in

Corea del Sud in lizza per la doppietta al Lampo Trophy

Fin dai primi giorni era sembrata la squadra più forte e completa, ora manca solo un ultimo passo per confermarlo. Dopo una giornata di semifinali gestita venerdì con grande autorità sia con il duo femminile che con quello maschile, la Corea del Sud stacca il pass per le finalissime del Lampo Trophy, torneo internazionale giovanile per nazioni ideato e diretto da Gianni Capacchietti ed ospitato dal circolo Forza e Costanza 1911 di Brescia. Il programma del venerdì restituisce due semifinali femminili abbastanza indirizzate la mattina, più combattute nel pomeriggio quelle maschili. Kim Ayul e Kim Seohyeon vanno veloci contro l’Austria: nei singolari le ragazze coreane perdono solamente tre game in quattro set e si guadagnano il matematico accesso in finale; i capitani scelgono comunque di disputare il doppio – nella formula corta con set ai quattro giochi –, nel quale le europee riescono a battagliare per i primi quaranta minuti, per poi cedere alle rivali. Sull’altro lato del tabellone anche alla Svizzera bastano i primi due incontri per superare il turno. Israele, campione in carica, esce comunque a testa alta, portandosi a casa il punto del doppio con la coppia ben assortita Noya Rojansky/Noga Bar Shalom. Le israeliane mandano in blackout Liv Bretscher e Selina Engelhard scegliendo in risposta di mettersi a fondocampo per palleggiare da dietro: 6-4 6-0 il punteggio finale.

Lotta di nervi e differenze nei dettagli decidono invece le due sfide maschili. La Svizzera va a pochissimi punti dall’eliminare la Corea del Sud, titolata nell’edizione 2023 e favorita anche quest’anno, in quella che a tutti i presenti è parsa una finale anticipata. Kim Noah e Choi Mingeon vincono i rispettivi incontri, a referto si legge quindi 2-0 (il doppio non è disputato per un problemino fisico accusato da Mingeon), ma l’esito è deciso solo attraverso due match tie-break, chiusi ad alto punteggio e quindi minimo scarto. La lontananza geografica è direttamente proporzionale a quella di stili. I coreani hanno migliori caratteristiche fisiche (Noah può sfruttare anche un’altezza sopra media rispetto ai coetanei visti in via Signorini), adottano un gioco più compassato e, in certi casi, al limite del conservativo, sono molto puliti tecnicamente, difficilmente vanno oltre quanto gli serva per vincere. Gli svizzeri, al contrario, hanno smania di mettere in mostra il loro talento con aggressività e conduzione del punto sempre in spinta, a fronte di una corporatura non ancora completamente sviluppata, muscolarmente e in altezza. Hanno tutto il tempo di crescere.

In entrambe le partite la Corea del Sud approccia meglio, con la Svizzera portata fuori giri. Nei secondi set sia Noah Honsberger che Jonas Waelti prendono le misure, alzano il loro livello e mettono insieme una grande quantità di vincenti, dominando. Differisce di poco l’andamento del terzo nei due confronti: Honsberger sul 6-3 ha in mano la vittoria, a quel punto Noah capisce che palleggiare non gli basta più e sale di colpi, soprattutto di diritto; dopo il cambio di campo del 6-6 l’europeo allunga sul 9-6, salvo infilare cinque errori gratuiti consecutivi, compreso un doppio fallo su match-point, che consegnano il primo punto alla Corea. Si gira sul 6-6 anche tra Mingeon e Waelti; qui però la Svizzera non regala nulla, è il coreano a prendersi il successo con due accelerazioni prepotenti sull’8-8. Non meno emozionante la sfida tra Canada e Austria. Mentre il primo singolare vede Fabian Leitner imbrigliare Damian Smith con un doppio 6-3, nel secondo l’equilibrio è totale. Linus Moser sale 6-4, Yvan-Raphael Mefire Ngodo abbassa la quota errori e risponde con un bel 6-2. Al match tie-break l’Austria si trova sopra 8-6 e poi sotto 9-8. Ngodo ha più coraggio ma torna falloso, a Moser viene il “braccino” e si accontenta di non sbagliare; si va avanti di match point salvato in match point salvato, fino a quando le forze abbandonano Ngodo, che si arrende 14-12. Sabato si torna in campo sul rosso del Forza e Costanza con le due finali, che si giocheranno in contemporanea a partire dalle 8.45 (ingresso gratuito). La Corea del Sud crede nella doppietta.

RISULTATI
Torneo maschile, semifinali
Corea del Sud b. Svizzera 2-0
Kim Noah (Kor) b. Noah Honsberger (Sui) 6-3 3-6 11/9, Choi Mingeon (Kor) b. Jonas Waelti (Sui). Doppio non disputato.
Austria vs. Canada 2-0
Fabian Leitner (Aut) b. Damian Smith (Can) 6-3 6-3, Linus Moser (Aut) b. Yvan-Raphael Ngodo (Can) 6-4 2-6 14-12. Da completare: Damian Smith/Arthur Zhyznomirskyy (Can) vs. Fabian Leitner/Linus Moser (Aut).

Torneo femminile, semifinali
Corea del Sud b. Austria 3-0
Kim Ayul (Kor) b. Mavie Meierhofer (Aut) 6-1 6-0, Kim Seohyeon (Kor) b. Marie Schmidhofer (Aut) 6-2 6-0, Kim Ayul/Kim Seohyeon (Kor) b. Marie Schmidhofer/Zoey Zandomeneghi (Aut) 5-4 4-0.
Svizzera b. Israele 2-1
Lilly Falkenberg (Sui) b. Noya Rojansky (Isr) 6-2 6-4, Liv Bretscher (Sui) b. Noga Bar Shalom (Isr) 6-2 6-3, Noya Rojansky/Noga Bar Shalom (Isr) b. Liv Bretscher/Selina Engelhard (Sui) 6-4 6-0.

LE CLASSIFICHE DEI GIRONI
Torneo maschile
Girone A: Corea del Sud 5 punti; Gran Bretagna 3; Italia 1.
Girone B: Austria 5 punti; Messico 3; Israele 1.
Girone C: Svizzera 6 punti; Canada* 3; Slovenia 0. *Miglior seconda.

Torneo femminile
Girone A: Corea del Sud 5 punti; Gran Bretagna 3; Italia 1.
Girone B: Austria 5 punti; Israele* 4; Messico 0. *Miglior seconda.
Girone C: Svizzera 5 punti; Canada 4, Slovenia 0.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Sinner imprendibile! Domina Kecmanovic, è negli ottavi a Wimbledon

Wimbledon, Sinner: “Negli anni ho imparato come giocare sull’erba”