MODENA – In quello che oramai è quasi un appuntamento fisso stagionale Catia Pedrini, Presidente di Modena Volley, è tornata alla trasmissione televisiva modenese “Barba & Capelli”, rotocalco condotto da Paolo Reggianini.
Il numero uno modenese, assente da diverse settimane dal palaPanini per questioni personali, dopo una “intervista senza domande” di qualche settimana fa sulla rosea, torna a disposizione dei Giornalisti modenesi per rispondere ai quesiti sul difficile momento gialloblù tra i ko con conseguenti eliminazioni da Cev Cup e Coppa Italia e la news della decisione di Abdel Aziz di esercitare il suo diritto di buy out a fine gennaio.
Dopo la vittoria trentina Catia Pedrini non ha dimesso il “malato” Modena Volley: “Il risultato ci dona un po’ di serenità in vista delle prossime partite, ma non posso dire che siamo usciti dal tunnel”.
Nel corso di tutta la trasmissione la patron del club emiliano non evita poi di confermare ad un occhio attento quanto già mostrato dalla squadra in questo periodo, ovvero di subire il pensiero dell’ambiente esterno tanto che sul lato social si lascia andare un commento pungente parlando di una “manica di mentecatti verbalmente violenti a cui vorrei sputare in faccia”.
Tornando invece sul campo Catia Pedrini non nasconde che “le 13 vittorie consecutive hanno solo nascosto la polvere sotto al tappeto, già nel ko con Monza si erano lette tante cose”, poi punzecchia Piacenza e Lube, in quest’ultimo caso una costante. Sulla presidentessa Curti di Piacenza l’omologa modenese ha sottolineato di essere dispiaciuta del commento post Quarti di Coppa Italia ne quali la numero uno piacentina avrebbe detto: “che dovevamo essere onesti nell’ammettere di aver giocato peggio della sua Piacenza. Non ho però gradito ricevere lezioni di onestà dopo quella palla sulla testa di Holt”.
Sulla Lube Catia Pedrini ha poi replicato alle ultime affermazioni di patron Giulianelli che ha recentemente lanciato un allarme costi e sostenibilità in vista del futuro, soprattutto considerando le difficoltà legate agli incassi nel lungo periodo di pandemia: “Giudico surreale quanto affermato dopo che per anni Giulianelli ha giocato sempre al rialzo. Capisco che chieda a tutti di spendere meno per poi lui spendere comunque un po’ di più e continuare a vincere”.
In termini di bilancio Catia Pedrini specifica poi che nei tre anni di pandemia il suo club ha comunque speso “circa 13 milioni, 5 solo quest’anno”.
Nimir e il buy out: “Il suo procuratore (Georges Matijasevic, ndr) fino a due giorni prima ci aveva detto che non l’avrebbe esercitato, poi domenica sera è arrivata l’email”… (Curioso che la notizia dalla società sia trapelata ai media già al lunedì mattina…). “Certo che ci sono rimasta male, ma resto dell’idea che sia una non notizia. Ha solo esercitato un duo diritto di sentirsi libero di valutare cosa fare il prossimo anno (con Modena l’olandese aveva firmato pochi mesi fa un triennale, ndr). Il ragazzo mi ha detto che non ha nessuna offerta da San Pietroburgo, comunque il buy out non esclude che possa stare a Modena in futuro”.
Sempre sul futuro Catia spera in un Bruno (il regista ndr) socio del club “Vorrei che restasse, sono anni che ci penso e ci sta pensando anche lui”. Su Giani invece: “Ci sono cose da migliorare, anche se penso sia l’allenatore giusto per Modena. Ma dipenderà anche dai risultati anche se noi non vogliamo più comportarci come certe società di calcio, con cambi che snaturano”.