. Sono quattro settimane che mi alleno con intensità”.

Come ogni anno alle NextGen vengono provate regole diverse. Sono 3 i minuti di warm up prima dell’incontro, rispetto ai 5 canonici del tour, ma per il francese è ok: “Tre minuti sono abbastanza. Cinque minuti a volte sono un po’ troppi”.

Fils è tennista ambizioso. Non nasconde la voglia di primeggiare e vincere i grandi tornei. Non per questo ha smarrito la capacità di continuare a divertirsi in campo e in partita, nonostante la pressione di competere al massimo livello. Si è prefissato l’obiettivo personale di sorridere durante ogni partita ed è stato felice di esserci riuscito praticamente sempre in questa stagione. “Sorridere è la cosa più importante. Penso che per il mio gioco sia una dello degli aspetti decisivi perché se non sento alcun piacere nell’essere in campo, allora non gioco bene. Cerco di divertirmi, di godermi il momento. Quando mi sento così, so che sto giocando bene”.

È una dichiarazione che sottolineiamo con grande piacere e non banale, ancor più detta da un ragazzo estremamente competitivo. Alla fine non ci dobbiamo mai dimenticare che gli atleti in campo sono dei giovani appassionati e che stiamo parlando di tennis. Di sport. Qualcosa che deve portare gioia alla gente, non odio. Bravo Arthur.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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