Nei Mondiali in corso di svolgimento a Glasgow, l’Italia di Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Manlio Moro conquista la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre, riconfermandosi vice-campione del mondo. Nella rivincita della finale olimpica a Tokyo, la Danimarca si aggiudica nettamente l’oro con un vantaggio di oltre due secondi con un tempo di 3’45″191
La Danimarca si prende la rivincita di Tokyo 2020 e si laurea campione del mondo nell’inseguimento a squadre. Nei Mondiali di ciclismo su pista in corso a Glasgow, la nazionale scandinava formata da Niklas Larsen, Carl-Frederik Bevort, Lasse Leth e Rasmus Pedersen ha battuto nettamente in finale il quartetto italiano formato da Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Manlio Moro, in pista al posto dell’indisponibile Luca Consonni. Il tempo dei danesi è stato di 3’45″191, oltre due secondi più veloce di quello dell’Italia. La squadra allenata da Marco Villa si conferma vice-campione del mondo: lo scorso anno in Francia fu sconfitta dalla Gran Bretagna.
Bronzo per Laura Cretti
La prima medaglia della rassegna scozzese era arrivata poco prima nel paraciclismo con il bronzo di Laura Cretti nell’inseguimento femminile C5, battendo la britannica Newberry nella finale terzo e quarto posto. Lo scorso gennaio era stata investita in allenamento, fortuntamente senza subire conseguenze. La sua vita infatti era stata già segnata dal terribile incidente del 2017, durante la 7^ tappa del Giro Rosa, che la costrinse a tre mesi di coma. Nel 2019 aveva annunciato il suo rientro nelle competizioni come paraciclista.