Gas Sales Bluenergy Piacenza – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (27-25, 25-22, 25-23)
Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 2, Rossard 7, Caneschi 8, Lagumdzija 13, Recine 12, Holt 7, Catania (L), Stern 3, Scanferla (L), Antonov 0, Russell 0. N.E. Tondo, Cester, Pujol. All. Bernardi.
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Saitta 0, Borges Almeida Silva 10, Candellaro 8, Nishida 12, Basic 4, Resende Gualberto 7, Condorelli (L), Rizzo (L), Gargiulo 0, Fromm 7, Nicotra 0, Partenio 0. N.E. All. Baldovin.
ARBITRI: Brancati, Braico.
NOTE – durata set: 35′, 34′, 35′; tot: 104′.
PIACENZA – Si recupera l’unica partita che mancava per il girone di andata, quella tra Piacenza e Vibo Valentia, che decide anche la griglia finale della Coppa Italia. Vincono gli emiliani per 3-0, sfruttando il loro maggior tasso tecnico e la verve di Francesco Recine, che condisce con giocate di fino una serata ottima. Match combattuto, come dimostrano i parziali dei set, equilibrati e tirati fino all’ultimo. Per una volta partiamo dagli sconfitti e sottolineiamo il bicchiere mezzo pieno. Vibo non conquista set ma fa passi avanti rispetto alla prestazione di domenica scorsa contro Milano. Manca ancora “un soldo per fare una lira”, come si diceva in romanesco, però Baldovin ha di che gioire per due motivi. Intanto ritrova Nishida dal primo minuto. Ovviamente il giapponese è in fase di rodaggio e in tutti i set viene avvicendato, quasi a centellinarne i salti e l’impiego. D’altronde mancano tantissime partite e l’infortunio patito dal giovane opposto nipponico è di quelli che potrebbero rigenerare cadute. In più la squadra calabrese ha dimostrato orgoglio, consapevolezza e voglia di lottare, riaprendo il terzo set e trascinando punto a punto Piacenza fino alla fine. Dove Bernardi pesca dalla panchina Stern che lo ripaga con attacchi decisivi, compreso il potente maniout alto per il 25-23 finale. La Gas Sales torna al successo pieno dopo il punto conquistato contro Modena e chiude il girone di andata al quinto posto, scavalcando Monza proprio con questi tre punti. Affronteranno a Modena i gialloblu di Giani per il quarto di finale di Coppa Italia, in un match che promette spettacolo.
I Protagonisti – Ben prima di leggere le statistiche (69% in attacco, 3 muri punto), la prestazione di Francesco Recine è parsa subito superlativa ai più. Per una volta i numeri, pur eccellenti, non bastano da soli a spiegare la bellezza di alcune giocate in attacco dello schiacciatore azzurro. Un paio di maniout ritardando il colpo con il braccio e un attacco sulla linea dei nove metri su palla alta contro il muro a tre sarebbero da far vedere e rivedere ai giovani pallavolisti. Nel frattempo Scanferla inanella un’altra serata maiuscola, con difese impressionanti e decisive, come quella (in collaborazione con il muro successivo di Brizard) che di fatto decide il primo set. Ottimo l’ingresso di Stern sul finale del terzo set (3 attacchi e 3 punti), preziosi i centrali piacentini Caneschi ed Holt che curiosamente hanno il medesimo score: 4 su 5 in attacco e 3 muri a testa.
Proprio il muro forse la chiave di volta del match. Vibo ne metti a segno pochi rispetto a Piacenza (4 a 12). Come detto si rivede Nishida in starting six, che chiude con il 40% in attacco e 12 punti (ma 6 murate subite), piace sempre Flavio tra i giallorossi.
La Partita – Il primo allungo è vibonese (11-14) che però paga immediatamente la P1 con Mauricio Borges da zona 2 e da lì in poi si viaggia con i cambipalla spediti, anche su ricezioni staccate. La svolta, dopo un “gancio cielo” di Flavio su una palla vagante sopra il net ad altezze non comuni, la firmano Scanferla e Brizard. Il primo difende un missile di Nishida, sul proseguimento dell’azione il francese si “butta” dalla sua zona per murare Candellaro dal centro. Piacenza sposta l’inerzia (23-22), Vibo incredula ma annulla un paio di set ball, magia di Brizard ad una mano per Rossard (26-25) poi Recine stoppa muro a uno Nishida per il 27-25 finale. Il team di Bernardi parte di slancio (7-3), si impantana qualche scambio anche lei in P1 (da 12-7 a 12-10), ma Recine sciorina varietà e sostanza in attacco. Baldovin, come nel set precedente, “staffettizza” Nishida e Fromm ma Piacenza è in controllo. Quando Rossard ferma proprio il neo entrato (20-14) si pensa ad una conclusione facile del set. Invece proprio con Fromm dai nove metri Vibo risale fino a -2 (21-19), Bernardi ferma tutto e Piacenza non si scompone, chiude 25-22 un sempre presente Caneschi.
Baldovin cambia ancora sestetto, torna Nishida opposto e Fromm stavolta è in banda al posto di Basic dopo pochi punti. Cambia anche la regia quando Piacenza è subito davanti (Partenio su Saitta) e Vibo piano piano recupera. Un attacco out di Lagumdzija riavvicina gli ospiti, Piacenza vede qualche fantasma sotto forma di un pallonetto diciamo “non impossibile” che cade in mezzo al campo senza nessun tentativo di difesa. Bernardi non la prende bene (eufemismo), Vibo addirittura allunga sul 17-19 ancora con Fromm al servizio, coadiuvato da Candellaro e Nishida. Stern entra su Lagumdzija da zona 4 e stoppa la fuga ospite, ne nasce un punto a punto pregevole con i muri di Recine e Holt a fermare Nishida (22-20), anticipo della chiusura di Stern per i tre punti finali (25-23).