Superospite del Gran Premio di Portimão in Portogallo, José Mourinho ha sventolato la bandiera a scacchi sul traguardo dell’odierna gara di MotoGp. L’ex tecnico della Roma ha svolto un ruolo speciale in occasione della seconda gara stagionale del Motomondiale e non si è sotratto a un commento sul suo futuro: “Per il momento zero, zero notizie. Non ho un club, sono libero, ma voglio lavorare. In estate voglio lavorare”.
Mourinho e il possibile ritorno in Portogallo: “Mai dire mai”
Il sessantunenne tecnico portoghese ha proseguito il suo dialogo con giornalisti presenti all’Autodromo Internacional do Algarve non è escludendo la possibilità di tornare ad allenare un club portoghese dopo le esperienze al Benfica, all’União de Leiria e al Porto: “Mai dire mai, soprattutto nel calcio. La mia vita è il calcio, posso allenare ovunque. Non ho problemi”.
Mourinho e la bordata a Tiago Pinto: “Non mi interessa ciò che dice”
Mourinho ha parlato dell’addio alla Roma: “L’esonero? Non c’è niente di difficile. È difficile capire come fa ad andarsene un allenatore che raggiunge due finali europee di fila. Questa è l’unica cosa strana“. Poi il tecnico portoghese ha risposto alle recenti dichiarazioni di Tiago Pinto: “Le interviste al signor Tiago Pinto, sinceramente, non perdo un secondo né a leggerle né ad ascoltarle, non mi interessano per niente. Ciò che dice, pensa o vende mi dice poco, per non dire nulla. Non ho alcun interesse. Lavorerà ancora con me? No, certamente no. A volte le cose ci portano a pensare che sia possibile, ma in questo caso non è possibile”.
Mourinho sventola la bandiera a scacchi
Mourinho ha sventolato la bandiera a scacchi al termine del Gran Premio: “È stato bello, anche perché sono il primo portoghese a farlo. Mi fa molto piacere che abbia vinto Martin. Qui sono più pazzi rispetto alla Formula 1, dove sono andato spesso perché amico di Domenicali. Questo è il primo Gran Premio di Motogp a cui assisto, anche se lo seguo”.
Mourinho e il futuro
L’ex tecnico della Roma si è soffermato sul futuro: “Se mi manca l’Italia? Mi manca lavorare. Amo il calcio, ma siamo a fine marzo e nessuna squadra farà cambi e dovrò aspettare fino all’estate. Se torno in Italia? Torno al calcio“.
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