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ATP 500 Pechino: Sinner soffre e lotta contro Evans. Serve per il match nel secondo set ma non chiude, vince al terzo accusando problemi muscolari

Sembrava fatta. 6-4 5-3, Sinner è in controllo del match, potente nello scambio, governa i tempi di gioco contro Evans nel primo turno dell’ATP 500 di Pechino. Sul 5-4 Jannik serve per chiudere ma il brutto nono game è un campanello d’allarme, qualcosa non va. Commette una serie infinita di errori, subisce un parziale di 12 punti 1 e poi gioca un tiebreak pessimo, tecnicamente senza senso. Tutto quello di buono che aveva costruito nell’ora e mezzo di gioco è gettato al vento, senza che Evans abbia fatto chissà cosa per metterlo così in crisi. Il match era praticamente chiuso, si va al terzo. Nel primo game le cose si complicano ulteriormente: Sinner atterra con poco equilibrio dopo un difficile smash, la coscia destra si blocca. Inizia un’altra partita, di sofferenza, che alla fine Sinner vince al termine di un terzo set terribilmente lottato, giocato più di grinta che di tecnica. L’incontro si conclude con lo score di 6-4 6-7(2) 6-3 a favore dell’azzurro, ma preoccupano le sue condizioni, tra il forte raffreddore contratto nei giorni scorsi e che non l’ha mollato per tutto il match e questo problema muscolare, aggravato pure da una pesante caduta nell’ottavo game cercando di recuperare un contro piede. Una botta all’anca che all’istante è parsa bruttissima, ma che per fortuna non ha compromesso la sua mobilità e non gli ha impedito di vincere.

È difficile commentare a caldo un match così sofferto, quasi vinto e poi maledettamente complicato, carico di alti e bassi ed episodi negativi. Alla fine l’unica nota positiva è la vittoria, ma si sperava e si ipotizzava di trovare un Sinner diverso a 24 giorni di distanza dalla sconfitta a US Open contro Zverev, con una bella preparazione svolta per presentarsi al meglio per quest’importante rush finale di stagione, con obiettivo ATP Finals e terminare n.4 al mondo, come è attualmente nella Race e che sarebbe decisivo in ottica Australian Open 2024. Se avesse chiuso la partita sul 5-4 del secondo, tutto avrebbe una luce diversa. È inspiegabile quel che è accaduto in quel momento, non resta che attendere le sue parole per capire se è stato un momento di difficoltà fisica o di concentrazione, un filo di tensione o solo distrazione. Forse è stato un mix perverso di tutti questi fattori, perché – come spesso gli accade – quando è lì a un passo dal chiudere s’innesca quella catena perversa di fattori negativi che lo blocca: la prima palla scompare, il braccio diventa rigido, la spinta meno sicura, arrivano gli errori e i problemi… Ma anche a livello fisico lì qualcosa s’è inceppato, perché Evans è riuscito a coglierlo impreparato con un paio di risposte discrete, ma non incredibili.

La partita ha avuto davvero due volti. All’avvio era scontato che Sinner avesse bisogno di qualche game per prendere ritmo, vista l’assenza in torneo di oltre tre settimane. Una volta sciolto il braccio e trovate le misure, è scappato al comando imponendo ritmi superiori alle capacità difensive di Evans. Un ottimo Evans per come ha rincorso, per come ha lavorato benissimo col back per rallentare e poi accelerare, e pure molto aggressivo nel correre a rete. Ha tirato fuori il meglio del suo repertorio, incluso quell’antipatica ruvidità nel sottolineare errori e pure la zoppia del terzo set, cosa questa che francamente si poteva risparmiare… Sinner è stato in controllo. Potente col diritto, spesso molto aggressivo in risposta, dal centro del campo ha menato le danze e “menato duro” trovando un pressing spesso insostenibile. Tutto bene, tutto liscio, con numeri positivi e un eccellente rendimento sulla seconda palla, a compensare le “solite” modeste percentuali di prime in campo. Tutto bene, fino a quel 5-3 nel secondo, quando è arrivato all’improvviso quel black out inspiegabile che ha rimesso tutto in gioco. Non si è capito francamente il motivo di questo crollo momentaneo, col pessimo turno di battuta sul 5-4 e poi un tiebreak giocato in modo povero, una caterva di errori tecnici e scelte tattiche errate, come i tempi dell’attacco, la smorzata, un paio di affondi sparacchiati con fretta. Tensione, poca lucidità, il peggio di Jannik concentrato in pochi scellerati minuti. Non te lo puoi permettere, e il match è andato al terzo.

Nel terzo è accaduto di tutto e di più, il problema muscolare ma anche il break di svantaggio, poi sprecato con altri errori e incertezze, quindi la caduta che ha fatto pure temere il peggio. Alla fine un Evans stremato da una resistenza al limite è crollato nell’ottavo game, sotto un paio di accelerazioni davvero splendide di Sinner, capace di ritrovare 10 minuti del suo miglior tennis nel momento decisivo. Ha vinto di testa, di grinta, di sofferenza. Guai a chi punta il dito contro Jannik affermando che è debole. Jannik è fragile, non debole. È duro come il granito e trova in qualche modo le risorse per cavarsi dal buco e vincere. Il problema è cercare di non cadere in quel buco, di non scavarsi da solo fosse difficili da risalire. Per larga parte del match Jannik ha giocato grande tennis in spinta, è piaciuto e ha convinto. Ha spinto forse “fin troppo”, troppi colpi per stroncare la resistenza del rivale, una condotta che alla lunga di sicuro paga con un dispendio energetico – e mentale – notevole.

Aspettiamo le sue parole per capire cosa è successo e soprattutto come sta, se il fastidio muscolare è stato solo un momento di crisi, un crampo per un movimento scomposto o cosa. Al prossimo turno Jannik troverà il vincente di Shang – Nishioka, ma sarà più importante verificare lo stato di salute dell’azzurro, per il torneo e il 1000 di Shanghai. Ci sono in ballo punti pesantissimi per le Finals, un appuntamento decisivo per la sua stagione.

Marco Mazzoni

La cronaca

Evans inizia l’incontro alla battuta. Qualche errore di misura da parte di entrambi, muove lo score del match. Sinner nel suo primo punto al servizio entra subito in modalità “auto”: spinge con grande intensità col diritto, sposta da tutte le parti il britannico forzandone l’errore. Evans prova ad uscire dalla morsa rischiando molto, splendido un vincente di rovescio, ma a 30 Jannik impatta 1 pari. Il britannico lavora molto col rovescio in back per spezzare il ritmo dell’azzurro, ed è molto rapido nel coprire il campo, indispensabile per non finire sotto nel ritmo, ma quando Jannik accelera a tutta è difficile da connettere. Più rapidi i turni di servizio di Sinner, un Ace nel quarto game e scambi meno lunghi, ma anche qualche imprecisione in spinta. Nel quinto game Jannik risponde “pesante”, trova un gran diritto ed Evans regala di volo, 15-40, prima scossa del match. L’azzurro impatta con poche corde la risposta, la palla s’impenna e “scompare” nel sole, per lo smash totalmente errato di Daniel, per niente facile. BREAK Sinner, 3-2 e servizio. Cerca la reazione il britannico, si butta avanti con un attacco a tutta e trova un back di rovescio ottimo, 0-30. Sinner risolve col “martello”, accelerazioni a tutta col diritto, un Ace (la percentuale di prime è finora sul 60%) e pure una perentoria chiusura di volo. 4-2 Sinner. Si scorre sui turni di servizio, Evans non riesce ad incidere in risposta anche perché il break ha sciolto ulteriormente il braccio di Sinner, davvero sicuro ora negli impatti, anche in risposta. Sul 5-3, Evans attacca “all’arma bianca” ma la risposta di Jannik è veloce, 15-30. Rimedia con un servizio esterno molto carico di spin il britannico, che resta in scia sul 4-5. Serve per chiudere il set l’azzurro, lo fa con autorità. Gran prima palla, diritto cross veloce e preciso, e un Ace per il 40-15 e due Set Point. Manca il primo, appena larga un’accelerazione col diritto lungo linea. Stesso schema, ma stavolta prefetto, Sinner chiude 6-4. Solo il 55% di prime in campo ma ottima la resa (8 su 13 sulla seconda), e nessuna palla break concessa, con 10 vincenti e 3 errori. È cresciuto nel set Jannik, via via sempre più intenso e preciso.

Evans inizia con un ottimo turno di servizio il secondo set. Perfetto Sinner, 1 pari. È un momento di alta qualità nel match, Sinner tiene ritmi incredibili, comanda i tempi di gioco e spinge davvero forte soprattutto col diritto, Evans è costretto a dare il massimo per reggere e poi variare cercando di uscire da un forcing superiore alle sue capacità. Ai vantaggi nel terzo game Sinner trova la zampata vincente: arriva rapidissimo su di una smorzata e chiude con un diritto fulminante che atterra sulla riga, quindi si prende il BREAK con una risposta di rovescio letteralmente sui piedi dell’avversario. 2-1 e servizio per l’azzurro. L’allungo forse lo distrae un po’, e non è prima volta che gli accade quest’anno. Con un paio di errori di misura concede la prima palla break del match. La cancella di prepotenza, servizio, affondo e poi smash davvero difficile, giocato indietreggiando ma con un controllo fenomenale. Due Ace, ma anche un doppio fallo, è il turno di servizio più complicato dell’incontro per l’azzurro, lo chiude con un rovescio lungo linea che sorprende il britannico. 14 punti per il 3-1. Va a soffiarsi il naso Jannik, il forte raffreddore preso nei giorni scorsi non è ancora del tutto superato. Scampato il pericolo, Sinner avanza spedito nel turno di battuta seguente, sempre con percentuali di prime palle non eccellenti, ma pronto a “spaccare la palla” con bordate di diritto che Evans contiene a fatica. 4-2. Evans non crolla, continua a spingere al massimo e attaccare restando aggrappato alla partita, ma quando Jannik trova profondità in risposta, per lui la vita è difficilissima. È stanchissimo Daniel, rincorre a destra e a manca ogni accelerazione di Jannik, sempre preciso, sempre intenso. Nell’ottavo game la potenza dei colpi di Sinner è devastante, lo sguardo del britannico sulla bordata dell’azzurro che gli vale il 40-0 è tutto un programma… 5-3 Sinner, in totale controllo dei tempi di gioco e del campo. Va servire per il match sul 5-4 Jannik. Inizia con un errore di diritto, di poco, quindi è sorpreso dall’ottima risposta del britannico su di una seconda di servizio un po’ troppo centrale, aprendo così il fianco all’affondo successivo. 0-30. Con un altro errore, stavolta di rovescio, Sinner crolla 0-40, per la prima volta nel match si ritrova così sotto. Il disastro è completato con un altro errore col diritto lungo linea. A zero concede il primo BREAK del match, quando aveva imboccato il rettilineo del traguardo. 5 pari. Terribile parziale di 12 punti a 1 per Evans, che da 3-5 ora conduce 6-5. Sinner ritrova un buon turno di servizio, si va al tiebreak. Inizia con una gran risposta Sinner, sui piedi di Evans che non può gestirla, 1-0. Sciupa tutto con un diritto mal centrato, 1 pari, e poi sbaglia i tempi dell’attacco Jannik, ritrovandosi nella terra di nessuno, 2-1 Evans. Ancora un errore col diritto, male Sinner in questa fase, 3-1 Evans. Con una gran chiusura acrobatica il britannico vola 4-1, primo punto vincente del TB. Si gira 4-2 (Ace di Sinner), e poi 5-2, bravo Daniel a intuire la smorzata e posizionarsi bene sul net. Con l’ennesimo errore di diritto Sinner si ritrova sotto 2-6, 4 Set Point per Evans. Con un’altra accelerazione lungo linea Evans chiude 7-2. Tiebreak, e finale di set, disastroso di Sinner. Una valanga di errori e pure scelte tattiche errate. Ha servito per il match l’azzurro, in totale controllo del match, ora si va al terzo.

Sinner ha il vantaggio di servire per primo nel terzo set. Nel secondo punto sale in cielo con uno smash non facile, ricadendo sembra accusare un problema alla coscia destra, stira un po’ il muscolo prima di servire il terzo punto. Zoppica tra un punto e l’altro, continua a fare stretching, forse in quello slancio si è bloccato un muscolo. Il braccio per fortuna è sciolto, spinge col diritto e vince il primo game, ma i suoi movimenti al cambio di campo non lasciano affatto tranquilli. Inizia male il britannico il suo primo game, erroraccio in spinta. Con due gran punti (vincente di diritto, passante in corsa di rovescio) Sinner strappa due palle break sul 15-40. Se lo prende di forza, conducendo con attenzione lo scambio, scendendo a rete e toccando ottimamente di volo. BREAK Sinner 2-0, che asciugandosi all’angolo continua a fare stretching. Complicato il terzo gioco, Ace ma anche errori, e sul 30 pari subisce l’aggressione di Evans, che strappa una palla del contro break. Ace! poi un altro, l’undicesimo del match. Soffrendo, zoppicando, Sinner si porta 3-0. Evans vince il suo game di servizio, e imita la zoppia di Sinner guadando il suo angolo, non un bel gesto del britannico… Purtroppo per l’azzurro il match di complica nuovamente. Da 40-0 nel quinto game, commette errori, Daniel è molto aggressivo e rincorre ogni palla. Perde 5 punti di fila, l’ultimo un rovescio in rete giocato praticamente senza gambe. Contro Break Evans, 3-2. Il fisioterapista arriva a massaggiare i muscoli dell’azzurro. Evans compie il massimo sforzo, intuisce che è il momento di dare tutto, si butta avanti, rischia e impatta 3 pari. Sinner è impreciso col diritto, guarda con rabbia verso il suo angolo, esterna la frustrazione del momento, davvero difficile. Riesce più di grinta che di tecnica a portarsi 4-3. Nell’ottavo game Sinner lavora con pazienza la palla, con il britannico che per una volta cala nella spinta. Sul 30 pari Daniel combina un disastro sotto rete, errore che gli costa il 30-40 e palla break! Nel recuperare una palla a destra in contro piede, Sinner cade pesantemente a terra, sbatte l’anca e si rialza ancor più claudicante. Arriva immediatamente il medico ma non c’è trattamento, il gioco riprende. Ai vantaggi Jannik ritrova grande spinta, vince un punto pazzesco, con Evans capace di rimettere di tutto ma alla fine crolla. Palla break Sinner!  L’annulla col servizio, di salva per la seconda volta nel game. Il BREAK arriva finalmente alla terza chance, con due errori del britannico. 5-3 Sinner, per la seconda volta l’azzurro serve per il match. Stavolta Jan “sfonda”, carica tutta diritto e rovescio. Proprio con un rovescio lungo linea in corsa devastante vola 40-0, ci sono 3 Match Point! Chiude subito, con una prima esterna. Sofferenza incredibile e stretta di mano freddina tra i due, il “ruvido” britannico ha esternato fin troppo nel match. Passa il turno l’azzurro ma c’è apprensione per la sua condizione, tra il malanno di raffreddamento che si trascina da giorni e il problema muscolare accusato nell’incontro. La trasferta in Asia non inizia nel migliore dei modi.

Daniel Evans vs [6] Jannik Sinner

Statistiche Partita Tennis: Evans vs Sinner

StatisticheEvansSinner
Aces211
Double Faults22
First Serve50/100 (50%)55/100 (55%)
1st Serve Points Won32/50 (64%)37/55 (67%)
2nd Serve Points Won29/50 (58%)28/45 (62%)
Break Points Saved2/6 (33%)2/4 (50%)
Service Games Played1516
Return Rating133171
1st Serve Return Points Won18/55 (33%)18/50 (36%)
2nd Serve Return Points Won17/45 (38%)21/50 (42%)
Break Points Converted2/4 (50%)4/6 (67%)
Return Games Played1615
Net Points Won23/30 (77%)14/20 (70%)
Winners2339
Unforced Errors3631
Service Points Won61/100 (61%)65/100 (65%)
Return Points Won35/100 (35%)39/100 (39%)
Total Points Won96/200 (48%)104/200 (52%)
Max Speed212 km/h
131 mph
218 km/h
135 mph
1st Serve Average Speed189 km/h
117 mph
198 km/h
123 mph
2nd Serve Average Speed160 km/h
99 mph
157 km/h
97 mph


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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