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Superlega: Che battaglia con Trento, Civitanova la spunta al quinto set

Recupero 3ª giornata
Cucine Lube Civitanova – Itas Trentino 3-2
(20-25, 25-20, 17-25, 25-22, 15-13)  Cucine Lube Civitanova: De Cecco 1, Santos De Souza 19, Anzani 2, Zaytsev 20, Yant Herrera 13, Simon 18, Balaso (L), Marchisio (L), Diamantini 1, Garcia Fernandez 0. N.E. Penna, Jeroncic, Sottile. All. Blengini.
Itas Trentino: Sbertoli 3, Kaziyski 18, Lisinac 11, Lavia 16, Michieletto 17, Podrascanin 12, De Angelis (L), Sperotto 0, Pinali 1, Zenger (L), Cavuto 4. N.E. Albergati, D’Heer. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Goitre, Vagni.
NOTE – durata set: 25′, 29′, 26′, 31′, 19′; tot: 130′.

CIVITANOVA – Non deludono le attese Civitanova e Trento e, come nella recente sfida al Mondiale per club, danno vita a un match intenso e vibrante. Anche se in palio non c’è l’accesso alla finalissima ma “appena” il recupero della terza di ritorno di regular season le due formazioni non si risparmiano e confezionano un nuovo capitolo emozionante di una saga che, se i pronostici saranno rispettati, si potrebbe prospettare nella serie di semifinale scudetto. E se il buongiorno si vede dal mattino, sarebbe una serie mozzafiato. Per intensità, tecnica e incertezza. Anche stavolta come a dicembre la contesa è finita in volata al quinto set, dopo un match dall’andamento “pazzerello”, perché non appena in una frazione una delle due squadre sembrava avere il pallino del gioco subito l’altra prepotentemente ridisegnava le gerarchie. Merito, oltre che delle strategie dei sestetti, anche delle giocate personali e dei lampi di classe dei vari campioni in campo. La spunta Civitanova 15-13 al tiebreak, dopo aver sofferto da matti nel primo e nel terzo parziale (Trento a livelli stratosferici in attacco, specie il primo chiuso con il 73%) e rischiato di veder vanificato un +7 nel quarto set, col prodigioso quasi recupero trentino dalla svantaggio di 19-12 propiziato da un turno al servizio di Sbertoli. Soprattutto Civitanova ha vinto nonostante tanti numeri premino Trento, la quale ha attaccato meglio (46% a 53%) e murato decisamente di più (13 a 4 quelli vincenti. Gli ospiti hanno pagato dazio alla verve di Zaytsev e Simon, quest’ultimo accesosi soprattutto dal quarto set in poi diventando inarrestabile, a un pessimo secondo set in attacco (appena il 32%) e al ritorno di Yant, decisivo nelle fasi calde del quarto e del quinto set dopo un terzo parziale eufemisticamente anonimo (0 su 6 in attacco). Curiosità, tutti i giocatori di Trento, tranne il regista Sbertoli, vanno in doppia cifra.

La Partita
– Lo Zar mette le cose in chiaro con attacco e ace che valgono il primo allungo della serata (5-2) e al precoce time out di Lorenzetti. Michieletto e Kazyski riportano sotto gli ospiti che sono attaccati a Civitanova nonostante Lucarelli propizi un altro piccolo strattone (12-8). Infatti l’attacco trentino gira e quando si inizia a fare sul serio a muro (Lisinac e capitan Kazyski) e in contrattacco (Michieletto) il parziale è servito. Trento vola 15-19, Sbertoli amministra con sagacia il cambiopalla e gli ospiti sono in vantaggio (20-25). Civitanova parte a razzo nel secondo parziale (4-0) ma è sempre il muro ospite ad arginare o a siglare punti (Podrascanin su Simon) per la parità a quota 7. E’ Ivan Zaytsev il protagonista di tappa, suoi i punti tra ace a contrattacchi a indirizzare il set verso la via marchigiana (12-8). Trento barcolla ma non molla, rientra fino al 18-16 ma paga lo sforzo e il calo di efficacia in attacco, specie con i laterali. Civitanova rende pan per focaccia (25-20) e impatta il conto dei set. Si alza il livello tecnico della sfida e salgono sul palcoscenico tutti i campioni con i loro cavalli di battaglia. La terza frazione si apre con un “one man show” di Lucarelli che firma da solo i primi 4 punti dei suoi. Michieletto sciorina colpi da biliardo (parallela millimetrica sull’intersezione delle linee) e il solito muro di Podrascanin spostano l’inerzia del set. Trento è più compatta, anche Civitanova ora difende tanto e gli scambi sono lunghi e spettacolari, con grandi difese “di posizione”, segno che i duellanti si conoscono a menadito. Gli ospiti però risolvono sempre le loro situazioni intricate in contrattacco mentre gli uomini di Blengini pagano qualche imperfezione. Poche, ma quelle che servono a Trento per distanziare gli avversari (8-12, due primi tempi non a segno di Anzani che viene sostituito) e poi prendere il largo (13-19, errore di Lucarelli in pipe e murata subita da Yant). Civitanova è commovente, basti vedere De Cecco che a stretto giro di posta si prodiga in recuperi finendo prima sulla parte esterna della rete oltre l’asticella e poi sul tavolo del segnapunti. Ma Trento gioca sul velluto, si permette anche preziosismi (deliziosa una piazzata di Kazyski e un contrattacco “brasiliano” Sbertoli-Podrascanin) per chiudere 17-25. De Cecco capisce che per la rimonta ha bisogno del braccio di Simon, quindi lo chiama in causa fin da subito e ogni volta che ne ha la possibilità. Così la quarta frazione si trasforma in un duello tra centrali (quando la ricezione non lo permette e nel caso di De Cecco-Simon anche ai limiti del possibile), visto che anche Sbertoli non disdegna l’uso di Lisinac e Podrascanin. E’ un ace con l’aiuto del nastro di Simon che cambia il quarto set, consentendo in primo break (11-9) che si dilata grazie ancora a Simon (altro ace), al muro di Diamantini e a Yant dai nove metri. Trento cala di botto, Lorenzetti opta per Cavuto e Pinali tornando al classico sistema con l’opposto ma il set sembra già deciso. Eppure 19-13 va in battuta Sbertoli che inanella una serie cospicua di servizi ficcanti, e la palla alta marchigiana si inceppa, grazie anche a Cavuto che ferma Zaystev. Il solito Simon spezza la rimonta con il punto del 20-18, ma Trento è tornata in partita. Civitanova ha il grande merito di non smarrirsi, con grande merito ancora del centrale cubano che firma prima un siluro su alzata di De Cecco dalla linea dei tre metri poi l’ace che di fatto chiude il parziale (25-22 contrattacco Yant) che manda tutti al quinto. Set che, dopo aver visto una partita piena di break e controbreak, attende il nono scambio per vedere un punto assegnato alla squadra in battuta. 4-5 con l’errore di Lucarelli, rende il favore Lisinac (7-6) e lo Zar firma il primo allungo con un contrattacco complicato (8-6). Trento è viva, Lavia con un muro a uno indovina la traiettoria dell’attacco di Zaytsev e impatta a quota 8, ancora Lavia per il sorpasso. Balaso difende un primo tempo di Lisinac sporcato dal nastro per il punto di Yant che firma il nuovo vantaggio interno (11-10), ancora lo schiacciatore cubano dopo due miracolose coperture di Civitanova per il 12-10 che è decisivo. De Cecco si affida a Zaytsev che non si fa pregare per l’ultimo cambiopalla del 15-13.

HANNO DETTO
Fabio Balaso (Cucine Lube Civitanova): “Sapevamo che questa partita era molto importante per noi, sia per il morale ma anche per il secondo posto. Eravamo a pari punti e ci serviva per sbloccare la classifica e superare i trentini. Stasera abbiamo fatto fatica sul cambio palla, loro hanno battuto bene, ma potevamo fare qualcosa in più in ricezione e sul primo attacco. Ci ritorneremo in settimana, ma l’importante è vincere. Pensiamo alla partita di sabato contro Vibo Valentia, non sarà semplice. Poi ci aspetta la trasferta in Russia per una sfida molto importante in Champions League”.
Riccardo Sbertoli (Itas Trentino): “Eravamo consapevoli di venire qui e dover affrontare una partita non facile, anzi, l’intento era impegnarci al massimo per giocare una gara all’altezza ed è ovvio che quando perdi per 15-13 al tie break rimane un po’ di rammarico. Però siamo anche consapevoli di aver fatto un altro step e aver raggiunto un piccolo obiettivo che era quello di venire qui e fare una prestazione lunga, dura e stancante, anche se si poteva fare meglio. Ripartiamo con le migliori intenzioni e la testa giusta”.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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