Gioiella Prisma Taranto – Vero Volley Monza 2-3 (25-22, 23-25, 25-19, 18-25, 10-15)
Gioiella Prisma Taranto: Falaschi 6, De Barros Ferreira 18, Di Martino 10, Sabbi 22, Randazzo 20, Alletti 8, Pochini, Dosanjh 0, Laurenzano (L), Stefani 1, Gironi 1. N.E. Freimanis. All. Di Pinto.
Vero Volley Monza: Orduna 0, Karyagin 1, Beretta 8, Davyskiba 22, Dzavoronok 32, Galassi 2, Galliani 0, Katic 10, Gaggini (L), Grozdanov 3. N.E. Calligaro. All. Eccheli.
MVP: Donovan Dzavoronok
TARANTO – Si dividono la posta in palio Taranto e Monza, dopo cinque set di buona pallavolo costellati, come prevedibile, da tanti alti e qualche basso di entrambe le squadre. Un match che per una concomitanza di eventi somiglia a una partita anni novanta. Errori in battuta contenuti (specie fino a metà incontro), percentuali alte di ricezioni buone e attacchi con efficienza importante sono gli elementi di una partita divertente con tanti aspetti tecnici interessanti. La spunta Monza al quinto set, più cinica e concreta nelle situazioni importanti, come nel finale di secondo set e a metà del quarto, dove in pratica si è decisa la contesa a favore degli ospiti. Taranto a tratti ha giocato meglio, comandato il gioco, con un bel Falaschi a orchestrare i tre violini Joao Rafael-Sabbi-Randazzo (quest’ultimo sontuoso nei primi tre parziali) ma senza disdegnare i suoi centrali. Peccato per qualche black out, unito alla capacità di Monza di approfittarne in modo definitivo, come dal 10-7 per Taranto all’11-14 monzese, un parziale di 1-7 che impedisce di fatto la vittoria per la truppa di Di Pinto. Che paga, a livello di numeri generali, qualche errore di troppo (18) dalla linea di servizio e alcuni errori in attacco diretti evitabili (9 alla fine quelli totali). Ma, va sottolineato, più che le statistiche sono stati i “momenti” a condannare Taranto.
Bisogna però dare tanti meriti a Monza, che non ha mollato mai e nonostante un terzo parziale non positivo sul piano tecnico. I brianzoli cercano una propria identità dopo l’infortunio di Grozer che priva Orduna di un grande riferimento in attacco. Eccheli conferma la scelta tattica di domenica scorsa a Piacenza, cioè Davyskiba opposto che riceve. Le alchimie sono in fase di assestamento e la continuità fatica, ma Monza trova prima proprio nel giovane bielorusso poi in Dzavoronok da metà incontro in poi due armi letali. Si aggiungano pochi sbagli al servizio (8 in 5 set, pochissimi), strategia che alla lunga ha pagato, e un bel 62% in attacco con soli 3 errori diretti, e si spiega la rimonta lombarda
Nota a margine. E’ bello veder pallavolo giocata, dopo tanti rinvii che purtroppo costellano questo inizio anno pallavolistico. E’ bello anche vedere in campo tanti italiani (Taranto con il solo Joao Rafael nel sestetto), osservare Randazzo e Sabbi protagonisti, constatare che Orduna e Falaschi migliorano con l’età. E che i due liberi Laurenzano e Gaggini, 38 anni in due, siano protagonisti in Superlega, con tanto di difese pregevoli e spettacolari.
I protagonisti – Donovan Dzavoronok si merita la palma di migliore nel rettangolo di gioco. Il suo 65% in attacco su 43 tentativi certifica questo status, ma quello che i numeri non dicono è la sua supremazia dal quarto parziale in poi (nel quarto set da solo nove punti). Avete presente quei momenti in cui ti riesce non solo ogni cosa che fai ma anche soltanto pensandola? Ecco, questa è la seconda metà di match dello schiacciatore della Repubblica Ceca. Battute violente senza appello, attacchi da ogni posizione e in qualunque situazione. Patisce 4 ace subiti, ma la perfezione non è di questo mondo. Prestazione allucinante (in senso positivo). Il compagno Davyskiba non è da meno. Sembra quasi più a suo agio ad attaccare da zona 2 che da zona 4, e infatti chiude con 19 schiacciate vincenti su 28 tentativi ed un solo errore. Praticamente agisce da opposto vero, perché quando Katic rileva Karyagin (praticamente subito) ha pochi compiti di ricezione. E quindi inizia a martellare come un fabbro, spina costante del murodifesa tarantino. Dicevamo di Katic, il neo acquisto di Monza è il miglior ricevitore dei suoi e dà il classico “equilibrio” al sestetto. Taranto da parte sua mette in mostra un ottimo Sabbi e un bel Randazzo, leggermente calato dal quarto set in poi, ma autore di tre parziali da antologia, non solo in attacco ma in tutti i fondamentali. Falaschi dirige in modo impeccabile e si permette un paio di alzate spettacolari. Benone anche Di Martino con il 77% in attacco.
La Partita – Eccheli rinnega il suo startig six (Davyskiba finto opposto con compiti di ricezione, Karyagin schiacciatore non ricevitore) dopo 17 punti, perché sotto di 3 lunghezze toglie il giovane bulgaro per inserire Katic. Taranto aveva allungato per meriti propri, con Sabbi e Randazzo subito caldi, e qualche indecisione altrui. Monza al massimo arriva a -2 (15-13), ma gli uomini di Di Pinto tengono il cambiopalla costantemente con Falaschi che cerca i suoi centrali e con un Randazzo super si portano fino al 22-18. Davyskiba e Dzavoronok si rimboccano le maniche portando i propri compagni fino al 22-20, ma Taranto con Joao Rafael prima e poi Alletti chiudono (25-22). Monza paga un inizio incerto e qualche tentennamento quando devono scavallare la propria P1 che concede sempre qualche breakpoint che alla fine dei conti si rilevano decisivi.
Eccheli tiene in campo Katic, con Davyskiba praticamente opposto puro. Si procede punto a punto, le due fasi sideout vanno che è una meraviglia, con Dzavoronok che inizia ad ingranare da una parte e il duo Sabbi-Randazzo dall’altra. Un ace di Davyskiba con il decisivo aiuto del nastro fissa il 18-20, subito ribaltato dal mezzo punto al servizio di Gironi entrato proprio per far danni in battuta. Sembra un segnale pro-Taranto, invece i padroni di casa non sono cinici in questa fase importante. Due errori dai nove metri, una difesa non impossibile da fare su una piazzata di Katic con palla alta e una ricezione imprecisa condannano Taranto (23-25). Di Pinto sprona i suoi che rientrano come leoni feriti. Talmente tanto arrabbiati che sul 10-5 Eccheli ha già speso il suo secondo time out. Il terzo parziale è già segnato, Falaschi giostra tutti i suoi con Randazzo che ha già 15 punti a referto, per Orduna al momento solo Davyskiba è affidabile. Lo stesso bielorusso prova l’ultimo sussulto costringendo Di Pinto al time out (22-18), ma Falaschi mette d’accordo tutti con l’ace che firma il 25-19.
Il punto del 7-5 del quarto parziale è l’emblema del momento. Quando Taranto per tre volte consecutive ferma Katic, l’ultima delle quali con una difesa meravigliosa in tandem Sabbi-Falaschi, con Dzavoronok che poi tira fuori, il vento sembra decisamente favorevole ai pugliesi. Eppure Monza non va alla deriva, orienta le sue vele e risale la corrente. Sotto 10-7 infila un parziale di sette punti a uno che cambiano set e incontro. Prima Grozdanov (in campo per Galassi), poi soprattutto Davyskiba innescano la rimonta. A questo punto Dzavoronok è in piena estasi, c’è il suo zampino praticamente in ogni punto brianzolo. Sabbi ha sulle mani una freeball per il -2 ma spreca (17-21), c’è ancora tempo per vedere uno “Shot Line” beachvolleystico di Dzavoronok da far invidia a Paolo Nicolai. Taranto molla, lo schiacciatore ceco ha nove punti come bottino in questo parziale e si va al quinto set (18-25). Che è il proseguimento del One Man Show di Dzavoronok. Il suo turno al servizio, infarcito di difese e pipe sempre più potenti, di fatto decide la partita. Monza gestisce fino al 10-15 finale.
HANNO DETTO:
Mirko Corsano (Direttore Sportivo Gioiella Prisma Taranto): “Nel quarto set abbiamo iniziato a subire maggiormente in ricezione e abbiamo pagato dazio contro una squadra che poi è salita di livello. Monza ha dimostrato di essere una delle migliori formazioni del campionato. Alla lunga, i loro valori sono venuti fuori ma c’è rammarico in quanto non siamo riusciti a bloccare subito il momento positivo degli avversari. Guardiamo comunque il bicchiere mezzo pieno: è un punto che muove la classifica e potrebbe, alla lunga, rivelarsi fondamentale in ottica salvezza”.
Thomas Beretta (Vero Volley Monza): “E’ stata una partita tosta. Taranto ha dimostrato ancora una volta, come successo nelle ultime uscite casalinghe, di essere in grande forma. Per noi è un successo prezioso. Con le assenze che abbiamo avuto dobbiamo ancora trovare la nostra identità e stasera, caratterialmente, abbiamo fatto un passo in avanti. Serviva una vittoria per il morale ed il fatto di averla raggiunta con questa intensità l’ha resa ancora più importante. Da qui in poi dobbiamo continuare a fare punti, raggiungere vittorie e migliorare ulteriormente”.