“Il mio lavoro con gli anni si è evoluto e dal solo inserimento dati è diventato qualcosa di più complesso, relativo all’analisi e allo studio sia degli avversari che della nostra squadra. L’esperienza aiuta ad avere feedback migliori e a dare informazioni sempre più precise per il nostro lavoro in palestra ma anche nella preparazione delle gare”.
Descrive così il proprio ruolo lo scoutman ufficiale della Kemas Lamipel S. Croce, Matteo Morando, pronto alla 16esima stagione in biancorosso, ancora una volta nel torneo di A2 Credem Banca. Un rapporto più unico che raro, quello di Morando con i Lupi, all’interno di un mondo dove squadre e tecnici ruotano vorticosamente. Una lunga storia di fiducia reciproca che ha permesso allo scoutman di diventare una vera e propria istituzione del Pala Parenti, formare nuovi addetti alle statistiche (i collaboratori Finisini e Frangioni) e collaborare a trecentosessantagradi dai Camp alla logistica fino alla “panchina” vera e propria.
Senza che questo tolga fascino all’ennesima stagione in procinto di iniziare: “Ora ci siamo, sono pronto alla nuova stagione con i Lupi. Lavoreremo per tirare fuori il massimo dalla nostra squadra. Dispiace per chi rinuncia ma i Lupi ci sono e vogliono andare avanti”.
Con un pensiero, inevitabile, alla stagione passata, più dolce che amara ma pur sempre faticosa, tra grandi entusiasmi, un risultato importante (semifinale play-off) e qualche scivolata (Coppa Italia): “Come ogni stagione, ha lasciato aspetti molto positivi e, allo stesso tempo, dettagli e cose che si potevano fare meglio. Ma alla in definitiva il bilancio è soddisfacente, abbiamo lottato fino alla fine”.
Matteo Morando collaborerà con il capo allenatore Michele Bulleri e con il vice (e D.S.) Alessandro Pagliai. Uno staff a tre punte che ha fatto benissimo nel finale della scorsa annata e che tutti credono possa ripetersi con una squadra rinnovata e intrigante.
Davide Ribechini – Ufficio Stampa Kemas Lamipel S. Croce
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