Liudmila Samsonova, una delle tenniste del momento, ha manifestato il suo disappunto riguardo l’organizzazione del WTA 1000 di Montreal. Samsonova, che ha raggiunto la finale del torneo, ha lamentato di non essere stata in condizioni ottimali per disputare l’importante match a causa delle scelte dell’organizzazione.
La controversia si è sviluppata quando alla tennista è stato chiesto di giocare due incontri nello stesso giorno, senza concederle il dovuto riposo tra uno e l’altro. “Ero nella sala di fisioterapia, cercando di recuperare dallo sforzo del match precedente. Questo trattamento mi ha occupato un’ora, e poco dopo sono dovuta tornare in campo per giocare nuovamente”, ha spiegato la Samsonova.
La sua critica non si limita solo alla questione del riposo, ma punta il dito contro l’intera organizzazione del torneo, mettendo in discussione la priorità data al benessere delle atlete. “È strano e doloroso rendersi conto che le tenniste non sembrano avere molta importanza agli occhi degli organizzatori. Se ci sono intoppi come la pioggia, dovrebbero fare il possibile per evitare che si debbano giocare due partite nella stessa giornata”, ha continuato la giocatrice russa.
La questione sollevata da Samsonova apre un dibattito più ampio sulla gestione dei tornei di tennis e sul rispetto delle condizioni fisiche degli atleti. Il benessere e la sicurezza dei giocatori dovrebbero sempre essere al primo posto, e le scelte organizzative dovrebbero tener conto di tali esigenze.
Marco Rossi