Consar RCM Ravenna – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 1-3 (21-25, 19-25, 25-23, 22-25)
Consar RCM Ravenna: Biernat 0, Vukasinovic 14, Fusaro 3, Klapwijk 23, Ljaftov 13, Comparoni 0, Pirazzoli (L), Ulrich 0, Queiroz Franca 2, Goi (L), Orioli 0, Candeli 0, Erati 6. N.E. Dimitrov. All. Zanini.
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Saitta 1, Borges Almeida Silva 11, Candellaro 6, Nishida 28, Basic 11, Resende Gualberto 12, Condorelli (L), Rizzo (L), Nelli 0, Fromm 4, Partenio 1. N.E. Gargiulo, Nicotra. All. Baldovin.
ARBITRI: Luciani, Frapiccini.
NOTE – durata set: 26′, 29′, 29′, 33′; tot: 117′
RAVENNA – Tre punti erano l’obiettivo di Vibo per alimentare la corsa salvezza, e tre punti sono stati per i ragazzi allenati da coach Baldovin, ma non senza apprensioni. Il team caro al presidente Callipo torna da Ravenna con l’intera posta grazie al 3-1 inflitto ai padroni di casa, i quali non riescono a togliere lo zero dalla casella delle partite vinte in questa stagione. Encomiabile l’impegno dei ragazzi di Zanini, che nonostante il gap che si evidenzia in ogni match provano a lottare su ogni pallone e nella terza e quarta frazione riescono ad impensierire tecnicamente Vibo. E’ lo strapotere di Iuji Nishida, autore di 28 punti, a togliere le classiche castagne dal fuoco per i suoi. Il giapponese pare pienamente recuperato dopo il grave infortunio al polpaccio, certo si attendono test contro muri più probanti ma la potenza e la varietà dei suoi colpi hanno fatto pendere l’ago della bilancia verso gli ospiti. Saitta non si lascia andare a preziosismi e molto concretamente si affida al suo opposto, risoluzione pratica della teoria “il pallone va a chi lo mette in terra”. Partita che ha vissuto nel terzo set il suo momento migliore sul piano della lotta, con Ravenna capace di aggiudicarselo in volata trascinata da Klapwijk e dal regista Andrè Queiroz. Vibo vede i fantasmi del tiebreak per buona parte del quarto set, con Klapwijk che ingaggia una sfida nella sfida tutta mancina con Nishida. Ci pensa però il neoentrato Fromm coadiuvato da Flavio e da Mauricio Borges a indirizzare i tre punti verso la sponda vibonese.
I Protagonisti – Nishida Mvp e ci mancherebbe altro, un 60% in attacco su una mole consistente (43 in tre set e mezzo) di palloni ricevuti, mettendo in mostra un po’ tutto il repertorio fatto di parallele, diagonali lunghe e strette e anche qualche tocco felpato. A dire il vero il nipponico avrebbe anche potuto incrementare ulteriormente il bottino se non fosse che Goi è stato protagonista di qualche difesa ai limiti del possibile sui siluri del bomber di Vibo. Sempre in tema di opposti mancini Klapwijk è stato un bell’antagonista (23 punti frutto anche di 3 muri un ace), sempre nella metà campo ravennate apprezzati gli sprazzi di Ljaftov e Vukasinovic. Vibo ringrazia anche Flavio, centrale di altissimo livello anche oggi (12 punti, quasi infermabile in attacco) e il quarto set di Mauricio Borges nelle fasi salienti.
La Partita – Ravenna nei primi punti è negli attacchi e nell’ace di Ljaftov che permettono la parità a quota 10 e il naso avanti 12-11 con un pallonetto di Vukasinovic. Nishida a questo punto è già a cinque su cinque in attacco, Basic si mette in proprio al servizio trovando un mezzo punto e uno intero per il primo allungo (12-14). Ravenna è sempre nei paraggi, un pallonetto non impossibile di Klapwijk soltanto guardato dalla difesa di Vibo fa imbestialire Baldovin, addirittura i padroni di casa sprecano una situazione favorevole per il possibile 19-20 (palla gratis gestita malissimo). Saitta serve solo Nishida, il giapponese conquista gli ultimi tre punti e Vibo chiude 21-25. Si riparte tale e quale alla fine del primo parziale, Nishida è “on fire” e Basic lo asseconda per una prova di fuga (3-10). Zanini cambia la regia affidandosi a Andrè Queiroz ma il set è compromesso nonostante Ravenna lotti ugualmente fino alla fine(19-25), con Nishida continua a far girare il suo personale pallottoliere. Zanini tiene Queiroz in campo e il gioco ravennate diventa più fluido e la partita più interessante. Klapwijk non vuole essere da meno del suo collega opposto e con l’aiuto di Vukasinovic porta Ravenna sul 14-10 e poi 16-12. Vibo inizia a tremare, Baldovin cambia palleggiatore (Partenio per Saitta) e, complice qualche ingenuità interna, rimonta fino al 20 pari. Goi “para” un missile di Nishida favorendo il contrattacco di Klapwijk per il 23-21, Vibo annulla il primo set point ma capitola 25-23 con l’ottimo maniout alto di Vukasinovic. Baldovin tiene in campo Partenio a distribuire, Ravenna ci crede difendendo e giocando più fluida (8-6 sempre con Klapwijk due attacchi consecutivi). Rientra Saitta, a suonare la carica vibonese sono Candellaro (due muri di fila) e il compagno di reparto Flavio. Entra anche Fromm per Basic trovando l’ace del 14-16, un fallo di seconda linea di Nishida convince Baldovin a inserire Nelli. E’ Borges con due punti consecutivi a caricarsi sulle spalle i suoi (18-21), Queiroz non si arrende (ace del 20-22), è Fromm a scrivere i titoli di coda insieme all’errore al servizio ravennate per il 22-25 finale.