Roehampton a metà per l’Italia: dopo la prima giornata di qualificazioni femminili di Wimbledon, il bilancio recita una vittoria, di Lucrezia Stefanini e una sconfitta, di Nuria Brancaccio. Due risultati che confermano il pronostico di partenza suggerito dal ranking WTA.
Il sorriso
Iniziano come meglio non potrebbero i Championships di Lucrezia Stefanini. L’italiana, testa di serie numero 18 del tabellone cadetto, si è imposta sulla numero 225 WTA, Carolina Alves per 6-1, 6-2 in poco più di un’ora di gioco, strappando il servizio alla brasiliana cinque volte su sette in tutto il match. Al secondo turno di qualificazioni Stefanini affronterà l’australiana Priscilla Hon. Se riuscisse a qualificarsi per il main draw, l’italiana guadagnerebbe punti preziosi con i quali tentare di entrare in top 100 per la prima volta in carriera, aggiungendosi alle connazionali Cocciaretto, Paolini, Bronzetti, Trevisan, Giorgi ed Errani.
La delusione
Subito eliminata, invece, Nuria Brancaccio. L’italiana è stata sconfitta dalla canadese Katherine Sebov, numero 157 nel ranking WTA, che si è imposta con un doppio 6-2 in un’ora e otto minuti di gioco. Brancaccio ha pagato le percentuali insufficienti al servizio, con cui ha raccolto il 47% e il 39% di punti vinti rispettivamente con la prima e la seconda. Troppo poco per fronteggiare una Sebov che, al contrario, ha messo in campo il 92% di prime palle.
Gli altri nomi
Tra i nomi di rilievo nelle qualificazioni di Wimbledon, avanza al secondo turno la campionessa agli Australian Open 2020, Sofia Kenin. La statunitense, sprofondata alla 126esima posizione nel ranking WTA, ha sconfitto la connazionale Irina Falconi, nel tabellone cadetto grazie al ranking protetto, con il punteggio di 6-3, 6-2 in poco meno di un’ora e mezza di gioco. A gonfie vele anche le due classe 2007 che si candidano a lasciare il segno nel tennis femminile: la russa Mirra Andreeva, alla prima partita in carriera sull’erba, ha lasciato soltanto quattro game nel 6-3, 6-1 con cui ha regolato la spagnola Rosa Vicens Mas, mentre la ceca Brenda Fruhvirtova ha travolto la connazionale di un anno più grande, Sara Bejlek per 6-0, 7-5, perdendo soltanto due punti – di cui uno è stato un doppio fallo – nel primo set. Tra i nomi che avevano stupito al Roland Garros, nessun problema per Clara Tauson: la classe 2002 danese, in ripresa dopo un anno di infortuni, ma che nel 2021 aveva raggiunto un best ranking da numero 39 WTA, ha sconfitto la statunitense Emina Bektas con un doppio 6-4. Bene anche la russa Elina Avanesyan, testa di serie numero 1 nel tabellone cadetto, che ha lasciato tre game alla messicana Fernanda Contreras Gomez: 6-3, 6-0 il risultato finale. Subito fuori invece la serba Olga Danilovic, superata a sorpresa dalla slovacca Jana Cepelova per 7-5, 7-6. Non trova pace, infine, la finalista a Wimbledon nel 2014, la canadese Eugenie Bouchard, eliminata dalla belga Greet Minnet per 6-4, 7-5 in poco più di un’ora e mezza di gioco.