“Ho giocato il miglior tennis della mia vita“. E’ sincero Matteo Arnaldi al termine del capolavoro che lo ha visto protagonista sul Lenglen. L’azzurro ha battuto il n°6 del mondo Andrey Rublev, due volte ai quarti di finale del Roland Garros, per entrare tra i migliori 16 dello Slam parigino per la prima volta in carriera. Lo ha fatto battendo per la terza volta un Top-10, al termine di una partita pazzesca, come raccontano le statistiche: 47 vincenti a fronte di appena 19 errori non forzati.
“Con gli altri italiani ci spingiamo a fare sempre meglio”
“E’ stata difficile, ma oggi ho giocato il miglior tennis della mia vita. Rublev forse non era al massimo, ma sono davvero contento. Grazie al pubblico che mi ha dato tanta energia, so di aver battuto due francesi ma oggi ho sentito una spinta speciale. Oggi le condizioni non erano semplici, abbiamo chiuso il tetto mentre giocavamo, c’era tanta umidità e le palle dopo due game erano già grandi. E’ un grande risultato contro un grande giocatore. Con gli azzurri ci conosciamo da tanti anni, con Sinner, la Cocciaretto, Darderi, Sonego. Ci spingiamo l’uno con gli altri per fare sempre meglio. Abbiamo sempre fiducia e cerchiamo di fare sempre meglio, questa cosa sta funzionando”.