In una giornata che sembrava non finire mai, gli azzurri hanno passato otto ore in campo, senza riuscire a registrare una sola vittoria. Una sconfitta, inaspettata alla vigilia, per 3-0 contro il Canada, il campione in carica. Eppure, il Canada ha affrontato la sfida senza alcuni dei suoi migliori giocatori: Auger-Aliassime non ha partecipato, mentre Shapovalov, benché presente, non è stato schierato. Questo ha aumentato la delusione tra gli oltre 7.800 spettatori della Unipol Arena che hanno sostenuto con passione l’Italia fino all’ultimo.
Il capitano italiano, Filippo Volandri, ha mantenuto la sua compostezza, pur sottolineando la necessità di riflettere sull’accadduto. “Innanzitutto, desidero complimentarmi con il Canada che ha dimostrato di meritare pienamente la vittoria. Tuttavia, voglio anche elogiare i nostri giocatori per l’impegno dimostrato”, ha dichiarato. Volandri ha sottolineato l’importanza di analizzare la sconfitta con una mente lucida e ha ribadito che il team ha ancora due importanti sfide da affrontare. Nonostante la sconfitta, il capitano non ha rimpianti e ha lodato il team per aver dato il massimo.
La decisione di schierare Matteo Arnaldi ha attirato l’attenzione di molti. A questo proposito, Volandri ha spiegato: “Vavassori non era disponibile e quindi non era schierabile oggi. Abbiamo provato diversi doppi durante la settimana, tra cui quello di Bolelli e Arnaldi”. Ha poi aggiunto che per Arnaldi, l’opportunità di esordire era importante, tenendo conto anche del punteggio con cui hanno perso.
Nonostante la delusione generale, c’è stata una nota positiva per gli azzurri. L’esordiente in questa edizione della Davis Cup, Matteo Arnaldi, ha espresso soddisfazione per la sua performance. “Anche se il doppio non è la mia specialità, ho dato il massimo”, ha affermato il giovane di 22 anni. “Giocare al fianco di Simone è stata un’esperienza indimenticabile e sono molto soddisfatto del mio esordio”.
La giornata di ieri rappresenta un momento di riflessione per l’Italia, che dovrà analizzare attentamente le cause della sconfitta e prepararsi per le sfide future.
Francesco Paolo Villarica