Inizia bene il cammino agli Australian Open di Holger Rune. Il danese ha superato il primo turno battendo il giapponese Yoshihito Nishioka in quattro set, dopo 3 ore e 30 minuti di gioco. Una sfida che nascondeva diverse insidie per il 20enne di Gentofle che ha perso il secondo set e ha dovuto faticare nel terzo parziale, risolto solo al tiebreak. Nell’ultimo set, però, è riuscito a indirizzare la partita grazie al break in apertura, qualificandosi così al secondo turno in cui affronterà il francese Arthur Cazaux che ha vinto il primo match in carriera a livello Slam, battendo Djere in cinque set. Vittoria in quattro set anche per Dimitrov contro un altro avversario insidioso come Fucsovics, mentre Ruud non ha avuto difficoltà contro lo spagnolo Ramos Vinolas a cui ha concesso solo cinque game.
Nagal riscrive la storia dell’India
Tra i protagonisti inattesi del martedì di Melbourne c’è Sumit Nagal. Il 26enne indiano, n. 137 al mondo, ha eliminato a sorpresa Alexander Bublik, n. 31 del seeding, in poco meno di tre ore di gioco. Un successo storico per Nagal (che non vinceva a livello Slam dagli US Open 2020), diventato il primo tennista indiano dal 1989 a battere una testa di serie agli Australian Open. L’ultimo a riuscirci era stato Ramesh Krishnan che in quella edizione dell’Open d’Australia batté anche l’allora n. 1 al mondo, Mats Wilander. “Ho solo 900 euro nel mio conto, non sto vivendo un’ottima vita” raccontava Nagal lo scorso settembre all’agenzia di stampa Press Trust of India. Grazie alla vittoria contro Bublik, l’indiano si è assicurato un assegno da 180.000 dollari australiani, poco meno di 110.000 euro.